Hideo Kojima riceverà nel mese di aprile un premio di incredibile importanza artistica e storica. Il creatore della saga di Metal Gear Solid verrà premiato dal BAFTA per la sua carriera ricca di successi che hanno segnato la storia dell’intrattenimento.
BAFTA è l’acronimo di British Academy of Film and Television Arts, la più importante associazione britannica che premia ogni anno le maggiori opere cinematografiche, televisive e interattive. Il 2 aprile 2020, durante l’evento dei Game Awards organizzati dal BAFTA, a Hideo Kojima verrà assegnato l’Academy Fellowship, il massimo riconoscimento conferito dall’associazione.
L’Academy Fellowship è un premio alla carriera che viene attribuito a chi ottiene “risultati eccezionali nelle forme d’arte dell’immagine in movimento”. Questa onorificenza, negli anni, è stata consegnata a grandissimi artisti dell’industria videoludica, quali Gabe Newell – fondatore di Valve, lo studio che che ha creato la saga di Half-Life e Portal – Tim Schafer – autore dietro a capolavori come Psychonauts, Grim Fandango e Full Throttle – Peter Molyneux – ideatore della serie Fable – Shigeru Miyamoto – il padre di Super Mario – e Will Wright – creatore di The Sims.
Hideo Kojima è stato candidato per ben sette volte a premi BAFTA, ma stavolta per lui è arrivato il momento di riscuotere il massimo riconoscimento per una carriera legata al mondo dei videogiochi, tuttavia connessa anche alla cinematografia. Un po’ tutti abbiamo sentito o letto la definizione che si dà spesso di Kojima, quella che lo rappresenta come un “regista mancato”, una locuzione, giusta o sbagliata, che lo dipinge come un artista che agisce nel mezzo delle due arti e rispecchia, tutto sommato, la sua vocazione, mai rinnegata, da cineasta. L’Academy ha citato Kojima proprio per il suo contributo allo storytelling.
Death Stranding ha certamente contribuito a rendere più palpabile questa immagine dualistica di Kojima, nonostante questo suo videogioco più recente abbia diviso nei giudizi critica e, soprattutto, pubblico. D’altronde, un artista lo è anche per il suo essere controverso e non amato da tutti.
Kojima si è detto onorato e ha speso due parole per i suoi predecessori:
Vorrei cogliere questo momento per riflettere sui molti predecessori che mi hanno preceduto, poiché rispetto profondamente il loro contributo all’intrattenimento, sia in film, televisione o giochi.
Leggi anche: Il futuro di Kojima Productions tra giochi, anime, manga… e un film?
This post was published on 27 Febbraio 2020 10:52
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