Da qualche giorno su 4chan e Resetera è uscito fuori un presunto rumor che vedrebbe l’arrivo di una nuova versione delle ultime imprese di Big Boss chiamata per tale occasione Metal Gear Solid V: Daemon Edition. Si tratterebbe di una revisione del gioco originale con una trama modificata, personaggi approfonditi, altri eliminati e moltissime aggiunte. Sempre secondo tali indiscrezioni il titolo verrà mostrato per la prima volta alla Gamescom, a fine agosto.
Il director di tale versione sarebbe Tomokazu Fukushima che si occuperebbe anche della scrittura. Il team sarebbe il medesimo coinvolto nella realizzazione dell’ottimo Metal Gear Solid: Portable Ops del 2006 e Metal Gear Solid: Ghost Babel (1998) per Game Boy Color.
Il personaggio di Quiet sarebbe completamente cambiato, adesso addirittura diviso in due personaggi differenti, Code Talker verrebbe tagliato completamente, mentre Ocelot, Kazuhira “Kaz” Miller, Huey Emmerich e Skullface rimarrebbero invariati.
Cambierebbero molti elementi del doppiaggio, con Richard Doyl che presterebbe la voce ancora una volta a Big Boss dopo Metal Gear Solid 4. Kiefer Shoutland, colui che doppiava originariamente Venom Snake, sarebbe limitato solamente ai due personaggi di Ishmael e al medico. Skullface verrebbe doppiato da James Horan mentre le altre voci rimarrebbero le stesse del gioco originale. Certo, sarebbe stato interessante vedere ancora una volta David Hayter nei panni di Snake.
In quanto alla separazione tra Ground Zeroes e The Phantom Pain, il primo gioco verrebbe integrato e ampliato nel prologo del secondo. Metal Gear Online 3 non dovrebbe essere incluso ma la componente online dovrebbe essere comunque presente sotto forma di FOB e l’aggiunta costante di nuove missioni secondarie via DLC (speriamo gratuite).
Infine la missione Kingdom of Flies, la famosissima Missione 51 tagliata nella versione originale, dovrebbe essere inclusa come bonus per chi prenota il gioco, in uscita a dicembre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Sarebbe poi in arrivo anche un porting per Nintendo Switch della versione originale del gioco.
Se questi leak si rivelassero veri, si tratterebbe di uno stravolgimento dell’opera di Hideo Kojima. Voglio ricordare che l’originale Metal Gear Solid V: The Phantom Pain fu rilasciato il primo settembre del 2015 con una storyline piena di buchi e tagliata all’inizio del secondo capitolo. Il motivo era legato proprio all’uscita prematura del titolo, Kojima aveva probabilmente delle tempistiche diverse da Konami. Il gioco fu completato frettolosamente, anche grazie a diversi crunch. Al suo rilascio ebbe inizio una faida legale che portò alla quasi fulminea separazione del game designer da Konami.
Adesso Kojima non ha più potere sulla saga di Metal Gear e si sta dedicando ad un prodotto completamente nuovo: Death Stranding. Nel frattempo, Konami ha già rilasciato un capitolo spin-off non canonico chiamato Metal Gear: Survive.
Come era facile immaginare, l’accoglienza non è stata molto calorosa: il problema non è soltanto relativo al boicottaggio dovuto allo spiccato fanatismo di molti per il papà della saga, ma anche perché si trattava a tutti gli effetti di un banale riciclo di assets accompagnato da una trama assolutamente insensata. E fu proprio questo il motivo per cui bocciai il prodotto.
Con Metal Gear Solid V: Daemon Edition la questione è diversa perché si parla dello stravolgimento di materiale che aveva ideato lo stesso Hideo Kojima, ritenuto canonico.
Chi non lo sapesse infatti, fino al divorzio forzato tra il game designer e la compagnia era proprio lui che decideva se rendere un titolo canonico o meno. Ebbene, i due titoli del team che sta attualmente lavorando a questo progetto sono uno considerati entrambi non canonici. Più precisamente Portable Ops è semi-canonico.
A questo punto quanto sarebbe giusto cambiare le scelte fatte da Kojima? Quali elementi introdotti sarebbero di Kojima e quali di Fukushima e del suo team? E sopratutto, vista la sua oramai completa esclusione di Konami, sarebbero addirittura in grado di cancellare il nome di Kojima dal suo stesso gioco?
