Nel 2011 Satoru Iwata, allora CEO di Nintendo, dichiarò a Nikkei che la compagnia di cui era alla guida non avrebbe mai intrapreso la strada dei videogiochi per smartphone.
Nove anni dopo siamo qui a discutere di come la scelta di Nintendo abbia generato, nel giro del suo ciclo vitale, un bel miliardino di dollari in ricavi con i giochi mobile. Satoru Iwata purtroppo non c’è più da un po’ di tempo e le presidenze che gli sono succedute non hanno mai avuto lo stesso carisma; poco importa visto che la compagnia si trova ancora a macinar soldini.
Non sappiamo se a far cambiare idea alla direzione è stato il successivo presidente della società, Tatsumi Kimishima, ma questo non è esattamente di particolare importanza ai fini dell’informazione.
Nintendo dalla sua ha un portfolio per smartphone particolarmente ridotto, con mezza dozzina di titoli a popolare gli store di Android e iOS e, sorpresa sorpresa, non sono i videogiochi a tema Mario a fare incetta di banconote virtuali.
A generare la maggioranza dei ricavi è stato un certo videogioco strategico mobile, lo stesso che ha dato i natali all’ultimo personaggio del fighter’s pass 1 di Super Smash Bros Ultimate.
Nintendo durante gli ultimi tre anni di vita si è riportata a casa un miliardo di dollari in ricavi dal settore smartphone. Il risultato ha dell’esaltante considerando che il colosso dei videogiochi nipponici ha iniziato ad abbracciare tale tipologia di piattaforma soltanto tre anni fa con la release di Super Mario Run.
Secondo i dati raccolti da Sensor Tower, azienda di analisi molto attiva nel campo dei reportage per il settore mobile, più della metà dei proventi ricavati da Nintendo provengono da un singolo gioco: Fire Emblem Heroes; oltre seicento milioni di dollari sono stati ricavati attraverso le microtransazioni relative a quell’incarnazione della famosa saga di SRPG.
A seguire Fire Emblem Heroes troviamo Animal Crossing: Pocket Camp, titolo in grado di generare 131 milioni di dollari in ricavi. In terza posizione c’è invece l‘unica vera nuova IP proveniente da Nintendo, Dragalia Lost, con 123 milioni di dollari in ricavi.
Curiosamente sul fondo della lista troviamo i tre videogiochi appartenenti a quella che è forse una delle IP più potenti del mondo dei videogiochi classico. Mario Kart Tour, Super Mario Run e Dr. Mario World non riescono nemmeno ad arrivare al centinaio di milioni di dollari, nonostante siano i giochi più scaricati in assoluto dell’intero parco giochi Nintendo. Super Mario Run e Mario Kart Tour ad esempio hanno, rispettivamente, 244 milioni di download e 247 milioni di dowlnoad; cifre che Fire Emblem si sogna
Fire Emblem Heroes infatti rappresenta soltanto il 4% dei 452 milioni di download riguardanti i videogiochi made in Nintendo; anche grazie a questo il titolo può fregiarsi di un reddito medio per download pari a 41 dollari.
Purtroppo non è possibile comparare questi dati con qualche dato ufficiale rilasciato da Nintendo poiché la compagnia è restia pubblicare informazioni. Con questi dati è possibile tracciare uno schizzo di quello che è stato il viaggio che Nintendo ha fatto all’interno del mondo mobile, mostrandone l’evoluzione.
Nintendo in primis ha cercato di variare quanto più possibile lo schema di monetizzazione con cui ricavare denaro dai suoi titoli; pur partendo una base free to play, il piano di Nintendo si è evoluto in direzioni diverse: da una parte il gacha system di Fire Emblem Heroes o Dragalia Lost, da una parte il sistema tradizionale di Super Mario Run e Dr Mario, dall’altra ancora il piano d’abbonamento (rilasciato dopo l’uscita del gioco) relativo ad Animal Crossing: Pocket Camp e Mario Kart Tour.
Purtroppo, come avevamo già visto altre volte all’interno della storia del medium, la presenza di meccaniche Gacha rappresenta per un videogioco mobile una porta verso il successo puramente monetario.
Il caso di Fire Emblem è sostanzialmente eclatante: una IP forte, già radicata all’interno del mondo videoludico, se gestita in maniera umana riesce a fare presa sul pubblico molto più di quanto farebbe con sistemi di gioco più tradizionali.
Fire Emblem Heroes può vantare dei droprates ragionevoli rispetto ad altri titoli del genere, può vantare la presenza di personaggi già apprezzati in precedenza e sparsi su varie console, può vantare anche un gameplay tutto sommato rispettoso; era difficile non fare molti soldi in questo caso
Avete mai provato uno dei giochi da noi citati? C’è un gioco mobile di Nintendo che è meritevole di attenzione da parte di tutta la community dei videogiocatori? Fatecelo sapere nei commenti!
This post was published on 29 Gennaio 2020 10:00
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