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Cinque videogiochi scomparsi dai radar

Come videogiocatori siamo tutti sulla stessa barca: quando un videogioco ci piace moltissimo non facciamo altro che cercare sull’internet informazioni, date d’uscita, interviste, e qualsiasi spiraglio di luce sui retroscena dello sviluppo. Come purtroppo spessissimo accade lo sviluppo dei videogiochi non procede sempre per il giusto verso e ogni tanto qualcosa va più che storto, con titoli che si perdono nel cosi detto developement hell e altri titoli che invece non si fanno davvero più sentire, peggio di quella ragazza o di quel ragazzo di cui tutti in un momento specifico della nostra vita ci siamo innamorati.

Cosa c’è di meglio che andare a vedere quanti bei titoli ci siamo persi per strada? Cosa c’è di meglio nel sapere che il nostro gioco dei sogni è ancora bloccato in un limbo fatto di finanziamenti che non arrivano, sviluppatori dirottati su chissà quali progetti e su date di rilascio che non vedranno mai la luce?

Vediamo insieme quali sono dieci videogiochi completamente scomparsi dai radar dell’informazione videoludica che meriterebbero qualche annuncio in più!

Beyond Good And Evil 2

Iniziamo col botto parlando di uno dei seguiti più attesi della storia dei videogiochi: Beyond Good And Evil 2.

Il titolo in questione è il seguito di una hidden gem della sesta generazione videoludica, un titolo che non ha avuto un grandissimo appeal commerciale ma che porta con se un nome piuttosto importante: Michel Ancel, conosciuto anche come l’uomo dietro la figura di Rayman. Beyond Good And Evil, come pietra fondatrice di una trilogia, vide il suo seguito inizialmente annunciato nel corso del 2008 e solo dopo anni e anni di rumours e di silenzi stampa qualcosa se ne uscì fuori.

Durante l’E3 del 2019 infatti Ubisoft presentò al pubblico un trailer in CGI annunciando ufficialemente il gioco, mostrando personaggi, ambientazione, un pizzico di narrativa ma lasciando anche intuire l’enorme ambizione che trapela da ogni meccanica suggerita. Al giorno d’oggi Beyond Good & Evil con i suoi pianeti infiniti, la sua interazione con il giocatore e con la community, da semplicemente l’idea di essere un titolo dalle idee troppo avanzate per questa generazione.

Tale opinione è plausibilmente condivisa dalla software house stessa, ancora restia a rialsciare qualsiasi genere di informazione sul titolo in questione.

L’ultimo filmato mostrato riguardante il gioco risale al The Games Awards 2018 e mostra qualche scampolo di gameplay del titolo, ora una specie di action in terza persona con derive open world di incredibile respiro.

Ovviamente questo filmato sottolinea ancora di più l’altezza dell’asticella a cui il titolo vuole puntare.

Riuscirà Beyond Good And Evil 2 ad uscire fuori dopo undici anni di sviluppo?

Tekken X Street Fighter

Tutti gli appassionati di picchiaduro avranno sicuramente strabuzzato gli occhi dalla gioia davanti all’arrivo di Street Fighter X Tekken durante il 2012.

Il titolo è considerabile come uno dei più importanti videogiochi picchiaduro cross-over delle nuove generazioni, portando per la prima volta i personaggi di Tekken al di fuori dei videogiochi Namco e riscrvendoli secondo le regole ludiche tipiche del mondo di Street Fighter; il titolo fu un successo di critica e segno buoni risultati per il mondo dei picchiaduro lasciando il terreno pronto per un seguito rovesciato come concept; il pubblico aspettava soltanto l’arrivo dei personaggi di Street Fighter all’interno del mondo di Tekken.

Ad oggi, nel 2019, l’unica cosa che sappiamo di Tekken X Street Fighter è che il titolo è stato completato al 30% ed è stato poi messo da parte perché il successo di Street Fighter V e Tekken 7 ha completamente oscuro l’arrivo di un nuovo titolo.

In un intervista realizzata da VGC lo sviluppatore giapponesere Katsuhiro Harada (e producer di Tekken 7) ha raccontato i retroscena dietro lo stop dello sviluppo del titolo senza però nascondere che sarebbe il primo a voler vedere il progetto realizzato.

