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Italian Videogame Awards: tutti i premi assegnati

Ieri sera, presso il Teatro Dal Verme a Milano, si sono tenuti gli Italian Videogame Awards, una kermesse italiana con ospiti nazionali e internazionali, promossa da AESVI, l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani. Durante la cerimonia, che ha raccolto l’eredità del Drago d’Oro, sono stati assegnati vari premi divisi in categorie ai videogiochi migliori del 2017. Ci sono delle conferme rispetto a ciò che abbiamo visto durante i The Game Awards andati in scena a dicembre e anche alcune sorprese.

Molta attenzione è stata prestata ai premi assegnati ai videogiochi made in Italy che nel 2017 si sono fatti valere con titoli degni di nota e da premio Oscar, appunto. Ecco qui di seguito tutti i premi assegnati agli Italian Videogame Awards.

Italian Videogame Awards: tutti i premi

Game of the Year – The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Partiamo con il premio più importante della kermesse, il Game of the Year. Il premio per il gioco dell’anno 2017 è stato assegnato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma non sembra essere una sorpresa. Il videogioco uscito su Nintendo Switch ha raccolto tutti i favori sia di critica sia di pubblico. I premi assegnati a questo titolo dalla sua uscita a oggi sono tanti e meritatissimi.

Ha battuto la concorrenza di Assassin’s Creed: Origins, Horizon: Zero Dawn, Nier Automata, Persona 5, Resident Evil 7 e Super Mario Odyssey.

Miglior direzione artistica – Cuphead

L’indie game di Studio MDHR è un altro titolo che nel corso del 2017 ha ricevuto tantissime lodi. Sono stati due i punti fondamentali che lo hanno reso subito un punto di riferimento: la difficoltà e la direzione artistica. Proprio per quest’ultima caratteristica, Cuphead ha ricevuto l’Italian Game Award. Leggi la nostra recensione.

Il suo stile ispirato ai cartoni animati americani degli anni 30 ha colpito nel segno.

Miglior game design – Super Mario Odyssey

Super Mario Odyssey vince l’Italian Videogame Award per il miglior design. Il titolo esclusivo per Nintendo Switch ha fatto incetta di premi e non si è fatto attendere alla kermesse organizzata da AESVI. Coinvolgere Mario in un’avventura ambientata in un mondo aperto ha convinto critica e pubblico a premiarlo battendo la concorrenza proprio di Breath of the Wild, Horizon e Nier Automata. Leggi la nostra recensione.

Miglior narrativa – Prey

Qui forse c’è la prima sorpresa. Non perché Prey non abbia una gran bella narrativa, ma perché in Italia Prey non ha probabilmente convinto tutti anche a causa di una storia complessa e molto ambiziosa che tratta temi affascinanti ma non nel modo più semplice possibile.

Nonostante questa sua complessità che poteva rischiare di farlo diventare un gioco incompreso, Prey sbaraglia titoli del calibro di Hellblade, What Remains of Edith Finch e Wolfenstein 2: The New Colossus. Leggi la nostra recensione.

Miglior personaggio – Senua (Hellblade)

La protagonista di Hellblade: Senua’s Sacrifice, interpretata dall’attrice Melina Juergens, ha colpito tutti per l’incredibile forza d’animo che la spinge ad affrontare i suoi stessi demoni interiori per riportare in vita l’amore della sua vita, Dillion. Un titolo che in toto meriterebbe molteplici elogi, ma che trova in Senua la sua vera rappresentazione.

Le tematiche trattate sono un pugno nello stomaco, Hellblade ci dà modo di esplorare un argomento spinoso e più vicino a noi di quanto possiamo immaginare grazie anche alla splendida caratterizzazione di Senua. Leggi la nostra recensione.

Miglior gioco indie – What Remains of Edith Finch

Sbaragliando la concorrenza di Hellblade, Cuphead e Thimbleweed Park, il titolo di Giant Sparrow – creatore anche di The Unfinished Swan – vince il premio come miglior indie del 2017. What Remains of Edith Finch è un’epopea familiare che si basa su un destino mortale e senza scampo. Il videogioco ha vinto anche il premio per la miglior narrativa durante i The Game Awards.

L’indie più bello del 2017. Noi diciamo uno degli indie più belli in assoluto.

Premio per l’innovazione – PlayerUnknown’s Battlegrounds

Qui qualcuno storcerà un po’ il naso. PUBG, in effetti, non ha inventato nulla, ma possiamo interpretare questo premio come un riconoscimento per il suo essere un punto di riferimento del genere del battle royale. I numeri non mentono, PUBG è attualmente uno dei titoli più giocati in assoluto.

Miglior gioco italiano – Mario + Rabbids Kingdom Battle

Un videogioco di ruolo con combattimenti a turni sviluppato da Ubisoft Milano. Il titolo fonde due serie, Mario e Rabbids creando un prodotto originale e divertente.

Last Day of June e forma.8 si sono dovuti arrendere di fronte al titolo uscito in esclusiva su Switch.

Game Beyond Entertainment – Last Day of June

Questo premio viene assegnato al videogioco che ha saputo trasmettere molto più del suo carattere meramente ludico, è un premio che viene assegnato al videogioco che ha saputo andare oltre.

Last Day of June è un titolo italiano sviluppato da Ovosonico, la software house fondata da Massimo Guarini. Non un semplice videogioco, Last Day of June è la prova che regalare emozioni con i videogame è possibile, la prova che videogiochi e arte sono sullo stesso piano. Last Day of June racconta l’amore come pochi altri media hanno saputo fare.

Italian Videogame Awards: altri premi assegnati

  • Miglior audio – Nier Automata
  • Miglior gioco per famiglie – Mario + Rabbids Kingdom Battle
  • Miglior gioco mobile – Monument Valley 2
  • Miglior evolving game – Gta Online
  • Radio 105 eSports Game of the Year – Tom Clancy’s Rainbox Six Siege
  • Miglior gioco italiano al debutto – Downward
  • People’s Choice – Horizon: Zero Dawn

This post was published on 15 Marzo 2018 13:18

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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