Alcuni giocatori di Animal Crossing: New Horizons in Cina stanno usando il videogioco per protestare contro il governo; in risposta a quest’azione politica, il governo sta vietando il gioco, a causa della feature di AC che permette di creare modelli e decorare le proprie isole con tutto quel che si vuole, inclusi slogan di protesta.
La possibilità di creare “materiale personale” e la diffusione su larga scala del gioco, hanno spinto il governo cinese non solo a vietarlo, ma anche a vietare alla Taobao (corrispettivo di Ebay) di rivendere copie fisiche importate.
Come dice l’analista Daniel Ahmad, i giochi vengono bannati per due motivi: perché il contenuto del gioco o creato dai giocatori sembra offensivo o violento, oppure perché diventa popolare e attira l’attenzione dei piani alti. In questo caso, Animal Crossing: New Horizons soddisfa entrambi i criteri e, come continua D. Ahmad “il gioco è diventato estremamente popolare in Cina, anche lo Shanghai Fire Dept. ha usato AC per creare messaggi in-game”.
Tra l’altro, il gioco non è stato ufficialmente approvato per la vendita in Cina, quindi la Nintendo per la console Switch può vendere copie fisiche e digitali solamente di New Super Mario Bros. U, Super Mario Odyssey e Mario Kart 8 Deluxe.
Nonostante ciò, è rilevante che il ban coinvolga anche la Taobao, la piattaforma principale che fino ad ora ha importato le versioni fisiche e non è chiaro se la Cina renderà legale prima o poi la vendita del videogioco.
Joshua Wong (attivista e politico hongkonghese, fondatore del gruppo di attivisti studenteschi Scholarism e segretario generale del partito democratico Demosistō) è un giocatore affezionato; egli stesso ha utilizzato il gioco per portare avanti proteste pro-democrazia ad Hong Kong, creando immagini satiriche. In alcune prende in giro Carrie Lam (capo esecutivo di Hong Kong dal 1º luglio 2017), mentre altri rappresentano scene funerarie per il leader Xi Jinping.
Anche Studio Incendo, un sito web di notizie e media indipendente di Hong Kong e Giappone, ha supportato Wong, realizzando tramite il gioco video contro Carrie Lam.
Non è la prima volta che videogiochi vengono vietati in Cina: si ricordi la rimozione del gioco per pc “Devotion” accusato di nascondere messaggi che paragonavano Xi Jinping a Winnie the Pooh, oppure come a febbraio, in concomitanza con lo scoppio dell’epidemia a Wuhan, il gioco Plague Inc. è stato rimosso dagli store perché “includeva contenuti illegali in Cina”.
“La versione fisica di AC è stata importata o dal Giappone, nord America o Europa” continua Ahmad. Tra l’altro, il gioco può essere acquistato online semplicemente cambiando sull’eShop la regione in cui ci si trova ed impostando una in cui è legale.
This post was published on 13 Aprile 2020 11:50
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