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I Digimon mancano il loro 20º anniversario, riscopriamo le origini dei Digital Monsters

Il debutto sugli scaffali e sugli store digitali del titolo Digimon Survive, il nuovo action-RPG pubblicato da Bandai Namco e sviluppato dai ragazzi di Witchcraft, pare sia slittato al 2020.

Le motivazioni dietro tale decisione sono tutt’ora avvolte nel mistero, dal momento che il gioco in questione doveva essere un omaggio in onore del ventesimo anniversario dell’anime Digimon, datato appunto 1999.

Tutti noi conosciamo l’anime dei Digimon, ma chi conosce le vere origini del brand?

Dai Tamagotchi a complessi RPG a turni

Era il lontano 1996, nel mondo spopolava la moda di quello che sarebbe divenuto poi il pioniere del genere virtual pet: Tamagotchi.

Si trattava di un animaletto alieno virtuale creato da Bandai e distribuito in Italia da Giochi Preziosi, che necessitava delle stesse cure riservate a un animale domestico, un gioco che riscosse talmente tanto successo a livello mondiale, tanto che nella patria del Sol Levante venne realizzato un manga inedito in Italia, diviso in 19 volumi autoconclusivi che raccontavano storie riguardanti il rapporto tra Tamagotchi e umani.

Il gioco, racchiuso in un minuscolo schermo a cristalli liquidi, ebbe numerosi tentativi di plagio, tra cui come non ricordare il celebre Bit Bit, un clone del Tamagotchi prodotto da Tiger e distribuito da GiG.

La stessa Bandai, appena un paio di anni dopo l’uscita del suo primo animaletto virtuale, creò e distribuì (sempre sotto il nome Tamagotchi) un altro tipo di “mostriciattolo elettronico”: il Digital Monster, che a differenza del suo fratello maggiore, per la prima volta era in grado di interagire con altri dispositivi e ingaggiare lotte con altri mostri.

Ma il 6 Marzo 1999 avvenne la vera svolta, con il debutto nelle sale cinematografiche giapponesi il lungometraggio Digimon Adventures, creato da Akiyoshi Hongo (personaggio su cui aleggia un certo alone di mistero, dato che non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche) e il giorno successivo viene trasmessa dall’emittente nipponica Fuji Television, la prima serie animata dei Digimon, che sarebbe giunta nel settembre dello stesso anno anche in occidente, un anime che a differenza del suo diretto rivale Pokemon, proponeva tematiche più mature e adulte, come tradimenti, sacrificio e soprattutto l’importanza di diventare adulti.

Da li fu un’escalation di successi per il fenomeno transmediatico: giochi di carte, manga, action figures e ovviamente anche videogiochi.

Survival RPG a tema Digimon

Tra i vari videogiochi realizzati a tema Digiomon, tra cui Digimon Digital Card Battle o Digimon Rumble Arena, un simpatico picchiaduro platform sulla falsa riga di Super Smash Bros, impossibile non citare Digimon World, il primissimo videogioco dedicato ai digimon, uscito in Giappone quasi in contemporanea con la serie animata

Rilasciato in Europa il 6 Luglio del 2001 per PlayStation e Microsoft Windows, il primo videogioco dedicato ai Digimon era un vero e proprio survival RPG: un ragazzino misteriosamente catapultato all’interno del Digiworld, incontra il suo primo Digimon, che lo aiuterà a tornare nel suo mondo, mentre nel frattempo i due stringono un legame, fatto di allenamenti, battaglie e crescita personale del protagonista, che si prende cura del suo amico digitale, proprio come avremmo fatto con il suddetto Tamagotchi dei Digimon.

Digimon Survival sembra ricollegarsi più di ogni altro titolo a Digimon World, condendolo con un’atmosfera e uno stile che richiamano Ni No Kuni.

Con un’impostazione survival e una storia che riprende quella della prima stagione di Digimon, questo nuovo titolo abbandona il gameplay da GDR a turni classico, per abbracciare uno stile a scacchiera alla Front Mission (dove bisogna considerare le posizioni sul campo di battaglia e peculiarità di ogni singolo combattente), presentando anche un intuitivo sistema di dialogo a scelta multipla, che potrà condizionare l’andamento della trama o la reputazione del protagonista Takuya Momotsuka, uno dei ragazzi catapultati nel digiworld, aiutato dal suo fedele Agumon.

L’annuncio di un gioco dedicato ai Digimon, con un gameplay diverso da un più classico Digimon Story: Cyber Sleuth, ci ha incuriositi parecchio e il suo improvviso posticipo ci ha lasciato un po di amaro in bocca, tanto più che l’uscita era prevista in concomitanza con il ventesimo anniversario dal lancio della prima serie animata di Digimon Adventures.

E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la decisione di Bandai Namco di posticipare l’uscita del nuovo titolo dedicato ai mostriciattoli digitali con l’intento di migliorare eventuali features, o preferivate un più romantico lancio nel giorno esatto dell’anniversario?

 

<<Leggi anche: In arrivo il nuovo gioco mobile dedicato ai Digimon>>

This post was published on 9 Luglio 2019 17:29

Marco Battiato

Sono tre le più grandi passioni della mia vita: il vino, la DC comics e i videogiochi. Sommelier da oltre sei anni e videogiocatore praticamente da sempre, i miei generi preferiti sono FPS, Action-GDR, Picchiaduro e qualsiasi titolo partorito da Rocksteady, non disdegnando giochi di guida e platform.

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