Torniamo a parlare della delicatissima situazione americana. Come i nostri lettori più assidui sicuramente sapranno, tanti sono stati gli articoli da noi pubblicati sul tema dei videogiochi violenti, e di come la questione sia diventata di primaria importanza negli Stati Uniti. Ebbene, la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo. Sembra proprio che l’Entertainment Software Association, meglio conosciuta con il nome di ESA, abbia acconsentito ad un faccia a faccia con Donald Trump, basato proprio sul tema dei videogiochi violenti e della loro correlazione con le sparatorie recentemente verificatesi sul suolo statunitense.
L’escalation di violenza negli Stati Uniti sta assumendo contorni decisamente preoccupanti. Ancora maggior preoccupazione, però, deriva dalle reazioni di gran parte della politica americana. Se Matt Bevin, Governatore repubblicano del Kentucky, aveva affermato che i videogame erano la causa principale delle recenti sparatorie, alle sue parole si sono aggiunte, a stretto giro di vite, quelle di Donald Trump. Per il contestatissimo presidente americano, i media violenti devono essere fermati, in quanto starebbero creando dei veri e propri mostri. Trump non si è tuttavia fermato a questo, e sarebbe arrivato a chiedere un vero e proprio incontro con i principali rappresentanti dell’industria di settore, in modo da studiare un piano.
L’ESA, l’ente che rappresenta gli interessi dell’industria videoludica, ha sin da subito chiarito di non essere mai stata contattata in merito. Tuttavia, proprio oggi viene comunicato che l’associazione avrà a breve un faccia a faccia con Donald Trump, affermando che si tratterà di “un’opportunità per avere una conversazione basata sui fatti a proposito delle valutazioni dei videogiochi, dell’impegno del nostro settore verso i genitori, e degli strumenti che forniamo per fare scelte informate di intrattenimento“.
L’ESA ha inoltre aggiunto che non c’è alcun collegamento tra videogiochi violenti e comportamenti violenti. Sarà proprio questo uno dei principali argomenti dell’incontro con Donald Trump.
“I videogiochi sono apprezzati in tutto il mondo, e numerose autorità e studi scientifici di sicura affidabilità non hanno trovato alcuna connessione tra i giochi e la violenza nella vita reale. Come tutti gli americani, siamo profondamente preoccupati per il livello di violenza armata negli Stati Uniti. I videogiochi non sono chiaramente il problema: l’intrattenimento è distribuito e consumato a livello globale, ma gli Stati Uniti hanno un livello esponenzialmente superiore di violenza armata rispetto a qualsiasi altra nazione. L’imminente incontro alla Casa Bianca, a cui parteciperà l’ESA, offrirà l’opportunità di tenere una conversazione basata sui fatti sulle valutazioni dei videogiochi, l’impegno del nostro settore nei confronti dei genitori e gli strumenti che forniamo per fare scelte informate di intrattenimento.”
La redazione di Player.it ci tiene a sottolineare che, ad oggi, nessuno studio scientifico ha dimostrato l’effettiva corrispondenza tra videogiochi violenti e comportamenti violenti ed antisociali. I videogame si sono dimostrati, ancora una volta, un facile capro espiatorio per delle problematiche gravissime, ma che richiederebbero soluzioni ben diverse. Continueremo a riportare tutte le evoluzioni della vicenda. La sensazioni, tuttavia, sono che a breve avremo degli importanti aggiornamenti.
Ragion per cui, restate sintonizzati per ulteriori news in merito.
This post was published on 6 Marzo 2018 16:02
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