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Sparatoria nella sede di YouTube in America – la diretta

Stiamo seguendo in questi minuti le notizie che si rincorrono in merito a una sparatoria nella sede di YouTube in California. Il fuoco è stato aperto in un cortile del campus.

Al momento sembra che l’autore dell’attacco alla sede di YouTube sia una donna, apparentemente di San Diego, che si è suicidata dopo aver esploso diversi colpi.

Aggiornamento delle 15:00: l’attacco di una youtuber

L’autrice dell’attacco è stata identificata Nasim Aghdam, una youtuber di 39 anni di San Diego, con origini iraniane. Definiva sé stessa come una bodybuilder vegan, un’artista e un’atleta. Con lo pseudonimo Nasime Sabz postava su YouTube video in difesa dei diritti degli animali e della filosofia vegan.

Sembra che la causa scatenante della sparatoria nella sede di YouTube sia stata proprio una delle policy di YouTube. Sul suo sito scriveva che gli algoritmi di YouTube sabotavano i suoi video e le impedivano di avere le visualizzazioni che secondo lei meritava.

Qui di seguito riportiamo la traduzione di una frase presente sul suo sito web, che sembrerebbe indicare una certo legame ad alcune famose teorie del complotto.

ATTENZIONE! Le dittature esistono in tutti i Paesi, ma con tattiche differenti! A loro interessa soltanto il guadagno personale a breve termine, e farebbero di tutto per raggiungere i loro obiettivi, anche ingannare le persone ingenue, nascondere la verità, manipolare la scienza e tutto il resto, mettere a rischio la pubblica salute mentale e fisica, abusare degli animali non-umani, inquinare l’ambiente, distruggere i valori della famiglia, promuovere il materialismo e la degenerazione sessuale in nome della libertà… e trasformare la gente in robot programmati! “Continua a ripetere una menzogna semplice ed enorme, e alla fine loro se la berranno”, diceva Adolf Hitler. Non esiste la libertà di parola nel mondo reale, e si viene messi a tacere per aver detto la verità che non è aderente al sistema. I video degli utenti bersagliati vengono filtrati e semplicemente nascosti, così che la gente non possa guardarli! Non esiste un’equa opportunità di crescita su YouTube o su altre piattaforme di condivisione video: il tuo canale crescerà soltanto se lo vogliono loro!

Il padre della donna, Ismail Aghdam, ha riferito al Bay Area News Group che la figlia odiava YouTube perché non riusciva più a monetizzare con il suo canale sulla piattaforma video.

Non si sa ancora se l’uomo rimasto ferito nella sparatoria nella sede di YouTube sia o meno il fidanzato di Nasim Aghdam, com’era stato ipotizzato in un primo momento in base ad alcune testimonianze raccolte dalla polizia locale.

La copertura dei media locali

Cliccando qui è possibile seguire la live di un’emittente locale, Kron4 News.
Qui di seguito, invece, trovate la live di ABC Radio Coverage.

Pronto intervento da parte delle forze della polizia e dell’F.B.I.

È stato rinvenuto un cadavere, con quella che sembra una ferita auto-inflitta da arma da fuoco. Dovrebbe essere l’autrice dell’attacco, di cui è ancora ignota l’identità.

Secondo la polizia di San Bruno, l’arma impiegata nell’attacco è una pistola e non un fucile.

L’F.B.I. è stato immediatamente coinvolto per gestire al meglio la vicenda, ed è coinvolto anche l’ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives).

Nel frattempo la polizia di San Bruno, California, ha avvisato la cittadinanza di stare lontani dall’area interessata, postando l’annuncio d’emergenza su Twitter.

I tweet sulla sparatoria nella sede di YouTube

Un impiegato di YouTube ha twittato in quegli attimi, scrivendo di essersi barricato in una stanza con alcuni colleghi, spiegando di aver sentito colpi d’arma da fuoco e aver visto gente in fuga.

Aggiornamento: Vadim Lavrusik, impiegato di YouTube, è stato evacuato ed è al sicuro.
Ha ringraziato i media ma ha aggiunto che, al momento, è ancora scosso e non ha alcuna intenzione di rilasciare interviste.

Anche Todd Sherman, product manager di Google, ha twittato in tempo reale in merito alla sparatoria della sede di YouTube in California. Mentre si stava dirigendo verso le uscite:

[…] ho guardato giù e ho visto gocce di sangue sul pavimento e sulle scale […]

Todd Sherman ha assistito al dispiegamento delle forze di polizia che, con le armi spianate, ha circondato gli edifici del campus per evitare che l’autrice dell’attacco potesse fuggire.

Riprese aeree mostrano parte dello staff di CBS News che abbandona gli edifici circostanti, con le mani in alto, davanti ai mezzi della polizia intervenuti tempestivamente.

La polizia sta controllando e perquisendo gli impiegati che fuggono dagli edifici, per assicurarsi che nessuno di loro sia armato e pericoloso.

Naturalmente anche POTUS, Donald Trump, ha twittato in merito alla vicenda, ringraziando le forze dell’ordine della California per il pronto intervento, e pregando per le persone coinvolte nell’attacco a YouTube.

Le vittime della sparatoria di YouTube

Le notizie sono frammentate e molte non sono confermate. Finora il numero dei feriti ammonterebbe a quattro, inclusa la deceduta autrice della sparatoria.

