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Valve sta per tornare in azione

Diciamolo subito a chiare lettere: Half-Life 3 confirmed è una frase tanto ricorrente quanto frustrante. Nonostante l’enorme potenziale del parco titoli di Valve, oramai in molti hanno perso le speranze di vedere nuove main entry nei loro franchise preferiti. Tuttavia, sembra proprio che qualcosa si stia muovendo. Dopo le recenti voci in merito ad una probabile acquisizione da parte di Microsoft, seccamente smentite da parte dei massimi dirigenti Valve, è Gabe Newell a prendere la parola. In una recente intervista, Gaben ha infatti dichiarato che la sua società sta per tornare a fare ciò che le riesce meglio: realizzare videogiochi.

Valve ha diversi giochi in cantiere

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È bene fare un’importante premessa: Gabe Newell non ha assolutamente parlato di Half-Life 3. Il gioco è e continuerà ad essere uno dei più grandi sogni proibiti dei videogiocatori di mezzo mondo. Tuttavia, come potrete constatare, il massimo dirigente ha però affermato che qualcosa bolle in pentola. Il post sulla pagina Facebook di Valve ha interrotto un silenzio durato anni, e non molto diverso da quello di Cyberpunk 2077, e l’ha fatto con un’affermazione tanto semplice quanto entusiasmante: “stiamo ancora realizzando giochi“. È bastato questo per mandare in visibilio i fan dei giochi Valve, anche se ancora non è dato sapere su quali titoli sia a lavoro il colosso americano.

In una recente intervista rilasciata a PC Gamer, Gabe Newell si è soffermato su Artifact, il card game ispirato a Dota, che sarà il primo di una serie di nuovi videogame targati Valve.

“Artifact è il primo di molti giochi che arriveranno dalla nostra azienda. Quindi è una buona notizia. Evviva! Valve inizierà a spedire di nuovo i giochi.”

Una gelosia positiva nei confronti di Nintendo

Cosa ha in serbo per noi il mai troppo celebrato Gaben?

Nonostante Half-Life 3 non sia stato menzionato in alcun modo, Gaben ha parlato dei vantaggi derivanti dallo sviluppare software ed hardware allo stesso tempo. Sotto questo aspetto, Valve ha da sempre imparato dall’approccio di Nintendo, che ha da sempre visto videogiochi e console come le due facce della stessa medaglia. Gabe Newell ha inoltre aggiunto di aver sempre provato una sorta di gelosia nei confronti della grande N.

“Oggi non ne parleremo, ma una cosa di una certa importanza, la nuova freccia che abbiamo nella nostra faretra, in realtà, è rappresentata dalla nostra capacità di sviluppare hardware e software contemporaneamente. Siamo sempre stati un po ‘gelosi di aziende come Nintendo. Quando Miyamoto è seduto e pensa alla prossima versione di Zelda o di Mario, sta pensando a come sarà il controller, a che tipo di grafica e che altre funzionalità potranno avere. Può introdurre nuove funzionalità come l’input del movimento perché controlla entrambe le cose, sia hardware che software.

E può rendere l’hardware il più bello possibile perché sta progettando allo stesso tempo il software che ne trarrà davvero vantaggio. Quindi questo è qualcosa di cui siamo stati gelosi, e questo è qualcosa di cui, di conseguenza, vedrete i vantaggi che ne abbiamo tratto.”

Hardware e Software: due facce della stessa medaglia

La società è stata direttamente coinvolta nello sviluppo di HTC Vive.

È altamente probabile che Gabe Newell facesse riferimento, in egual misura, sia alle Steam Machine che al visore per la realtà virtuale HTC Vive. Valve è stata pienamente coinvolta nella progettazione di questi due hardware, nati proprio in funzione di Steam, la celebre piattaforma online. Nonostante nessuno dei due si sia imposto come best seller, è molto probabile che Valve abbia acquisito nuove esperienze per le sue prossime mosse.

Il prossimo gioco Valve, tornando a noi, sarà Artifact, un gioco di carte collezionabili free-to-play che, stando a quanto riportato dalla società americana, non avrà alcuna meccanica pay to win.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.

This post was published on 9 Marzo 2018 12:30

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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