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Poco gameplay all’Inside Xbox, Microsoft si scusa

L’Inside Xbox di ieri ha mostrato alcuni titoli davvero interessanti pronti ad arricchire la proposta ludica della next-gen di Microsoft, ma non è stata tutta rose e fiori. Alla fine dell’evento non si è propagata tra i fan una sensazione positiva, anzi, ai più l’Inside Xbox non è piaciuto affatto.

Per quale motivo è cresciuto il malcontento? I giocatori si aspettavano più gameplay e meno trailer cinematografici. Non è stato un problema solo di Assassin’s Creed: Valhalla che di parti in game ne ha mostrate davvero poche, ma di tutta la line-up.

Sono stati presentati ben tredici videogiochi, ma se si sommano i secondi di gameplay totali, forse, a malapena si arriva a tre/quattro minuti. Le eccezioni ci sono state, ad esempio Bright Memory: Infinite e Scarlet Nexus che sono stati comunque considerati dagli utenti giochi di seconda fascia.

I titoli più interessanti della serata ci sono sembrati Scorn e The Medium sui quali abbiamo molte aspettative, però anche in questo caso il gameplay è rimasto latitante. I giocatori sono un po’ viziati? Avevano torto nel voler vedere più parti giocate? A quanto pare no, perché Microsoft è arrivata a scusarsi attraverso le parole di Aaron Greenberg, il responsabile dell’area marketing di Xbox.

Se l’azienda stessa si mette in moto per fare mea culpa significa che, effettivamente, qualcosa non è andato come previsto. In risposta a un Twitter di un fan, Greenberg ha chiesto scusa per aver alimentato false aspettative.

In sostanza, Greenberg fa sapere che Microsoft è dispiaciuta per aver dato aspettative troppo alte che poi non si sono tradotte in qualcosa di pratico durante l’Inside Xbox e che questi feedback saranno tenuti in conto per fare molto meglio durante gli eventi futuri. Inoltre, si focalizza proprio sulla comunicazione errata, asserendo che se avessero presentato l’evento con altre parole, non avrebbero alimentato polemiche.

E voi cosa ne pensate? Siete rimasti delusi o non vi aspettavate molto altro dalla rassegna di ieri?

This post was published on 8 Maggio 2020 13:15

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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