Il San Francisco General Hospital si sta occupando delle tre vittime ferite, tra cui una donna di 32 anni, in condizioni gravi, e una di 27 anni, ferita non gravemente.
È in condizioni critiche, invece, e il paziente 36enne di sesso maschile che risulta essere il fidanzato, nonché il bersaglio, dell’autrice dell’attacco, ora deceduta.

Stanford Health Care comunica di avere in cura quattro o cinque pazienti, ma non è ancora accertato se questi siano correlati o meno alla sparatoria nella sede di YouTube.

Una prima ricostruzione dei fatti di San Bruno

Alle 2:45 PM locali, cioè le 22:45 italiane, numerose chiamate al 911 hanno segnalato quelli che sembravano colpi d’arma da fuoco in questa zona.

L’area interessata dalla sparatoria nel campus di YouTube

Nell’arco di due minuti le pattuglie della polizia locale si sono precipitate sul posto, dove hanno trovato alcune persone a terra, con ferite da arma da fuoco.

Da una prima ricostruzione ufficiale, sembra che la sparatoria sia avvenuta nel campus di YouTube, in una caffetteria all’aperto presente nell’area della sede della piattaforma video.

La donna è entrata armata nel campus, ha esploso alcuni colpi di pistola con l’intento di colpire il fidanzato 36 enne, e poi si è suicidata con la stessa arma.

Le motivazioni della sparatoria nel campus di YouTube in California

In un primo momento non si conoscevano ancora le motivazioni dell’attacco.
Nei primi minuti non sono state escluse piste di alcun tipo, incluse quelle legate al terrorismo o alla rappresaglia di un’impiegata scontenta.

In realtà sembra che si sia trattato, come riportato da Kron4 News, di un tentativo da parte della donna di uccidere il fidanzato, che risulta ricoverato in condizioni critiche nel San Francisco General Hospital; una disputa domestica che si è trasformata in tragedia.

È doveroso ricordare che, soltanto dieci giorni fa, YouTube aveva deciso di bannare gran parte dei contenuti relativi alle armi da fuoco, in seguito all’ennesima strage con armi semi-automatiche sul suolo U.S.A.

La reazione di Google all’attacco

Google, in qualità di azienda proprietaria di YouTube, si sta coordinando con le autorità locali per facilitare la messa in sicurezza dell’area e l’avvio delle indagini.

Per quei pochi che non conoscono YouTube, ecco qualche dato statistico sulla più grande piattaforma di condivisione video del mondo. Il campus californiano di YouTube è soltanto 13 miglia a Sud di San Francisco. Con 1.100 impiegati tra i dipartimenti Engineering e Sales, la sede di San Bruno è anche il più importante datore di lavoro della cittadina californiana.

Vi terremo aggiornati in tempo reale sulla sparatoria nella sede di YouTube.

This post was published on 3 Aprile 2018 23:26

Pierluigi Michetti

Pierluigi è un abruzzese di 33 anni, cittadino d'Europa e appassionato non soltanto di tutto ciò che sia vagamente fantasy, ma anche di mitologia, rievocazione storica e rasatura tradizionale. Cresciuto a pane, olio d'oliva, videogame di ruolo, letteratura fantasy, lezioni di pianoforte ed heavy metal, studia Scienze Politiche, prima, Pubblicità e Marketing, poi, e a metà della storia si ritrova a fare il copywriter e il redattore. Dopo aver adorato D&D 3.5, Sine Requie, Il Richiamo di Cthulhu e altri titoli meno celebri, si ritrova quasi per caso a sfogliare il PHB e la DMG di D&D 5E, e lì viene risucchiato in un vortice dimensionale senza via di scampo. Dopo aver giocato il Guerriero / Chierico per una dozzina d'anni, attualmente si diverte con un Barbaro in una campagna, fa il DM in una seconda, e gioca (male) un Warlock Legale-Malvagio in una terza, sempre con lo stesso gruppo. In tenera età, armato di un Amiga Commodore 64 e un SEGA Master System II Plus, inizia a esplorare il multiverso videoludico; la vera passione, però, sboccia soltanto con l'arrivo di un Pentium 1 133 MHz. I titoli amati, in ordine sparso: da Age of Empires a Earthsiege 2, da Earth 2140 a Carmageddon, e poi SimCity, SimCopter, i simulatori di volo, Populous, Black & White, Monkey Island, Wolfenstein, BloodRayne, Planescape: Torment, i Baldur's Gate (inclusi i Dark Alliance), Dark Forces, senza dimenticare Ultima Online, World of Warcraft, i due Knights of the Old Republic (giocati più volte di quel che il pudore mi consente di ammettere), Star Wars the Old Republic, i vari Max Payne, i Vampire the Masquerade: Redemption e Bloodlines, Kingdom Come: Deliverance e naturalmente la saga di The Witcher, quella di Dragon Age, i vari The Elder Scrolls (incluso l'Online) e soprattutto quella di Mass Effect, di cui è perdutamente innamorato. Dopo una primissima adolescenza trascorsa in compagnia dei romanzi di Tom Clancy e Bukowski, spicca il volo con gli autori canonici, tra cui Tolkien, G. R. R. Martin, J. K. Rowling, Weis - Hickman, Terry Pratchett, Stephen King, Gemmell, Howard e -in parte- Terry Brooks; attualmente adora la prosa di H. P. Lovecraft ma non tanto la sua poesia, divora Luk'janenko, Sapkowski, Karpyshyn, Zahn e tutto l'Universo Espanso di Star Wars.

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