Chi conosce i giochi in terza persona meglio di Naughty Dog? Negli ultimi anni, la prima persona ha preso il sopravvento grazie anche al ritorno di un vecchio modo di fare i survival horror che nelle generazioni attuali ha trovato la sua forma nella visuale in soggettiva.
Naughty Dog, invece, non si è mai discostata dalla terza persona e con The Last of Us: Part II continuerà su questa strada. D’altronde, pensate a un Uncharted o a un Jak & Daxter in prima persona: non ci riuscite, vero? In un futuro non ben precisato, però, Naughty Dog potrebbe presentarci un nuovo progetto con una prospettiva diversa. A dirlo è proprio Neil Druckmann, direttore creativo del team americano.
Durante un panel al DICE Summit 2018, Neil ha affermato che il prossimo gioco di Naughty Dog potrebbe abbandonare la terza persona, perché il team vuole sperimentare conse nuove:
Siamo totalmente aperti al futuro, il prossimo gioco che faremo potrebbe non essere in terza persona
Non molti lo sanno, ma proprio The Last of Us avrebbe potuto subire quella sorte. Quando Naughty Dog stava lavorando al titolo, Druckmann ha rivelato che lo studio ha analizzato se il gioco avrebbe dovuto avere la prima o la terza persona. Mentre il team ha stabilito alla fine di voler usare la prospettiva in terza persona, Druckmann ha detto di non aver abbandonato del tutto l’idea di creare un gioco in prima persona per Naughty Dog, arrivando addirittura a pensare a un modo per avvicinarsi alla saga di Half Life.
Durante il panel, Druckmann è stato anche invitato a condividere le sue opinioni in merito al prossimo film tratto da Uncharted. Il direttore creativo di Naughty Dog ha così risposto:
Ho avuto alcune conversazioni con Shawn Levy, ed è davvero appassionato, si capisce. Vuole raccontare una storia diversa rispetto alle quattro avventure principali della saga, inserendo un giovane Nathan Drake per riempire gli spazi vuoti, penso sia molto più interessante che provare a raccontare Uncharted 1, 2, 3 o 4
Neil, infatti, ha poi dichiarato che Naughty Dog ha cambiato un po’ il suo atteggiamento riguardo agli adattamenti cinematografici dei suoi giochi. Ora lo studio preferirebbe vedere nuove idee sul grande schermo piuttosto che un adattamento di uno dei suoi giochi senza alcun tipo di rivisitazione o di idea originale.
This post was published on 22 Febbraio 2018 12:45
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