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Mai Shiranui non arriverà in Smash Bros Ultimate per via di (due) grossi “contenuti” non adatti ai bambini

Nel roster di Super Smash Bros. Ultimate sono stati aggiunti contenuti presi dalle serie del passato che hanno reso famosa SNK. Nelle ultime ore, ad esempio, è stato aggiunto come personaggio giocabile Terry Bogard, il protagonista di Fatal Fury, un palcoscenico a tema King of Fighters con annesso cameo di personaggi come Kyo Kusanagi e Iori Yagami e 50 nuovi brani musicali che hanno fatto da colonna sonora ai titoli dello studio giapponese.

Tuttavia, c’è un personaggio iconico creato da SNK che non farà mai la sua apparizione nel picchiaduro Nintendo per un motivo un po’ particolare. Stiamo parlando di Mai Shiranui, il ninja che ha debuttato nel 1992 in Fatal Fury 2. Nipote di Hanzo Shiranui, la ragazza presenta un design molto succinto, anzi, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che si tratta di uno dei personaggi più sexy della storia dei picchiaduro.

Be’, che c’è di male? Teoricamente niente, ma le sue curve e, soprattutto, il suo generoso seno non sono stati ritenuti adatti ai fruitori di Super Smash Bros. Ultimate, titolo che è giocato anche da bambini e ragazzini.

Mai Shiranui è davvero bella e sensuale. Per i creatori di Smash Bros lo è anche troppo, quindi difficilmente vedremo questo personaggio nato su Fatal Fury, storico titolo di SNK, nel picchiaduro Nintendo. Le sue curve sono esplosive, ma forse non includerla nel gioco è un po’ esagerato.

Smash Bros. è per bravi ragazzi

Durante la presentazione dei nuovi contenuti, il game director della serie Super Smash Bros. Masahiro Sakurai è stato molto schietto sull’assenza di Mai, dicendo che

Super Smash Bros. Ultimate è per bravi ragazzi e ragazze di tutte le età.

La community ha fatto subito 2+2 e ha interpretato quelle parole come una difesa ai sani principi della famiglia, visto che il design di Mai Shiranui non lascia spazio all’immaginazione. Il suo seno prosperoso potrebbe essere considerato un contenuto troppo spinto da inserire in un titolo pensato per le famiglie.

Questa è un’ipotesi, ma c’è anche chi pensa che le vere preoccupazioni da parte del team di sviluppo riguardino eventuali critiche che potrebbero piovere sul gioco in merito a questioni come la “sessualizzazione del corpo della donna” e cose simili, anche se, in verità, una critica del genere dovrebbe prendere in esame il fatto che Mia è un personaggio già esistente e non creato da zero per Smash Bros.

Non c’è dubbio che nel corso della storia, la visione del corpo femminile sia stata portata all’esasperazione da alcuni media, ma in questo caso si sta facendo azione preventiva in modo del tutto esagerato e fuori luogo. Così la pensano anche molti fan del gioco che non hanno perso tempo nell’esporre il loro dissenso per la decisione di non inserire Mai nel roster di Super Smash Bros. Ultimate.

Un’altra versione di Mai Shiranui, con un vestito da infermiera meno provocante di quello che porta di solito. Nonostante, sia possibile variare il suo design a piacimento, Mai Shiranui non verrà inserita in Super Smash Bros. Ultimate. Una scelta che ha scatenato l’ironia del web.

La reazione del web al “Mai affaire”

Twitter è ormai il luogo in cui le proprie manifestazioni di dissenso/approvazione vengono esposte con maggior frequenza. Un tweet può diventare virale in pochissimi minuti e possono nascere, in questo modo, vere e proprie campagne di sensibilizzazione. I fan di Super Smash Bros. Ultimate non si sono fatti pregare e hanno, con molta ironia, fatto presente a Sakurai che il mancato inserimento di Mai e, a maggior ragione, la motivazione che è stata fornita, non risultano del tutto convincenti.

La scia di meme è davvero infinita, tanti non perdono occasione per rigirare la cosa in modo sarcastico affermando che le persone carine e troppo sexy non hanno alcun tipo di diritto.

Grande disappunto anche da parte di chi ha giocato alla serie di picchiaduro Nintendo fin da piccolo e ora, da adulto, non può vedere un bel paio di… di quelle, insomma, a causa di questa scelta puritana.

C’è chi, inoltre, fa presente che nel roster di Super Smash ci sia già un personaggio femminile divenuto famoso ANCHE per la sua avvenenza: Bayonetta, la protagonista dell’omonimo videogioco.

Ipocrisia o paura di ripercussioni?

La scelta di non inserire un personaggio ritenuto troppo provocante, come abbiamo detto, può essere letta in vari modi: potrebbe trattarsi di vero e proprio pudore, di ipocrisia (considerando la presenza di Bayonetta nel roster) o di paura di eventuali ripercussioni sulle vendite in caso di aspre critiche da parte di qualche organizzazione contro l’oggettivazione della donna.

Noi non lo sappiamo e non ci permettiamo di giudicare una disposizione arrivata dal team che ha il dovere di pensare sempre e comunque al bene del proprio prodotto, ma non c’è dubbio che questa decisione è davvero peculiare. Tra l’altro, non pochi hanno anche suggerito una soluzione al problema: ridisegnare il personaggio in modo da renderlo adatto ai “bravi ragazzi e ragazze di tutte le età”.

Questo però significherebbe snaturare un personaggio concepito in un certo modo e riteniamo che potrebbe venire considerata come una discriminazione al contrario. Insomma, noi prendiamo atto, voi invece cosa ne pensate?

This post was published on 7 Novembre 2019 12:12

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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