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Brawl Stars ha generato introiti per 400 milioni di dollari in un solo anno

I titoli mobile di Supercell sono delle vere e proprie macchine da soldi. L’azienda finlandese fondata nel 2010 trasforma in oro tutto ciò che tocca e ovviamente questa regola non poteva non valere anche per Brawl Stars. È passato un anno dal lancio della versione completa di Brawl Stars, e da quel momento in poi il gioco ha generato entrate per 422 milioni di dollari, secondo i dati raccolti da Sensor Tower.

Vediamo di snocciolare un po’ di statistiche interessanti su questo fenomeno di massa che si chiama Brawl Stars: uno dei dati più incredibili riguarda la velocità con cui Brawl Stars ha scalato le classifiche dei download e quindi dei guadagni, infatti 150 milioni di dollari di tali entrate sono state realizzate nei primi tre mesi post lancio.

Brawl Stars ha realizzato il terzo maggior fatturato di qualsiasi gioco presente nel portfolio di Supercell, dietro ai due mostri sacri Clash of Clans e Clash Royale. Il 57% delle entrate totali deriva dagli utenti che lo hanno scaricato da Google Play. Il gioco attualmente ha 141 milioni di installazioni uniche guidate dagli utenti in Brasile. Nel paese sudamericano, infatti, ci sono ben 14 milioni di persone che giocano a Brawl Stars.

Inoltre, come rileva ancora Sensor Tower, il gioco sta riscuotendo notevole popolarità in Asia. I giocatori sudcoreani sono quelli ad aver speso di più in Brawl Stars nell’ultimo anno, contribuendo con 94 milioni di dollari sulle entrate totali. L’Asia nel suo insieme rappresenta il 34% di tutti gli introiti generati dal titolo mobile.

Brawl Stars è stato il gioco Supercell più redditizio in Asia nel 2019, davanti anche a Clash of Clans (che si è fermato nei paesi orientali a “soli” 111,3 milioni). Tuttavia, tutti questi dati non tengono conto della Cina, dove Brawl Stars è disponibile solo su Google Play, visto che Sensor Tower non monitora le statistiche di Google Play in Cina.

Se anche voi state in fissa con Brawl Stars, vi proponiamo qui di seguito una serie di guide che vi faranno diventare fortissimi.

This post was published on 18 Dicembre 2019 10:20

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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