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“Call of Duty: Black Ops 4 sarà il più supportato della serie” e altre barzellette

Nell’attuale era dei videogiochi come servizio, prevalentemente multiplayer, l’acquisto di season pass e altri contenuti aggiuntivi è spesso obbligatorio per continuare a godere di un titolo sul lungo periodo. Conseguentemente, la spesa del giocatore su un singolo videogioco è cresciuta scensibilmente. Dopo aver speso 70 euro di gioco base e altri 50 di season pass su, “ad esempio”, Call of Duty: Black Ops 4, un giocatore si aspetta lecitamente di avere continui aggiornamenti per un periodo più lungo di un anno. Pare non sarà così.

Treyarch rilascia l’ultimo pacchetto Operazioni di Black Ops 4

Proprio così: sebbene il quarto episodio della sotto-serie Black Ops avrebbe dovuto essere “il titolo più supportato della serie“, a nemmeno un anno dall’uscita arriva l’annuncio che il contenuto aggiuntivo denominato Dark Divide sarà l’ultimo pacchetto Operazioni. Disponibile da ieri per PlayStation 4 e in arrivo presto su PC e Xbox One, Dark Divide contiene la nuova modalità di gioco temporanea Heavy Metal Heroes, una nuova modalità Zombie, e alcune nuove armi (disponibili però solo tramite loot box). Bello, ma non abbastanza da far dimenticare ai fan (e ai loro portafogli) che Treyarch aveva promesso di “essere impegnata a supportare la community di Black Ops sul lungo periodo”, sottinteso come anni e anni di contenuti aggiuntivi (testimone il blog ufficiale).

 

Il trailer di lancio di Dark Divide, rilasciato ieri

 

La ragione dietro questo avvenimento è organizzativa: dal 2012, gli studi Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer si alternano annualmente per rilasciare un nuovo Call of Duty. Tuttavia, come riporta Kotaku in una news della scorsa primavera, il publisher Activision Blizzard ha tolto dai giochi Sledgehammer e assegnato a Treyarch la creazione di un nuovo Call of Duty per il 2020, che doveva essere una nuova sotto-serie di Call of Duty ambientata nella Guerra Fredda e che invece diventerà Black Ops 5 (ma sempre ambientata nello stesso periodo storico). Si rompe dunque il ciclo triennale, così come si rompe qualcos’altro per i fan, piuttosto adirati tra Twitter e Reddit. Un popolare fan-account di Twitter ricorda inoltre come Activision abbia annunciato che “Call of Duty: Modern Warfare [il Call of Duty di quest’anno prodotto da Infinity Ward, ndr] sarà il titolo con il supporto più longevo della serie” – lasciamo a voi i commenti.

Per par condicio, occorre sottolineare che Treyarch non ha ufficialmente dichiarato che con l’ultima Operazione si interromperà il supporto a Black Ops 4, e che quindi potrebbe ancora ricevere aggiornamenti. Tuttavia, tutti i contenuti rilasciati sino ad ora erano anch’essi denominati Operazioni e Dark Divide sarà ufficialmente l’ultima, pertanto (a meno che non cambi il format) è lecito attendersi che Treyarch abbandonerà Black Ops 4 in favore di Black Ops 5.

Non tutti i prodotti servizi sono uguali

 


Destiny 2 promette di essere l’eccezione alla regola

 

Sebbene sia facile scagliarsi nella solita polemica del “i videogiochi erano meglio una volta”, ci sono anche esempi di giochi come servizio il cui supporto è effettivamente longevo. Prendiamo il caso di Bungie, separatasi da Activision Blizzard (sì, la stessa di Call of Duty) dopo un lungo periodo di disappunto dei giocatori verso il modello di business e il carente supporto ricevuto su Destiny 2. Dopo la separazione, l’azienda sta riacquistando la fiducia degli utenti grazie a molti più contenuti stagionali di qualità e minori micro-transazioni, ed prossima al rilascio della più grande espansione realizzata – Ombre dal Profondo, in dirittura d’arrivo il primo ottobre. Destiny 2 è già fuori da due anni, e stando a quanto comunicato in un video blog della scorsa settimana, Bundie ha intenzione di continuare a supportare Destiny 2 almeno fino al 2022, estendendo la durata del supporto a un totale di cinque anni (il primo Destiny ha chiuso il suo ciclo alla fine del terzo anno).

Sempre parlando di titoli supportati a lungo, Dying Light 2 di Techland promette di essere supportato per almeno 4 anni, come riportato in un’intervista di Prankster 101, così come è stato per il primo Dying Light, che alla stessa distanza di tempo riceve ancora DLC.

This post was published on 24 Settembre 2019 19:23

Giorgio Crosali

Faccio cose, vedo luoghi, incontro gente, scrivo robe.

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