La console war sbarca su Bloomberg, uno dei più importanti canali di informazione online su economia, industria e finanza, con un report dal Giappone su quella che potrebbe essere la strategia di lancio di PlayStation 5 da parte di Sony.
Secondo l’articolo firmato da due corrispondenti nipponici (e basato sulla testimonianza di non meglio specificati addetti ai lavori), nella prima fase di commercializzazione della nuova console Sony avrebbe intenzione di rilasciare un numero limitato di unità PS5. L’obiettivo della mossa sarebbe tastare l’impatto dell’elevato prezzo della console sul mercato (si parla, com’è noto, di una somma fra i 499 e i 549 dollari), una cifra resa necessaria dalle sue specifiche tecniche.
Sony prevede quindi di immettere sul mercato fra i cinque e i sei milioni di unità PlayStation 5 fra dicembre 2020 (data di lancio) e marzo 2021 (fine dell’anno fiscale).
Un numero di copie di poco inferiori a quelle di PlayStation 4 al momento del suo lancio nel 2013, quando ne furono vendute 7,5 milioni nei primi sei mesi.
In tutto questo, sempre secondo Bllomberg, Sony si preparerebbe a tagliare il prezzo base della PlayStation 4 (anche Pro), in modo da mantenere comunque alto il numero delle nuove iscrizioni a PlayStation Plus, altro tassello chiave di questa partita.
Nessun ritardo al momento
Infine, altra notizia importante: al di fuori del caso di un eventuale rinvio di Xbox Series X, che potrebbe causare un cambio di programma, al momento la data di lancio di PlayStation 5 a dicembre non è in discussione.
Dato ciò, la produzione in serie dovrebbe iniziare entro il mese di giugno.
Nel mentre, Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, ha confermato che il lancio avverrà in contemporanea in tutto il mondo, a differenza di quanto avvenuto con PS4, quando le uscite in Nord America, Europa e Giappone furono scaglionate nell’arco di più mesi.