Lo smartphone è diventato un oggetto pressoché onnipresente nelle nostre vite grazie alle sue mille caratteristiche e alla sua versatilità imbattibile. Se abbiamo bisogno di una foto c’è lo smartphone, se abbiamo bisogno di musica e non abbiamo pretese da audiofili possiamo affidarci allo smartphone e ad un paio di cuffie, se vogliamo giocare a qualcosa mentre espletiamo bisogni fisici abbiamo sempre il nostro fido smartphone con le nostre applicazioni del caso pronte a darci manforte.
Nel mercato dei telefoni cellulari sono due gli ecosistemi che sono riuscit ia sopravvivere al corso degli anni: Android, sviluppato da Google, e iOS, sviluppato da Apple. Oggi andiamo a parlare di alcune funzioni estremamente importanti che sono state aggiunte nell’ultima versione di Android e che potrebbero aiutare moltissimo un ulteriore sviluppo del settore videogiochi mobile aiutando molti più giocatori a divertirsi con i titoli più esosi tecnicamente.
Parliamo di librerie grafiche e di traduttori di codice, parliamo di API, di CPU e di GPU, parliamo di un progetto che ha dalla sua una decina di anni di vita e che potrebbe davvero fare la differenza nel mondo degli smartphone grazie ad un potenziale notevole e alla totale assenza di concorrenti sul mercato.
Una delle novità più interessanti di tutto Android 10 è l’implementazione della versione potenziata di quella funzione chiamata ANGLE, acronimo che sta per almost native graphics layer engine. Angle tecnicamente era già presente da un po’ sulle piattaforme android ma veniva usato principalmente per semplificare il rendering degli elementi grafici dei programmi; a partire da Android 10, con il nuovo aggiornamento, tale funzione potrà anche essere usata per un mercato molto più avido di potenza di calcolo da questo punto di vista: quello dei videogiochi.
Vediamo di capire insieme di cosa stiamo parlando.
ANGLE è una di quelle cose che è difficile da notare se tutto va per il verso giusto ed ha la caratteristica piuttosto curiosa di migliorare decisamente le prestazioni dei videogiochi sugli smartphone android. Per farlo fa una cosa piuttosto curiosa, ovvero utilizza la le API native della GPU del telefono per far girare le istruzioni grafiche (volendo semplificare al massimo la questione) altrimenti pensate per schede video di potenza maggiore (quelle dei peresonal computer).
Il progetto ANGLE ha sulle spalle quasi dieci anni di vita ed è portato avanti da Chronos Group come un progetto Open Source il cui compito è convertire il codice di applicazioni e giochi OpenGL in codice Vulkan, il più recente tipo di libreria in ambito grafico. Vulkan sta pian piano prendendo piede nel mondo PC grazie anche al supporto di software house come ID e promette di diventare il nuovo standard relativo alla grafica nel mondo dei videogiochi grazie ad una serie di caratteristiche che lo rendono più performante rispetto alla concorrenza.
Le librerie come OpenGL ES 2.0 e 3.0 (due versioni mobile del progetto OpenGL), o OpenGL, OpenGL ES, Direct3D 9 e Direct3D 11 sono quelle generalmente più usante nel mondo dello sviluppo videoludico per inserire oggetti bidimensionali e tridimensionali all’interno di un applicazione e hanno uno svantaggio ben preciso: non sono compatibili tra loro; a risolvere questo problema penserà ANGLE.
ANGLE, come progetto legato alla piattaforma Chrome , permetterà agli utenti di qualsiasi piattaforma con sopra il nuovo android di eseguire le sopracitate API traducendole direttamente in Vulkan con tanto di supporto per tutti gli shader (algoritmi usati per la grafica tridimensionale) che verranno introdotti con l’arrivo di OpenGL ES 3.1. ANGLE permetterà a molti sviluppatori di convertire con rapidità i propri lavori adattandoli alle libreria grafiche più moderne con sforzi molto minori rispetto al passato.
La parte davvero interessante delle funzionalità di ANGLE arriva proprio ora: i telefoni dotati di sistemi operativi Android pari o superiori all’8.0 (Android Oreo) hanno supporto nativo per le libreria Vulkan e possono far girare videogiochi bidimensionali o tridimensionali realizzati con tale sistema usando l’accellerazione hardware (più veloce rispetto l’accellerazione software che finisce per pesare direttamente sulla CPU). Al momento è comunque possibile eseguire programmi che hanno bisogno di OpenGL ES ma se la GPU del proprio smartphone non supporta nativamente la libreria si andranno incontro a numerosi problemi grafici come bug o rallentamenti: questo problema con ANGLE finirà per scomparire.
Con l’arrivo di Android 10 ANGLE arriverà ufficialmente all’interno dei telefoni cellulari e permetterà agli sviluppatori potranno abilitare il supporto a tale tipo di librerie all’interno del loro videogioco, alleggerendone il peso sull’hardware. Questo ovviamente non vale per qualsiasi titolo ma apre un mondo intero sulle conversioni ed i porting possibili per la nuova piattaforme.
Al momento chiunque abbia a disposizione la beta release del nuovo sistema operativo di Google può provare ad abilitare le librerie ANGLE per varie applicazioni. Per farlo è necessario abilitare la modalità sviluppare e cercare poi l’opzione apposita, stando ben attenti a non abilitare l’utilizzo di tali librerie su tutte quante le applicazioni dell’interfaccia disponibili onde evitare il crash del telefono cellulare.
ANGLE ha tutto il potenziale per cambiare il futuro del gaming su telefono perché abbassa di molto il prezzo da affrontare per entrare in questo settore del gaming. Grazie alle caratteristiche tecniche della libreria si potrà giocare a pressoché qualsiasi cosa supporti le libreria senza aver bisogno di una CPU e di una GPU di grande potenza: basterà semplicemente installare il titolo dal Play Store e sperare che questo sia in grado di supportare questa piccola rivoluzione.
Gli sviluppatori potranno aspirare ad un pubblico più grande semplicemente supportando le librerie all’interno del loro sviluppo; sarà possibile creare un gioco utilizzando le librerie OpenGL ES 3.0 per ottenere il massimo rendimento grafico possibile e farlo girare su di un telefono dalle modeste prestazioni grazie alla traduzione delle librerie in Vulkan 2.0 effettuate dalla macchina. Al momento il progetto è a buon punto e vedrà finalmente la luce sulla release della decima versione di Android; probabilmente, prima di avere una traduzione delle API di qualità senza problemi sarà necessario avere a che fare con numerose correzioni e con numerosi update ma la strada percorsa è veramente quella giusta.
Per poter giocare in modo competitivo su smartphone non sarà più necessario spendere centinaia e centinaia di euro in telefoni cellulari competitivi o di cambiare telefono ogni sei mesi; basterà semplicemente fare attenzione alle librerie supportate e sperare nella carità degli sviluppatori. o, con funzoini come queste, potrebbe cambiare positivamente il futuro del gaming aumentando ancora di più il range di persone interessate ai prodotti appartenenti a tale categoria!
This post was published on 11 Settembre 2019 14:44
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