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Paragon: asset di 12 milioni di dollari per gli sviluppatori

Come recita un antico detto, non tutto il male vien per nuocere. Sapevamo già che Paragon non navigava in buone acque. Il MOBA targato Epic Games era oramai in caduta libera, ed il suo stesso publisher ne aveva già da tempo preannunciato l’imminente chiusura dei battenti. Nonostante il flop di un videogame sia quasi sempre una notizia negativa, in questo caso c’è da sottolineare un sorprendente risvolto positivo della vicenda. Epic Games ha infatti annunciato di voler mettere gli asset del suo gioco, il cui valore si aggira sui 12 milioni di dollari, a disposizione di qualsiasi sviluppatore che utilizzasse l’Unreal Engin 4 e che intendesse utilizzarli.

L’ultimo regalo di Paragon agli sviluppatori

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Diciamocelo chiaramente: la gran parte dei gamer oramai associa il nome di Epic Games quasi unicamente a Fortnite. La modalità battle royale del videogame in questione, infatti, è riuscita ad imporsi come vero e proprio fenomeno di massa, finendo per sovrastare, a livello di numeri, anche un vero e proprio campione di incassi come PlayerUnknown’s Battlegrounds (PUBG). Tuttavia, in molti hanno sottolineato che proprio l’incredibile successo di Fortnite potrebbe aver costituito una delle principali cause del flop di Paragon. Senza ombra di dubbio il MOBA non riusciva né ad attirare né a trattenere la sua utenza, ma l’arrivo del best seller di Epic Games ne ha ridotto ancora di più la base d’appoggio. Tuttavia, il successo di Fortnite e la scomparsa di Paragon potrebbero essere entrambi forieri di buone notizie.

Al di là del suo parco titoli, Epic Games è anche lo studio dietro l’Unreal Engine, uno dei motori grafici per eccellenza, utilizzato da numerose società per la creazione dei loro videogame. Ebbene, a partire da oggi, Epic ha deciso di non lasciare che il lavoro svolto su Paragon vada sprecato. Una “gamma completa” di asset, provenienti dal MOBA in questione,  è stata ora rilasciata a tutti gli sviluppatori di Unreal Engine 4. Epic stima il costo della realizzazione di tali risorse – che includono 20 “personaggi di qualità AAA”, nonché le loro skin, animazioni, effetti visivi e dialoghi, fino ad arrivare ad asset ambientali – in oltre 12 milioni di dollari. Inutile dire che stiamo parlando di una cifra a dir poco sbalorditiva. E tutto questo è ora nelle mani degli sviluppatori in via del tutto gratuita grazie ad Unreal Engine Marketplace.

La morte di Paragon potrebbe dare vita ad altri progetti

In molti sostengono che il successo di Fortnite sia una causa della sconfitta definitiva del MOBA targato Epic Games.

La decisione di Epic Games sta a significare che gli sviluppatori di UE4 potranno ora mettere liberamente le mani su tali risorse, ed utlizzarle nei propri progetti. Oltre a ciò che è già stato reso disponibile, Epic distribuirà ancora altri asset di Paragon, la cui produzione è costata milioni di dollari, e che saranno rilasciati questa primavera e la prossima estate. Maggiori dettagli per tutti gli sviluppatori interesati sono disponibili a questo indirizzo.

Scendendo nel campo delle considerazioni personali, quella di Epic Games è una mossa decisamente insolita da vedere. Gli sviluppatori, di solito, raramente regalano i propri asset, anche nel caso di progetti mai pubblicati. Resta da vedere come i fortunati destinatari sceglieranno di utilizzare queste risorse. Probabilmente non vedremo i personaggi di Paragon balzare improvvisamente fuori in altri giochi che supportano l’Unreal Engine 4, ma il lavoro già svolto dal publisher degli Stati Uniti potrebbe avvantaggiare altri sviluppatori, in particolare i più giovani, che potranno imparare da esso.

Per quanto invece riguardaParagon. il titolo rimarrà giocabile per il momento. Tuttavia, Epic ha già disposto dei rimborsi per tutti coloro che avessero effettuato degli acquisti attraverso lo shop in game. I server Paragon saranno ufficialmente chiusi il prossimo 26 aprile.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.

This post was published on 19 Marzo 2018 18:41

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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