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Twitch sta avendo una piccola emorragia di grandi creators

Twitch sta perdendo nomi sempre più frequentemente a causa di accordi dei creators con altre società. Prima abbiamo visto Ninja andarsene, poi Shroud, Ewok ed ora anche Disguised Toast, tutti migrati su altre piattaforme in favore di condizioni migliori, contratti meno stringenti e cose di questo genere.

Nello specifico, Disguised Toast, è il primo tra i vari streamer della piattaforma a migrare su Facebook Gaming, la crescente piattaforma di streaming videoludico del colosso di Mark Zuckemberg. Tale piattaforma, nonostante nel mondo dei videogiocatori hardcore non sia esattamente ben conosciuta, secondo ricerche condotte da enti rispettabili come Business Insider è una dei prossimi grandi player del mercato streaming e, al giorno d’oggi, vanta le migliori possibilità di guadagno rispetto alle piattaforme convenzionali come Twitch e Youtube.

Vediamo insieme i retroscena di questo importante allontamento.

Anche Disguised Toast abbandona Twitch in favore di altro.

Non è la prima volta che, su questi schermi, parliamo della figura di Disguised Toast, uno dei gamer più influenti sulla faccia del pianeta terra grazie ad un seguito composto da milioni di persone. Già in passato si era fatto riconoscere per delle posizioni decisamente seguite sull’utilità delle donazioni fatte a figure già arricchite attraverso la loro presenza sulle piattaforme ed aveva fatto parlare di sé sui vari social Network.

Venerdì Facebook ha annunciato di aver fatto firmare a Jeremy Wang (vero nome dello streamer) un contratto di esclusività per portare, nel corso dei prossimi anni, le sue trasmissioni su Facebook Gaming, la piattaforma presente all’interno del social network più popolare al mondo.

Tra le varie figure che nel corso di quest’anno hanno abbandonato Twitch, in favore di altro, quella di Disguised Toast è il primo tra i vari trasferimenti che finisce verso un player che non è sotto proprietà di Microsoft.

La fuga di Wang verso Facebook Gaming e Mark Zuckemberg, finisce per confermare (di fatto) un trend che nei prossimi mesi potrebbe portare sviluppi decisamente importanti: sembra che l’ambiente di Twitch non piaccia a molte delle sue superstar.

Disguised Toast iniziò la sua carriera di personalità del mondo dello streaming giocando ad Hearstone a partire dal 2015; nel corso del suo quasi lustro di carriera il giocatore ha portato sugli schermi di moltissimi appassionati titoli come Apex Legends e titoli legati al mondo di League Of Legends. L’accordo da egli segnato con Facebook riguarda unicamente i suoi contenuti da streamer, il canale youtube del ragazzo (con quasi un milione di iscritti) non subirà alcun tipo di impatto dalla scelta fatta, così come i contenuti non creati in diretta.

Secondo Il Washington Post le dichiarazioni fatte da Wang in merito al donare soldi agli streamer fatti mesi fa erano in realtà un preludio di un cambio di piattaforma

Parlando a CNN Business lo streamer ha dichiarato:

“Ho ricevuto offerte da praticamente qualsiasi grande piattaforma di streaming presente sul mercato; ho deciso di dare il mio sì a Facebook perché sono convinto che sia la piattaforma con il maggior potenziale da questo punto di vista. Mi rendo perfettamente conto che una scelta del genere sia particolarmente rischiosa ma le ricerche che ho fatto sul campo mi mantengono fiducioso per il prossimo futuro”.

La strategia di Facebook Gaming

Facebook Gaming, branca della sezione Video di Facebook lanciata nel 2018, ha dalla sua la base installata più grande sulla faccia del pianeta terra. Dei suoi 2.4 miliardi di utenti attivi, oltre settecento milioni sono considerati dall’algoritmo interessati al mondo gaming e sono, di conseguenza, convertibili. I numeri reali sono ovviamente un po’ gonfiati, sempre secondo CNN Facebook considera utente interessato al gaming qualsiasi profilo che abbia visto un minuto di contenuto video riguardante tale branca, chiunque abbia segnalato di aver giocato a qualcosa all’interno della piattaforma o chiunque abbia lasciato un commento o una reaciton all’interno di un gruppo sull’argomento; una stima sicuramente gonfia ma che lascia ampi margini di miglioramento ad un creator simile.

Secondo le stime di Facebook la piattaforma ha decine di migliaia di creators sotto la sua ala, decisamente pochini considerati i milioni di streamer che almeno una volta al mese sono attivi sulla piattaforma made in Amazon.

Il CEO di Stream Elements, sempre parlando con CNN, ha dichiarato

“Facebook Gaming si sta sforzando molto in questo momento per cercare di mostrare quanto più possibile gli artigli. Al momento la compagnia sta usando molte delle sue risorse per attirare nuove personalità all’interno di regioni linguistiche con margini di crescita, andando anche a pescare talenti da luoghi extra americani. Il contratto che ha messo sotto esclusiva Disguised Toast è la prima mossa della compagnia verso il mondo più anglofono e verso il pubblico americano, paese dove il social non va per la maggiore tra i giovani ed i giovanissimi.”

