Yakuza+7%3A+la+serie+%C3%A8+pronta+a+cambiare+pelle%26%238230%3B+e+i+giocatori%3F
player
/news/403206-yakuza-7-la-serie-e-pronta-a-cambiare-pelle-e-i-giocatori.html/amp/
News

Yakuza 7: la serie è pronta a cambiare pelle… e i giocatori?

Dopo aver messo il punto alla storyline di Kazuma Kiryu, la serie Yakuza non si ferma ed è già pronta ad accogliere un nuovo protagonista, Ichiban Kasuga, in un settimo capitolo che ha già iniziato a far parlare di sé in modo molto rumoroso.

La serie Yakuza cambia pelle, infatti, ciò che a molti sembrava uno scherzo è realtà: il combat system non prevederà più combattimenti in tempo reale, in pieno stile picchiaduro, ma si tramuterà in qualcosa di molto diverso, un j-rpg a turni. Non è raro in questa generazione vedere saghe famose aver trovato nuove collocazioni, basti pensare a God of War e Assassin’s Creed che da action puri si sono trasformati in action-rpg, mantenendo però un combat system in tempo reale.

Con Yakuza 7, invece, assistiamo a un cambiamento più radicale. La serie diventa ancor più nipponica abbracciando uno stile di combattimento molto amato dai giapponesi e, nel resto del mondo, dagli amanti del genere dei j-rpg. Ma siamo sicuri che Yakuza ne avesse bisogno? I giocatori sono pronti ad accettare questa sua nuova natura?

All’inizio, a tutti, questa schermata è sembrata uno scherzo, un pesce d’aprile anticipato.

Un po’ dura da digerire (all’inizio)

Io stesso, quando ho letto la notizia, sono rimasto un po’ inebetito (era pur sempre mattina presto). Ho iniziato a fissare il muro e a camminare per la stanza sommerso da mille pensieri. Poi mi sono collegato a Facebook e ho scritto il seguente post:

Un commento a caldo che proviene dal mio background videoludico che si può spiegare in pochissime parole: a me i j-rpg non sono mai piaciuti. E cosa, tra le tante, non mi ha mai convinto di questo genere? I combattimenti a turni. Sono fan della serie di Yakuza e quando ho letto di questa modifica al combat system mi sono leggermente risentito perché è subentrata la paura, la paura di dover abbandonare una serie che tanto amo.

Per me, è come se un action diventasse uno strategico (altro genere che non sopporto), quindi capite bene che sono rimasto turbato da questo cambio di rotta che non mi sarei mai aspettato.

Yakuza 7: ragionandoci su…

Questo è ciò che è successo all’inizio, poi sono passati i giorni e ci ho ragionato meglio. La domanda che mi sono posto è stata: “Perché partire così prevenuti?”, già, perché noi dell’impianto ludico di Yakuza 7 non abbiamo visto praticamente nulla e prendere una posizione così netta per partito preso non è mai una scelta saggia.

Non sappiamo molte cose, non abbiamo tutti i dati per dare giudizi così affrettati. In primo luogo, non sappiamo come questi combattimenti a turni verranno reinterpretati, sarebbe sciocco pensare a Yakuza che diventa un Final Fantasy (vecchio stampo) o un capitolo di Persona. Chi compie una scelta così “estrema” non lo fa per far disinnamorare i fan del proprio prodotto, piuttosto cerca di allargare il bacino di utenza portando dalla propria parte coloro che non sono mai stati attratti dall’offerta proposta in precedenza, ma senza tradire i vecchi fan.

Ichiban Kasuga, il nuovo protagonista che prenderà il posto del Drago di Dojima, Kazuma Kiryu.

Potrebbe sembrare un paradosso: se non vuoi tradire i fan, non cambi nulla. Non è del tutto vero. Già con Judgment (leggete la nostra recensione) si è visto un tentativo di offrire al giocatore un pacchetto più completo, diverso dal solito con l’inserimento di meccaniche investigative che sono andate a rifinire e perfezionare una formula collaudata. In questo caso, però, parliamo del primo capitolo di un’eventuale nuova serie, quindi non pronta fin da subito a un taglio netto col passato. Judgment si poggia comunque sulle forti convinzioni della serie Yakuza per non rischiare il tonfo.

Nel caso di Yakuza 7, invece, il cambiamento deve raggiungere orizzonti più lontani perché dopo sei capitoli canonici non può bastare inserire una dinamica di gioco che, nel complesso, non cambia davvero nulla. In tutti questi anni, abbiamo dato molta fiducia al team di sviluppo e penso sia sacrosanto dargliene ancora, anche se questo non significa assolutamente non aver diritto di critica…

… criticare sì, offendere no

Molti fan sono andati oltre il diritto di critica, apostrofando Toshihiro Nagoshi, game director della serie Yakuza, con epiteti poco carini e scadendo in offese personali. Nagoshi non si è scomposto e ha affermato che si aspettava le dure critiche dei fan, comprese le offese, comprendendole in fondo, giudicandole come un atto d’amore.

Ha tenuto poi a precisare che il cambiamento del combat system non vuole minimamente allontanare i fan di vecchia data, ma dare loro nuove opportunità di amare la serie. I combattimenti sono stati oggetto di attente analisi da parte del suo staff e non dovrebbero scontentare alcuno, hardcore e meno avvezzi al j-rpg.

Da persona che ha sentito un po’ di delusione all’inizio, dico che è doveroso aspettare il 16 gennaio 2020, data di uscita del gioco, per dare un giudizio definitivo, realistico, oggettivo e basato su fatti concreti. Il gioco poi potrà non piacere e allora si avrà diritto di critica… di critica, non di offesa.

This post was published on 3 Settembre 2019 11:31

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

Pubblicato da

Recent Posts

Il vincitore di “Gioco di ruolo dell’anno” a Lucca Comics & Games 2024 è già in sconto su Amazon

Siete appassionati di GDR cartacei? A Lucca Comics & Games 2024 è stato eletto il…

Perché da oggi devi fare massima attenzione a chi mandi note vocali su Whatsapp

I messaggi vocali di Whatsapp non sono affatto così sicuri e innocui come credi, anzi:…

Phantom Blade Zero provato al Tokyo Game Show | L’alba del kungfupunk

Alla fiera giapponese abbiamo provato con mano l'attesissimo soulslike di S-GAME, che punta a divenire…

Pokémon colpisce ancora: 10 milioni di download in 48 ore su Android e iOS

Un altro enorme traguardo per Pokémon: la nuova app dedicata ai mostriciattoli tascabili ha raggiunto…

Windows 11 24H2 non arriverà su tutti i PC: i motivi per cui potresti non riceverlo

Se hai una delle macchine che ormai sono state categorizzate come problematiche potresti non ricevere…

Buoni fruttiferi, Poste cambia tutto per quelli da 4 anni: la novità per il 2025

Per i buoni fruttiferi arrivano delle novità molto importanti da parte di Poste Italiane in…