Electronic Arts restituirà lo sviluppo dei prossimi capitoli della serie Need For Speed alla software house inglese Criterion, già nota nel mondo dei videogiochi per essere quella che ha dato ai natali alla splendida saga di Burnout.
Criterion Games è già nota agli appassionati di Need For Speed per essere stata la software house dietro la realizzazione del reboot di Most Wanted, capitolo uscito durante il corso del 2012 e apprezzato a metà dagli appassionati della saga, ancora legati al paradigma di open world + polizia + corse clandestine.
L’ultimo capitolo della saga, da noi tra le altre cose recensito, realizzato da Ghost Games ha ottenuto un buon successo di critica ma non sono stati rilasciati dati di alcun tipo per quanto riguarda il suo successo commerciale.
Qualcosa ci suggerisce che non tutto deve esseere andato come previsto.
Insieme al brand di Need For Speed a trasferirsi presso Criterion saranno numerosi membri di Ghost Games; la software house svedese verrà sostanzialmente smantellata al fine di diventare EA Gothenburg e verrà riprogettata al fine di diventare un centro di progettazione in grado di supportare lo sviluppo degli altri titoli appartenenti al portfolio di Electronic Art.
Electronic Art ha poi dichiarato ai giornalisti di GamesIndustry.biz
“L’esperienza ingegneristica del nostro team di Göthenburg è vitale per molti dei nostri progetti. Alcuni dei membri del team sono tra gli architetti più promettenti che abbiamo nell’utilizzo del motore Frostbite e pertanto sono più utili in tale sede che altrove.
Discorso diverso è stato invece fatto per il team creativo in seno a Ghost Games. Nelle intenzioni di Electronic Arts c’è il trasferimento di quanto più personale possibile presso Criterion (che è sempre stata la software house “madre” per Ghost Games, da un certo punto di vista). Questo trasferimento, a detta di EA, ha il rischio di non essere in dolore con trenta ruoli che rimangono a rischio.
Per quanto riguarda il team creativo di Ghost Games, EA sta cercando di trasferire molti del personale in posizioni presso Criterion e in altri luoghi all’interno dell’organizzazione più ampia. Tuttavia, 30 ruoli rimangono a rischio. “.
Ghost Games aveva iniziato a lavorare sulla saga di Need For Speed a partire dal 2013, quando Criterion fu ridimensionata dopo lo scarso successo di Need For Speed: Most Wanted.
Da lì Ghost Games ha prodotto le ultime quattro iterazioni della serie ovvero Need For Speed Rivals, Need For Speed (Reboot), Need For Speed Payback e Need For Spead Heat.
Nel mentre Criterion ha dovuto cancellare alcuni dei progetti a cui stava lavorando (tra cui un videogioco incentrato sugli sport estremi) per poi finire come studio di supporto ad altri progetti di Electronic Arts, specie dopo la partenza dei fondatori Alex Ward e Fiona Sperry durante il corso del 2014. Nel portfolio di Criterion la software house è passata da Burnout a sviluppare la missione VR di Battlefront, a supportare lo sviluppo di Battlefront II, a diventare uno dei tanti nomi all’intenro di Battlefield V.
Il destino di Criterion ora è quello di tornare a lavorare sui giochi di corse grazie alla nuova iniezione di personale fatta con l’arrivo dei membri di Ghost Games.
Le ragioni del trasferimento per Electronic Arts sono da cercare nella mancanza di altri talenti disposti a entrare in uno studio del genere. Questa la dichiarazione data da Electronic Arts in merito.
“Ghost Games ha contribuito a portare alcune grandi esperienze di Need for Speed ai nostri giocatori. Consistentemente, questo significa che, a livello AAA, abbiamo bisogno di squadre con competenze diverse in luoghi in cui possiamo continuamente supportarle e portare nuovi membri del team a farne parte”.
In sostanza l’ambiente di Gothenburg non era più adatto a sostenere la crescita di un team destinato a sviluppare giochi tripla A e la posizione di Criterion all’interno della geografia dello sviluppo videoludico risulta di maggiore favore per Electronic Arts ed i suoi piani.
“Criterion è uno studio fantastico, e non vediamo l’ora di aggiungerci al loro team di talento e di costruire un grande futuro per Need for Speed”. Anche i team di ingegneri di Göteborg sono di vitale importanza per i nostri progetti in corso in tutta EA”.
Criterion e Ghost Games si sono letteralmente scambiate i ruoli.
Lunga vita a Criterion, arrivederci Ghost Games; speriamo in un nuovo Burnout che Paradise ormai l’abbiamo spolpato tutti.
This post was published on 13 Febbraio 2020 10:00
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