Nel corso dell’ultimo mese infatti Faceboo Gaming ha aggiunto al suo roster due importanti personalità legate al mondo di Fortnite per tutti gli utenti che parlano spagnolo: NexxuxHED e Lolito FDEAZ; considerando la posizione da terzo utente del mercato streaming con il tre percento (dati raccolti da Washington Post), c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere anche solo Mixer che troneggia al secondo posto. Il 75% di Twitch è un risultato ancora molto distante da conquistare ma, dal punto di vista strategico, Facebook non sembra essere interessato unicamente a ciò.

“Per noi il mondo dei video sul gaming non è un gioco a somma zero, motivo per cui c’è ancora margine di crescita e crediamo che quest’ultima possa essere stimolata dal talento dei nostri creatori di contenuti, il vero elemento chiave del discorso.”

Twitch perde sangue.

Ninja, Ewok, Pokimame, Shroud e Disguised Toast sono tutti nomi di Twitch Stars che hanno poi abbandonato la piattaforma di Jeff Bezos in favore di altro, tutti con una storia diversa ma tutti accomunati dal cercare fortuna lontano dalla piattaforma violacea.

Mixer nel giro di qualche mese si è accaparrata tre nomi importanti: Ninja e Shroud sono due delle personalità più importanti del mondo del game streaming e sono stati i primi ad effettuare questo cambio di paradigma. Soleil “Ewok” Wheeler, giocatrice di Fortnite affetta da sordità appartenente alla squadra esportiva dei FaZe, anche ha abbandonato Twitch dopo aver firmato un contratto di esclusività con Microsoft. Giusto di Pokimame non sappiamo al momento la destinazione, visto che non ancora non sono stati fatti reveal in merito.

Alcuni passaggi sono stati fatti cercando di capitalizzare un evento esterno legato al mondo dei videogiochi, in modo da avere una portata di risonanza ben maggiore al classico annuncio. Shroud, ad esempio, ha cominciato il suo primo streaming il 24 Ottobre in concomitanza con l’uscita di Call Of Duty: Modern Warfare arrivando a riottenere, nel giro di un singolo giorno più di trecentomila followers e quasi due milioni di visualizzazioni del canale. Numeri ancora lontani da quelli che faceva su Twitch, ma in grado di rendere la scommessa ancora valida per un azienda come Microsoft.

Mixer, come azienda interna a Microsoft, può vantare quelli che amichevolmente chiamiamo fondi illimitati: i contratti multimilionari fatti da tale azienda per personalità come Shroud e Ninja non sono praticabili da molti concorrenti all’interno del mondo del game streaming. Complessivamente i due avevano dalla loro quasi venti milioni di followers, ancora in fase di conversione presso la piattaforma ricevente. Convertire un’utente non è infatti matematico poiché, quest’ultimo, può avere determinati vantaggi a rimanere da una parte rispetto all’altra; Twitch è talmente espanso, ad esempio, da fungere da vera e propria televisione per una certa fascia di visitatori motivo per cui, se un programma non c’è più, basta giusto trovarne un altro.

Questa impossibilità di conversione completa ha portato a degli avvenimenti particolari in quel di Twitch.

Una delle conseguenze di questi addii sono stati i boom di nuove figure, che sono andate a coprire parzialmente il vuoto lasciato con il cambio di piattaforma: Kyle “Bugha” Giersdorf ad esempio ha raddoppiato i suoi followers durante il periodo dell’addio di Ninja, grazie anche ai suoi risultati in campo esportivo mentre figure come EgorKreed hanno visto i loro followers esplodere in seguito alle meraviglie dell’algoritmo, passando da un migliaio di followers a diverse centinaia di migliaia.

In una specie di versione aggiornata del mors tua, vita mea, la scomparsa delle Twitch Stars, in una specie di meccanismo eterno porta alla creazione di altre figure da seguire per l’utente medio. Questo eterno ritorno è virtualmente veicolato dalla mano invisibile dell’internet moderno, l’algoritmo di cui tanto si parla. Abbiamo sì veri e propri influencer del gaming in grado di spostare masse critiche da una piattaforma all’altra ma abbiamo anche un mostro fatto di equazioni e dati che cerca di trovare perennemente una formula in grado di accalappiare utenti e farli passare quante più ore davanti allo schermo.

Cosa decidiamo noi e cosa decide la piattaforma sono domande che al momento non trovano risposta; per cercare di capire la validità degli accordi fatti dalle altre piattaforme al momento presenti sul campo di battaglia è necessario ancora aspettare del tempo; l’abilità del creator di portare contenuti, di solito, è limitata in minima parte dalla piattaforma su cui lo fa e molto di più dalle regolamentazioni vigenti all’interno dell’internet che vive.

Il sangue che Twitch perde alimenterà altre personalità e creerà altre figure; queste si ritroveranno a circolare all’interno di un sistema in vita finché gli investitori non troveranno qualcosa di meglio su cui puntare.

This post was published on 24 Novembre 2019 9:30

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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