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Pubblicato in: News

Neil Druckmann: “Una serie Netflix ha ispirato The Last of Us: Part II”

La notizia sulla presenza di Neil Druckmann alla DICE 2018 aveva entusiasmato non poco i gamer di mezzo mondo. Il celebre director di Naughty Dog, attualmente a lavoro su The Last of Us: Part II, ha infatti tenuto poche ore fa una conferenza, in cui ha toccato vari temi ed argomenti. Non poteva ovviamente mancare qualche piccola anticipazione su uno delle esclusive PS4 più attese. A tal proposito, Druckmann ha rivelato un dettaglio tanto interessante quanto inaspettato: il nuovo The Last of Us sarebbe stato influenzato dalla serie NetflixThe End of the F***ing World“, che avrebbe ispirato alcuni dialoghi del gioco.

Neil Druckmann: ecco come è nato The Last of Us

Chiunque stia seguendo lo sviluppo del nuovo capitolo di The Last of Us, non avrà potuto non imbattersi nelle polemiche derivanti dall’ultimo trailer di gioco. Il filmato in questione mostrava alcuni nuovi personaggi, ed era caratterizzato da un elevato tasso di violenza, che aveva generato non poche critiche a Naughty Dog. Nonostante tutto, lo studio ha deciso di tirare dritto per la sua strada.

Ma quali sono le ispirazioni che hanno dato vita a The Last of Us? Secondo Neil Druckmann, sono tante e decisamente diverse tra loro. Tra le varie, il director cita “The End of the F***ing World“, la recente serie Netflix, che sarebbe stata di ispirazione per i dialoghi del secondo capitolo della saga. Di seguito vi alleghiamo quanto da lui dichiarato alla DICE 2018.

“C’è uno show su Netflix chiamato The End of the F *** ing World, che è così ben scritto, recitato e bizzarro, ed è stato di grande ispirazione per alcune delle cose che stiamo facendo in The Last of Us: Part II, prevalentemente dal punto di vista dei dialoghi.”

Druckmann ci ha tenuto a chiarire che l’influenza dello show targato Netflix si limita, quindi, prettamente ai dialoghi, e non anche alla trama di gioco o al gameplay. Inoltre, il director ha citato, tra le fonti di ispirazione del primo The Last of Us, anche la pellicola “I figli degli uomini“, allo scopo di narrare una storia molto intima.

Druckmann ha anche parlato di come sia nata la sua idea di The Last of Us. Il progetto iniziale, risalente ai tempi in cui era uno studente liceale, era quello di creare un gioco basato sugli zombie ispirato ai lavori di George Romero, qualcosa di cui ha discusso in passato. L’idea “di prendere ICO e combinarlo con personaggi di Sin City“, mettendo i giocatori nei panni di un poliziotto con problemi di cuore che sta proteggendo una ragazza. Quando ha problemi di cuore, il controllo del giocatore passerà alla ragazza, che avrebbe quindi bisogno di proteggere il poliziotto. Questa idea è rimasta un chiodo fisso nella mente di Druckmann, ed ha ispirato la creazione di The Last of Us.

Qualche curiosità anche su Uncharted 4

The Last of Us in prima persona? A Naughty Dog l’idea era balenata in mente ma l’ha accantonata.

Inoltre, Neil Druckmann ha svelato alcune informazioni sullo sviluppo di Uncharted 4, in particolare su come la sequenza di Crash Bandicoot sia stata poi inclusa nel gioco finale. Da quando è entrato a ricoprire il ruolo di regista durante la produzione, erano già presenti degli asset, e si stava cercando di capire come utilizzarli. C’era una scena di ballo che si pensava di utilizzare in una scena domestica tra Nate ed Elena, ma non si riusciva a capire come far funzionare il tutto.

Proprio per questa ragione, si è fatto un brainstorming, cercando di pensare a qualcos’altro che fosse possibile fare. Il team pensò che implementare l’esperienza di gioco con l’aggiunta di Crash Bandicoot sarebbe stata un’ottima idea. Druckmann ha detto che tutto è iniziato come uno scherzo, poiché lo studio non possedeva più i diritti di Crash. Tuttavia, quando si è capito che Sony potesse effettivamente riacquistare i diritti, Naughty Dog ha iniziato ad inserire la sequenza nel gioco, prima dell’approvazione finale. Ottenuto il via libera ufficiale, in una fase piuttosto avanzata dello sviluppo, sono stati in grado di aggiungerlo.

Tra i vari contenuti tagliati dalla versione finale di Uncharted 4, Naughty Dog aveva pensato di inserire anche un duello con la spada durante uno dei vari flashback di Nathan Drake. La sequenza sarebbe stata una sorta di tutorial, in vista dello scontro con il boss finale. Tuttavia, lo studio ho poi deciso di rimuoverla.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito. Se volete approfondire The Last of Us: Part II, leggete la nostra news sulla presenza di cani nel gioco. Se invece volete saperne qualcosa in più sui futuri progetti di Naughty Dog, sappiate che il loro prossimo gioco potrebbe essere in prima persona.

 

This post was published on 24 Febbraio 2018 14:00

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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