“Si, sono emotivamente pronto per raccontarlo. Io vorrei ancora rilasciate Tekken X Street Fighter ma credo che le cose siano davvero cambiate rispetto il 2012. Se volessi rilasciare il titolo ora dovrei tornare a parlare con Capcom ed ho capura che l’azienda al momento potrebbe dirmi di no. Ero entusiasta di vedere in che modo Bandai Namco avrebbe potuto convertire in tre dimensioni i personaggi bidimensionali di Street Fighter e The King Of Fighters (parlando di Akuma e Geese, entrambi in Tekken 7 NDR) e così è stato. Visivamente la cosa è stata meravigliosa ma dal punto di vista logico imprenditoriale c’è il rischio, stavolta, di darsi la zappa sui piedi.”

Il successo di Tekken 7 ha rallentato e quasi stoppato lo sviluppo del titolo perché si è mangiato l’eventuale posto che nel mercato Tekken X Street Fighter sarebbe dovuto andare ad occupare.

“Quando eravamo pronti a progredire con il progetto Capcom ha tirato fuori Street Fighter V e noi abbiamo pubblicato Tekken 7. Per la critica ed il pubblico questi picchiaduro sono entrambi tra i migliori picchiaduro di sempre ed hanno avuto un successo roboante per il genere. Avrebbe avuto senso, in questo preciso periodo storico, andare a competere con questi due titoli enormi?
Avremmo rischiato una divisione della community e dal punto di vista del marketing c’erano molte considerazioni da fare. Per questo motivo abbiamo rinviato il nostro lavorare sul gioco”

Ushiro

Ushiro è un videogioco di Level 5 (Professor Layton, Inazuma Eleven e così via) inizialmente annunciato per PSP (!!!) nel 2008 che però non vide mai la luce. Durante lo scorso anno la software house giapponese affermò che il gioco era ancora vivo e che sarebbe uscito per Nintendo Switch, riaccendendo una fiamma della speranza che da molto tempo avevva bisogno di essere alimentata.

Purtroppo da quel momento nessun altra informazione fu rilasciata su Ushiro e questo ha chiaramente fatto arrabbiare e indispettire qualcuno. Queste emozioni sono state probabilmente quelle che ha provato lo youtuber Reto-Chan quando ha intervistato l’head developer del progetto.

Domanda: Seriamente, a che punto è lo sviluppo di Ushiro?

Sviluppatore Capo M: “La prego di fare questa domanda al presidente Hino. Egli ha dichiarato ad un settimanale che parla di videogiochi che il titolo sarebbe dovuto arrivare su Nintendo Switch ma i dettagli dietro tale progetto li sa soltanto lui stesso, quindi non ho altre informazioni in merito.

Domanda: Come mai lo sviluppo del titolo è ritardato così tanto nel corso degli anni?

Sviluppatore Capo M: “Non siamo ancora riusciti ad esorcizzare questo demone. Uno dei motivi per cui Ushiro ci ha messo così tanto è perché sono accadute davvero molte cose nel frattempo, cose con persone che sono riuscite a diventare materiale da prima pagina su Yahoo News per intenderci…

Domanda: Sta quindi continuando lo sviluppo di Ushiro?

Sviluppatore Capo M: Ho sentito dire che ci sono alcuni giovani creativi che hanno menzionato il loro voler continuare lo sviluppo di Ushiro ed io, come sviluppatore a capo del progetto vorrei appoggiarli quanto più possibile ma per farlo ho bisogno di sistemare moltissime cose prima.

La situazione sembra estremamente confusa e davvero poco rassicurante: criminalità giapponese, presidenti che fanno i misteriosi e capi progetto che non conoscono chi è al di sotto di loro non danno buone speranze per il titolo horror di Level 5.

Deep Down

Qualcuno si ricorda di Deep Down?

Deep Down è stato uno dei primi titoli presentati per Playstation 4 e al giorno d’oggi ancora non possiede una release di qualche tipo. Il titolo sarebbe stato un videogioco multigiocatore incentrato sull’esplorazione di dungeon con fino a quattro iocatori contemporaneamente su schermo, prendendo il paradigma di Dark Souls e alleggerendone leggermente la difficoltà. La trama di Deep Down vede un gruppo di persone capaci di tornare indietro nel tempo toccato speciali oggetti esplorare il medioevo boemo alla ricerca di armi e tesori. Il titolo, con un setting fantasy medioevale avrebbe dato al giocatore dungeon generati proceduralmente permettendo al giocatore di sbizzarrirsi equipaggiandosi con armi, spade, picche, scudi e qaunt’altro.

