Giocare i titoli PlayStation 4 in remoto su Nintendo Switch? Fino a qualche tempo fa avremmo detto tutti che sarebbe stato impossibile, ma in seguito alla nuova politica di Sony, più aperta, potrebbe diventare realtà.
Tramite un utente Reddit appuriamo che in alcuni recenti sondaggi di Sony riservati agli utenti, la compagnia sarebbe intenzionata ad espandere i device compatibili al servizio di Remote Play e tra le piattaforme proposte agli utenti è presente anche la console ibrida Nintendo.
Ovviamente questo non vuol dire che la cosa andrà sicuramente in porto, ma si tratta comunque di qualcosa di interessante che ci fa riflettere sui possibili nuovi scenari per il futuro.
Negli ultimi due anni Sony ha cambiato il modo di rapportarsi con i competitor. La prima svolta è avvenuta in merito al cross-play: molti di voi ricorderanno la politica isolazionistica adottata fino a qualche anno fa dalla compagnia in merito alla modalità multigiocatore di due grandi giochi: Minecraft e Fortnite.
Mentre Nintendo e Microsoft prendevano in giro Sony per tale scelta con spot e slogan, la compagnia difendeva PlayStation definendola “Il miglior posto su cui giocare”.
Ben presto però Sony tornò sui suoi passi e aderì al crossplay. Una scelta sicuramente saggia in un mercato in cui l’utenza non era più interessata alla console war ma solo a giocare insieme.
Intanto cambiarono anche i piani in merito al remote play: sebbene già da anni questa feature non fosse più esclusiva PlayStation Vita ma fosse già compatibile con PC, Mac e alcuni smartphone Sony, il numero di device su cui era possibile giocare in lan o in remoto aumentò.
Il servizio PlayStation Now è un’ulteriore conferma che Sony sta seguendo una strategia che punta a portare il suo parco titoli (anche esclusivi) su device non proprietari tramite lo streaming. Alcuni esempi sono God of War 2018, Horizon: Zero Dawn e Persona 5 (quest’ultimo non proprietario).
Senza contare che altri titoli inizialmente rilasciati come esclusiva PlayStation 4 arriveranno su pc a fine ciclo come Death Stranding e lo stesso Horizon assieme ad altri titoli.
Una strategia per non rimanere indietro nel mercato “game as service” rispetto ai competitor come Microsoft con il suo Game Pass e il suo xCloud e Google con Stadia. Questo perché sebbene nei prossimi anni si parlerà ancora di console, esclusive e supporti ottici, è quasi certo che alla fine del decennio tutto questo sarà sostituito da servizi e dal latente mercato gaming on demand.
E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
This post was published on 3 Febbraio 2020 14:44
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