Nintendo viaggia a vele spiegate da anni, e questo è un dato di fatto, ma il 2019 sembra essere stato un’annata particolarmente buona per il colosso nipponico. In un report dell’anno fiscale (che si è chiuso il 31 marzo), l’azienda ha indicato numeri da capogiro per le vendite di Nintendo Switch e dei suoi due titoli di punta, Pokémon Spada e Scudo e Animal Crossing: New Horizon. Al tempo stesso, però, l’impatto del Coronavirus nell’anno entrante sembra portare l’azienda a una certa incertezza e cautela sui prossimi passi da compiere.
Il Covid-19 frenerà la corsa di Nintendo?
Secondo i dati forniti, nel 2019 sono state vendute più di 55 milioni di Nintendo Switch, con un guadagno finanziario di circa 1,3 trillioni di yen (pari a 12, 2 miliardi di dollari) e un profitto di 9 259 miliardi di Yen (2,4 miliardi di dollari), con una crescita del 33% su base annua.
Un risultato che è spiegabile anche se guardiamo le vendite dei due titoli più attesi: Pokémon Spada e Scudo ha raggiunto i 17,37 milioni di unità vendute e Animal Crossing: New Horizons circa gli 11,7 milioni (nonostante sia stato lanciato in pieno marzo, solo undici giorni prima della fine dell’anno contabile).
Andando oltre AC New Horizon e l’ultimo titolo Pokèmon, in generale il trend positivo ha riguardato l’intero comparto giochi di Nintendo (in prima fila Luigi’s Mansion 3 e Super Mario Maker 2) con 169 milioni di unità vendute solo nei primi mesi del 2020.
Non male neanche il comparto mobile, nel quale a farla da padrone ha pensato Mario Kart Tour, con un guadagno complessivo da 51,2 miliardi di Yen (corrispondenti a 481 milioni di dollari).
Il problema arriva precisamente “adesso”, con l’impatto della pandemia da Covid-19 sullo scenario del videogioco (che purtroppo abbiamo imparato a conoscere bene nella settimane passate).
Com’è ovvio, anche Nintendo sembra pronosticare alcuni effetti negativi, non tanto per i danni già causati alla distribuzione e alle vendite dal culmine dell’epidemia lo scorso inverno, quanto per l’incertezza sulla sua diffusione nei prossimi mesi.
Per quanto la stessa azienda sia già ricorsa a delle drastiche contromisure con l’aumento della produzione di Switch (ne parlavamo in quest’articolo), Nintendo sembra preoccupata non solo delle possibili ricadute sulla produzione (comprensibile, soprattutto se pensiamo alla difficoltà di sincronizzare i lavori delle diverse filiali sparse per il globo), ma anche sui consumi delle console, che verranno sicuramente danneggiati dagli effetti economici della crisi.
Nonostante queste considerazioni, pur mettendo in chiaro che potrebbero esserci repentini cambi di programma, al momento Nintendo non intende rimandare nessuna delle uscite programmate per i prossimi mesi.
Il 29 maggio è la volta di Xenoblade Chronicles Definitive Edition, mentre a giugno è previsto il rilascio della raccolta Clubhouse Games: 51 Worldwide Classics, senza contare le espansioni per Pokèmon Spada e per Pokémon Scudo.
This post was published on 7 Maggio 2020 12:34
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