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Eliminare i tempi di caricamento è una missione di Xbox Series X

La gestione dei tempi di caricamento non è sempre stata perfetta in questi anni, ma nella next-gen una delle missioni che Sony e Microsoft si sono prefissati è quella di abbattere definitivamente le attese tra un livello e l’altro, tra una morte e il respawn.

Sony aveva già dichiarato guerra ai tempi di caricamento affermando che con l’SSD presente in PS5 questi sarebbero stati ridotti drasticamente, se non azzerati; adesso è la volta di Microsoft promettere ai giocatori che non dovranno più attendere per godersi appieno i loro titoli preferiti.

Anche Xbox Series X avrà un SSD all’avanguardia che permetterà di giocare senza pause, come ha voluto ribadire Jason Ronald, direttore del programma partner di Xbox in un’intervista rilasciata a Gamespot.

Si tratta davvero di fornire agli sviluppatori gli strumenti e le capacità per utilizzare l’hardware nel modo più efficiente possibile. Quindi abbiamo investito in SSD NVME – (ndr. NVME è un protocollo/interfaccia di comunicazione sviluppato specificatamente per gli SSD) – e stiamo offrendo anche agli sviluppatori molte nuove funzionalità per cercare di eliminare virtualmente i tempi di caricamento.

Ronald ha fatto degli esempi pratici, come il viaggio rapido negli open world che, spesso e volentieri, non è poi così rapido perché ci mette davanti una schermata nera di caricamento che spessa molto l’atmosfera. Su Xbox Series X, a sua detta, i viaggi rapidi saranno istantanei. Un altro esempio fatto riguarda i platform in cui capita di morire più e più volte nello stesso punto. Nella next gen di Microsoft queste morti saranno indolore perché il respawn del protagonista sarà immediato. Anche passare da un livello richiederà pochi secondi, anzi, forse neanche quelli.

Speriamo con tutto il cuore che queste parole non vengano gettate al vento, ma che si concretizzino in esperienze sempre più realistiche. E cosa c’è di meno realistico di una schermata nera tra una porta e l’atrio di un edificio?

 

Per approfondire l’argomento, leggi anche —> La next gen non avrà tempi di caricamento: ecco perché è importante.

This post was published on 19 Dicembre 2019 11:12

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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