Valve Index, il visore per la realtà virtuale confezionato dalla proprietaria di Steam e di Half Life, è stato uno degli ultimi grandi annunci di un’azienda che è sempre stata molto di braccio corto con i nuovi prodotti.
Nel corso degli ultimi due anni, tolti infiniti aggiornamenti riguardanti la più popolare piattaforma di digital delivery videoludico, Valve ha infatti rilasciato giusto un gioco di carte a tema Dota 2 ed un aggiornamento per Half Life 2.
Da maggio del 2019 ad ora però le cose sono decisamente cambiate: prima l’azienda ha annunciato di essere pronta a rilasciare un suo visore per la realtà virtuale, grazie anche alla collaborazione di HTC e poi a dicembre ha rilasciato la bomba atomica.
Un nuovo capitolo di Half Life, tutto legato a questa nuova tecnologia, è in dirittura d’arrivo sugli headset di tutto il mondo a Marzo 2020 e, quest’ultimo, sembra essere il responsabile delle vendite del visore per la realtà virtuale.
Tempo fa lo avevamo teorizzato, ora abbiamo la conferma che è vero.
Half-Life Alyx e Valve Index: per ora tutto bene.
Secondo i dati raccolti da Superdata riguardanti la realtà virtuale, durante il quarto trimestre del 2019 il Valve Index ha venduto più del doppio delle unità rispetto ai precedenti trimestri. L’unica cosa rivelante successa durante il quarto trimestre di quell’anno qual è stata?
Esatto, l’annuncio di Half-Life Alyx.
Index è stato tutto fuorché il visore più venduto del trimestre: Playstation VR ha venduto 338.000 unità, Oculus Quest poche meno. Valve ha venduto 103.000 unità, un risultato niente male se consideriamo che partendo dall’annuncio le unità vendute erano state 49.000.
I risultati sono stati comunque falsati, sia per Valve Index che per Oculus Quest, dall’esaurimento scorte che ha colpito le aziende produttrici prima della fine dei trimestri.
Probabilmente Half Life Alyx non cambierà in modo assoluto il mercato della realtà virtuale (ne abbiamo già parlato qui con dovizia di particolari) ma è plausibile pensare che qualche gioia l’abbia regalata alla propria azienda, specie visto l’elevatissimo prezzo del visore.
Il potere delle esclusive è anche questo: un titolo può aver fatto guadagnare milioni di dollari ad una compagnia con il solo annuncio mentre una libreria non esattamente eccezionale ha condannato Stadia ad una partenza piuttosto deludente.
Resta da vedere se il visore di Valve avrà qualcosa da proporre anche dopo la release di Alyx e se quest’ultimo riuscirà ad affrontare la concorrenza (piuttosto agguerrita) delle altre alternative presenti sul mercato. Per il momento sappiamo giusto che non ci sarà nessun Left 4 Dead in realtà virtuale (ne tanto meno un terzo capitolo).