Se volessimo parlare delle cose più importanti successe durante il corso dell’annata appena conclusa, non potremmo fare a meno di mettere sulla prima posizione del piedistallo il Game Pass, il servizio Netflix-like di Microsoft che ha donato al pubblico un nuovo modo, piuttosto economico, per interfacciarsi al mondo dei videogiochi senza spendere una fortuna.
Abbiamo parlato in modo approfondito della questione su questo articolo.
Microsoft, in sostanza, per dieci dollari al mese (cifra non scontata, con gli sconti il prezzo scende di molto) offre al consumatore la possibilità di accedere ad un vastissimo catalogo videoludico per Xbox One e per PC. Il catalogo in questione contiene quasi un centinaio di giochi differenti, provenienti dai generi più disparati ed è aggiornato con cadenza settimanale dall’azienda di Redmond.
Una delle caratteristiche più interessanti dell’Xbox Game Pass è senza dubbio la presenzaa al day one dei giochi sviluppati in seno a Microsoft. L’abbonamento ha permesso addirittura agli appassionati di Gears 5 (qui la nostra recensione, recuperatelo!) di giocare al titolo con una settimana di anticipo sul resto del mondo; tale sistema di pubblicazione si ripeterà molto probabilmente anche con futuri titoli.
È abbastanza palese che Microsoft abbia intenzione di dare al servizio quanto più spazio possibile durante il corso delle prossime generazioni videoludiche visto che si è rivelato un gran successo. Phil Spencer, durante un’intervista con Stevivor, ha rilasciato qualche dettaglio extra sui retroscena dietro l’abbonamento. Questi retroscena hanno fatto parlare di sé perchné tratteggiano il game pass come un prodotto sostenibile.
Secondo Spencer infatti il servizio è più che sostenibile per l’azienda.
Spencer ha risposto direttamente a tutti quelli preoccupati per un eventuale aumento incontrollato dei prezzi dell’abbonamento sottolineando come, al momento, non ci siano piani per cose del genere. Il servizio rimarrà tale ancora per molto e quando uscirà dalla beta accoppierà al suo prezzo ancora più funzioni e giochi.
Per alcune persone noi stiamo solo bruciando soldi a destra e a manca al fine di guadagnare clienti, questi ultimi secondo loro andrebbero poi ingannati alzando all’improvviso il prezzo. Non è il nostro piano con la piattaforma, non è nemmeno un modello che vogliamo perseguire. Al momento stiamo sì investendo soldi nel sostentamento dell’Xbox Game Pass ma non crediamo sia qualcosa di insostenibile. Nel corso del suo ciclo vitale Xbox Game Pass avrà sempre offerte promozionali e cose del genere, esattamente come qualsiasi altro servizio. Noi crediamo che sia un business in grado di generare ricavi e che funzioni bene come tale.
Spencer non ha comunque rilasciato informazioni sulla quantità di abbonati che al momento Xbox Game Pass ha, non permettendo a nessuno di fargli i conti in tasca. Sappiamo soltanto che nel corso del 2019 il numero degli abbonati al servizio di Microsoft è praticamente raddoppiato, crescendo in modo vistoso in base ai titoli che sono stati resi disponibili sulla piattaforma.
Un dubbio, da lavoratori, lo abbiamo anche noi in redazione: per gli sviluppatori il sistema che Microsoft ha messo in piedi è sostenibile o stanno solo svendendo i loro prodotti? Sappiamo che alcune software house hanno modificato leggermente il loro percorso creativo per creare dei prodotti in grado di essere più appetitosi per gli utenti del game pass, lo abbiamo visto qui nello specifico, ma i dati riguardanti come gli sviluppatori vengano remunerati quando partecipano ad un simile abbonamento ancora non sono diventati pubblici.
This post was published on 7 Gennaio 2020 15:25
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