Il titolo fu annunciato per la prima volta a Febbraio 2013 insieme a Playstation 4 e portava il rassicurante nome di Yoshinori Ono (producer di Street Fighter) sopra. Il titolo sarebbe stato uno dei primi videogiochi ad utilizzare il pantha rhei game engine, un motore grafico specificatamente progetto per Playstation al fine di rimpiazzare l’ormai superato MT Framework. Il titolo fu markettato da Yoshinori Ono come di un titolo free to play e sarebbe dovuto uscire nel 2014, in seguito ad una beta pubblica.

Come prevedibile siamo oltre la metà del 2019 e ancora si è scoperto niente sulla natura del titolo.

Durante i primi mesi del 2015 Kazunori Sugiura affermò in un intervista che il titolo era stato ampliato e potenziato in seguito al successo ottenuto mediatamente dal primo reveal del titolo. A giugno 2018 Capcom ha nuovamente esteso il marchio Deep Down per altri anni senza rilasciare alcuna altra informazione sul titolo.

Cosa è successo a Deep Down non ci è dato saperlo, l’unica cosa che sappiamo per certo è che il pantha rhei game engine non ha decisamente avuto il successo che Capcom prevedeva visto che l’azienda stessa ha iniziato ad utilizzare con grande successo per i suoi titoli il RE Engine sviluppato per il settimo capitolo di Resident Evil.

Star Citizen

Passiamo ora al pezzo forte e a quell che rischia di essere il videogioco fuori dai radar più costoso della storia.

Star Citizen è un progetto mastodontico capitanato da Chris Roberts e dalla sua Cloud Imperium Games che ha accumulato attraverso un complesso kickstarter fondi per duecento milioni di dollari a fine 2018. Il game designer responsabile per quella perla di Wing Commander durante il 2019 è riuscito a racimolare questa cifra spaventosa vendendo navi e altri oggetti in-game per migliaia e migliaia di dollari.

Il titolo è stato finora in sviluppo per sette lunghi anni e non ha ancora visto una release soddisfacente; esistono diverse alpha del gioco che ne consegnano una versione giocabile ancora estremamente lontana da quelle che sono le promesse dl gioco finale.

In un report realizzato da Forbes durante l’ultimo anno è stato scoperto che degli oltre 288 milioni di dollari ottenuti attraverso il crowdfunding ed il finanziamento da parte di privati, alla fine del 2017 ne rimasero solo 14 con un titolo ancora particolarmente lontano dalla conclusione. Questo periodo di sviluppo estremamente lungo e tortuoso è anche dovuto alla volntà di Cloud Imperium Games di continuare a sostenersi attraverso la vendita di oggetti in-game, oggetti che necessitano di una demo su cui girare.

Purtroppo per loro sembra che questa strategia abbia smesso di funzionare con la maggioranza dei giocatori perchè il numero di rimborsi effettuati dalla software house è aumentato vertiginosamente nel corso degli anni arrivando ad ammontare a qualche centinaio di migliaio di dollari. A questo è anche necessario aggiungere un grande numero di polemiche provenienti da quella che sembra essere una delle pipeline di lavoro più lente e astruse della recente storia del medium, con un Chris Roberts in grado di mettere bocca pressoché dovunque.

Alcune testimonianze al riguardo sono quelle di alcuni dipendenti di Voidalpha che dichiarano di avere in Roberts un capo burbero e difficilmente accontentabile: per mettere insieme gli effetti particellari per gli scudi della navi da battaglia, lo studio ci avrebbe messo diversi mesi unicamente a causa dei continui cambi di idea di Roberts stesso.

Una storia simile è stata portata avanti anche dal lead character artist David Jannison che spiegò come Roberts gli fece ricominciare da capo per diciassette mesi il character design per cinque differenti personaggi a causa delle pretese del direttore del progetto.

“Tutte le decisioni all’inetrno della pipeline di lavoro per la creazione di personaggi vengono prese da Roberts e tale problema si ripercuote su praticamente ogni tipo di decisione sullo sviluppo del titolo. Chris Roberts è come un dittatore”.

Che fine farà Star Citizen?
Al momento non ne abbiamo idea ma le probabilità che il titolo si riveli essere il vaporware più costoso della storia esistono e sono anche piuttosto tangibili. Una beta di Squadron 42 è attesa per il 2020 ma continuano a mancare le informazioni e la comunicazione in merito a tale progetto. Non c’è davvero nulla di cui star tranquilli se si vuole navigare nello spazio.

 

This post was published on 25 Agosto 2019 19:06

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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