Durante il corso degli ultimi giorni sempre più rumour si sono diffusi riguardanti l’assenza di Sony Interactive Entertainment all’E3 di quest’anno, esattamente come è accaduto lo scorso anno.
La conferma è arrivata durante la notte di lunedì tredici Gennaio: l’azienda giapponese non parteciperà all’E3 2020.
Vediamo insieme perché e come l’azienda ha deciso di comunicare il tutto.
Niente E3 per Sony nel 2020.
Un portavoce di Sony ha rilasciato alla redazione di GamesIndustry la seguente dichiarazione:
“Dopo una valutazione accurata Sony Interactive Entertainment ha deciso di non partecipare all’edizione 2020 dell’E3. Come azienda abbiamo grande rispetto per l’ESA ( Entertainment Software Association , ente dietro la fiera losangelina NDR) come organizzazione ma non pensiamo che l’E3 2020 sia il giusto luogo per ciò per cui ci stiamo impegnando durante il corso di quest’anno. Abbiamo una fantastica line up di titoli da supportare su Playstation 4 e vogliamo avere un anno pieno di festeggiamenti e celebrazioni con i nostri fan insieme al lancio di Playstation 5, la nostra nuova console.“
Per quest’anno le intenzioni di Sony, almeno secondo quanto riportato da GamesIndustry, sono quelle di spalmare le sue comunicazioni su un grande numero di eventi sparsi in tutto il mondo al fine di entrare in cntatto con il pubblico, senza doversi obbligatoriamente concentrare sul creare lo show migliore per l’E3 2020. La presentazione di Playstation 5 potrebbe essere fatta ad un evento creato ad hoc come il Playstation eXperience
Quest’ultimo nome già da giorni affolla le teorie degli utenti ed i messaggi dei leaker. Gamesradar nello specifico ha notato come lo showroom Sony di New York, nel periodo compreso tra il 14 Gennaio ed il 16 febbraio sia la sede di un evento omonimo. Nonostante la descrizione dell’evento si riferisca ad esso come ad un evento celebrativo per i 25 anni della console con una selezione di titoli Playstation 4 e Playstation VR, niente impedisce all’azienda di preparare una sorpresona e di stupire il mondo intero.
La reazione dell’E3 e di ESA.
La fiera di settore più importante dell’anno, come già sottolineato lo scorso anno in preda a problemi di natura differente e stratificata (culminati in uno spaventoso breach riguardanti i dati personali dei giornalisti partecipanti), si ritroverebbe a perdere ancora una volta uno dei player più importanti del medium.
Sony nello specifico ha usato molti E3 per parlare in modo approfondito delle sue prossime console: nel 1995 il lancio americano della console fu preceduto da un importante evento proprio alla sede losangelina e al giorno d’oggi ci risulta difficile dimenticare l’E3 2013 di Sony, momento topico in cui l’azienda riuscì a vincere il pubblico videoludico proponendo una console in netto vantaggio di popolarità sulla rivale Xbox One.
La crisi d’identità dell’E3 purtroppo non sembra conoscere alcun tipo di scappatoia: da una parte ci sono publishers come Sony o Electronic Arts interessati a vedere una trasformazione della fiera in un evento quasi pubblico, in modo da poter accalappiare nuovi appassionati mentre altri vorrebbero la fiera come un evento maggiormente legato all’aspetto business.
Nel tentativo di soddisfare entrambe le parti la ESA ha provato ad introdurre degli elementi tipici del mercato consumer durante gli ultimi due E3, elementi come influencer o presentazioni dinamiche di giochi ricevendo però scarso successo.
L’associazione americana ha risposto alla dichiarazione di Sony nel seguente modo.
“L’E3 è un importante evento che celebra l’industria dei videogames, mostrando al mondo le persone, i brand e le innovazioni che si celano dietro questo frangente dell’intrattenimento digitale, così tanto amato da miliardi di persone sparse per tutto il mondo. L’E3 2020 sarà un evento eccitante, uno show energico con nuove esperienze, nuovi partners, nuovi spazi ed una programmazione in grado di accontentare veterani e novellini. Saremo felici di avere, all’interno dei nostri spazi, tutti i marchi possibili che vogliono vedere l’E3 come una possibilità chiave per connettersi con il resto dell’industria e degli appassionati.“
Che ne pensate della strategia di Sony?
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