Non conosciamo i materiali scartati dal progetto originale, se non la già citata Missione 51,che a quanto pare ci sarà, e la presenza del personaggio di Chico da adulto, in un punto più avanzato della narrazione (e non solo in Ground Zeroes). Lo abbiamo scoperto grazie ad alcuni artwork di gioco rilasciati qualche anno fa nella raccolta “The Art of Metal Gear Solid”. Tuttavia esiste anche un modello non utlizzato di tale personaggio nei file di gioco.
Non mi spiego, inoltre, la rimozione di Code Talker, un personaggio fondamentale per alcuni punti di svolta della trama. Senza fare spoiler posso dirvi che egli custodisce importanti informazioni sul virus utilizzato come arma dal villan del gioco Skullface.
La dipendenza delle saghe videoludiche (e non, ma limitiamoci a queste va) dal suo creatore è ovvia e abbiamo moltissimi esempi. Il più famoso è quello di Dark Souls II, considerato da molti il capitolo peggiore della serie perché il Miyazaki non è stato coinvolto in maniera diretta nel progetto. Proprio per questo Dark Souls III sembra praticamente escludere molti elementi della lore del secondo capitolo.
Si può fare un discorso simile per la Bioshock saga. Il secondo capitolo non è stato seguito da Ken Levine e la cosa è abbastanza evidente dato che è palesemente il more of the same del primo. Bioshock: Infinite non solo si collega in maniera perfetta al primo titolo, ma anche in questo caso, se non in modo ancora più evidente, ignora l’esistenza del secondo capitolo.
Potremmo continuare con altri titoli che sono stati completamente snaturati e in alcuni casi rovinati dal cambio di software house o dai dipendenti della medesima. E… temo che in questo caso gli esempi sarebbero buona parte dei titoli presenti nel mercato videoludico di oggi.
Crash e Spyro sono due esempi perfetti. Alle trilogie iniziali sulla prima PlayStation sviluppate rispettivamente da Naughty Dog e Insomniac seguirono prodotti realizzati frettolosamente o soft reboot alquanto deludenti.
Fortunatamente Activision ha recentemente riportato in auge i due personaggi affidando a sviluppatori competenti la realizzazione dei tre remake Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, Spyro Reignited Trilogy e Crash Team Racing Nitro-Fuled.
Una discorso simile si potrebbe fare anche sulla saga di Fallout, il cui gameplay è stato stravolto completamente dal passaggio da Interplay a Bethesda ma , almeno inizialmente, era stata mantenuta anche una logica nella trama di gioco.
In seguito, con Fallout 4 si è deciso di prendersi troppe libertà, probabilmente perché dietro la sceneggiatura c’era qualcuno inesperto sulla lore dell’universo post atomico. Queste piccole libertà sono diventate una montagna di spazzatura con il rilascio di Fallout 76, che sembra, per fortuna, non canonico.
Tornando all’inizio del discorso, cosa ci aspetta dunque per questo eventuale rework di Metal Gear Solid V? Le informazioni sono troppo poche ma la presenza delle numerose cassette lasciate per il mondo di gioco mi lascia pensare che buona parte di quel materiale potrebbe essere convertita in video. Poco possiamo dire invece sulle eventuali idee di Fukushima.
Quel che è certo è che se si stanno davvero focalizzando sul rework di Metal Gear Solid V basandosi principalmente sul vecchio lavoro di Kojima e non hanno ancora gettato le basi di un sesto capitolo allora è proprio vero. Che non ci sia modo di creare un Metal Gear senza Hideo Kojima? Si tratta di un discorso di autorialità, non per altro, Metal Gear è stato sempre “a Hideo Kojima Game”. Tranquilla Konami, ti rimangono comunque gli eventuali remake dei primi due capitoli per MSX!
Ricordiamo che se i rumor fossero veri, Metal Gear Solid V: Daemon Edition uscirà a dicembre, qualche settimana dopo Death Stranding, neanche a farlo apposta, forse per burlarsi di un vecchio amico?
Devo ammetterlo, sono curioso e perplesso al tempo stesso. Speriamo di scoprire qualcosa in più nei prossimi giorni, ma anche in caso di smentita, per avere una conferma definitiva dovremo aspettare la Gamescom.
This post was published on 9 Agosto 2019 21:41
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