Così come accade a tutte le grandi aziende, anche Microsoft ha condiviso i suoi “numeri”. L’azienda di Redmond ha infatti pubblicato i dati finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2019 e, dal punto di vista delle vendite, si è registrato un sensibile calo, soprattutto analizzando i risultati realizzati negli stessi periodi degli anni precedenti.
Per farla breve, la grande M, in questi ultimi tre mesi, ha riscontrato una vistosa riduzione sia per quanto riguarda il software che per l’hardware. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dai piani alti dell’azienda di Redmond, non ci sarebbe da preoccuparsi eccessivamente: la flessione sarebbe infatti dovuta all’oramai imminente fine dell’attuale generazione di console. Proprio in base a quanto ora scritto, quindi, la clientela sarebbe “in attesa” del successore di Xbox One.
Nelle righe che seguono, cercheremo di andare più a fondo del problema, analizzando tutte le ragioni che potrebbero aver influito in questo calo.
Proprio così, avete capito benissimo. Tra i dati elencati da Microsoft, quello che più di tutti gli altri balza all’occhio è sicuramente rappresentato dalle vendite hardware. In un’analisi anno per anno, si registra quasi il 50% in meno, decretando una netta flessione delle vendite di console ed accessori. Ma non finisce qui.
Ad essere in calo sono anche i ricavi provenienti da software e servizi. I proventi dei giochi, ad esempio, sempre secondo un’analisi anno per anno, sono diminuiti del 10%, attestandosi sui 233 milioni di dollari. Per quanto riguarda invece i servizi, la flessione registrata è del 3%. Tuttavia, quasi niente di quanto ora riportato ha colto di sorpresa l’azienda di Redmond.
Microsoft ha infatti previsto che, nell’anno fiscale 2020, i ricavi del gaming continueranno ad essere leggermente in calo, ma i guadagni provenienti dai rami software e servizi faranno da traino, riuscendo a sopperire anche il calo delle vendite hardware. Proprio sotto questo aspetto, ad esempio, i dati pubblicati dalla grande M sono decisamente incoraggianti. Il numero degli utenti mensili attivi di Xbox Live Gold è di circa 65 milioni, ben 13 milioni in più rispetto allo stesso trimestre del 2018.
Questa è la domanda che molti si staranno ponendo in questo preciso istante. Senza dubbio le parole dell’azienda di Redmond costituiscono la ragione principale dietro la flessione delle vendite hardware. Come tutti ricordiamo, la parte finale della conferenza Microsoft tenutasi all’E3 2019 era incentrata su Project Scarlett, la console che, di fatto, andrà a succedere ad Xbox One.
Nel breve video di presentazione, diversi sviluppatori si sono sbilanciati, affermando che Project Scarlett garantirà un’esperienza di gioco completamente diversa, qualcosa di mai visto prima. Si parla di una “potenza” circa quattro volte maggiore di Xbox One X, anche grazie ad una memoria GDDR6 e ad un SSD di nuova generazione, con cui sarà possibile addirittura raggiungere una risoluzione ad 8K. La finestra di lancio è prevista per le vacanza di Natale 2020.
Ora, dopo un annuncio di questa importanza, è assai comprensibile un calo delle vendite dell’attuale console Microsoft. Nonostante la presentazione di un parco titoli praticamente immenso, sempre in occasione della fiera di Los Angeles, è da riscontrare come la gran parte di questi videogame sia “proiettata al futuro“. Non si è praticamente mai parlato di date di uscita, il che lascia intendere che, presumibilmente, la gran parte dei tripla A annunciati arriverà sul mercato quasi in concomitanza con Project Scarlett.
Diciamocelo chiaramente: tutti abbiamo constatato l’incredibile “campagna acquisti” messa in piedi da Microsoft. L’azienda di Redmond ha acquisito alcuni dei più noti studi di sviluppo presenti sul mercato, inglobandoli all’interno di Xbox Game Studios. Questi developer sono già a lavoro su titoli che, siamo sicuri, consentiranno alla grande M di duellare ad armi pari con Sony.
Tuttavia, allo stato attuale, mancano dei titoli che giustifichino l’acquisto di una Xbox One; in parole povere, le esclusive latitano. Gears 5 è praticamente l’unica grande IP targata Microsoft di prossima uscita, mentre tutto il resto, salvo quella piccola perla chiamata Ori and the Willow of Wisps, in uscita l’11 Febbraio 2020, è un enorme punto interrogativo. Dall’altra parte della barricata, invece, Sony può vantare esclusive di prossima uscita del calibro di Death Stranding, The Last of Us Part II, MediEvil, che “terranno compagnia” ai giocatori in attesa di Playstation 5 che, allo stato attuale, non è ancora stata nemmeno annunciata.
Anche il colosso nipponico è attualmente concentrato sullo sviluppo della sua prossima console, ma il fatto di non averne ancora svelato neanche un dettaglio è forse ciò che tiene ancora in vita PS4, le cui vendite sono sì in flessione, ma non in maniera così vistosa. Proprio questa è, secondo chi vi scrive, la ragione del calo di vendite di Xbox One: l’eccessiva proiezione di Microsoft verso la sua prossima console, lasciando poco o nulla al suo hardware attuale.
In ogni caso, il duello con Sony è “solo” rimandato alla prossima gen. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti in merito.
>> Leggi anche: Microsoft sbanca l’E3 2019 <<
This post was published on 21 Luglio 2019 19:37
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