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Esploriamo insieme la Story Creator Mode di Assassin’s Creed Odyssey

Nella giornata di ieri, durante il Pre-Show della conferenza Ubisoft, sono state annunciate numerose chicche e progetti che non hanno trovato spazio durante lo spettacolo principale.

Tra di queste, ciò che ci ha stupito positivamente è senz’altro il complesso sistema della Story Creator Mode per Assassin’s Creed Odyssey, un nuovo aggiornamento completamente gratuito che permetterà a tutti i giocatori di creare le proprie missioni con dialoghi personalizzati e finali a scelta multipla.

Andiamo a vedere cosa si può combinare con questa particolare modalità, e fino a che punto possiamo spingerci con la nostra fantasia!

 

“Allora, ci sono Socrate, Nicia e Pericle che vanno al porto…”

 

 

La Story Creator Mode fa leva sul complesso e vario sistema di dialoghi di Odyssey, che permette interazioni realistiche e largamente dettate dalla volontà del giocatore con gli NPC presenti nel gioco.

Nella Creator Mode la prassi è la seguente: si sceglie un obiettivo per la missione che vogliamo creare (come ad esempio la liberazione di un campo di prigionieri o l’eliminazione di un target), si scrive ogni dialogo che ci passa per la testa attraverso il sistema di scelta multipla, si inseriscono tutti i personaggi fittizi o addirittura storici comparsi sulla campagna di Odyssey ed infine si seleziona una località dove ambientare il tutto.

Ubisoft promette che la libertà offerta sarà inimmaginabile, in quanto potremo ad esempio sfruttare numerose opzioni per il gioco di ruolo, come creare scelte di dialogo per mentire o fingere un certo comportamento,  o far rivivere con le nostre parole i personaggi storici dell’Antica Grecia.

 

 

Se ad esempio vogliamo realizzare una missione che spieghi cosa è successo dopo un incredibile party alla reggia di Alcibiade, con il nostro protagonista che si risveglia in piena sbornia e deve cercare di ricostruire gli eventi della sera prima, possiamo realizzarlo senza problemi con i dovuti strumenti offerti dalla Story Creator Mode. Se preferite invece salvare Socrate dall’ennesimo linciaggio ateniese e creare una missione più attiva e con elementi di combattimento classico, potrete farlo tranquillamente.

Ovviamente sarà anche possibile portare a numerosi sbocchi e finali le nostre missioni, collegandole tra di loro attraverso diverse attività del gameplay di Odyssey o cutscenes interattive dove potremo attraverso il role play determinare il futuro dei vari comprimari, qualcosa che sicuramente i fan dello story telling troveranno alquanto gradevole.

Per poter usufruire della modalità e creare le proprie storie a spasso nel tempo come manco De Sica e Boldi è necessario possedere una copia di Assassin’s Creed Odyssey per una qualunque console o PC, mentre per accedere al tool di creazione bisognerà collegarsi al sito web di Ubisoft. 

 

 

Con questa nuova modalità, Ubisoft vuol far intendere che il suo piano di supporto per Odyssey continuerà fino alla fine di quest’anno ed anche oltre, grazie anche al rilascio dei successivi episodi del Season Pass. Per i possessori del pass, invece, sarà anche possibile accedere a nuovi tool ed elementi per la creazione di missioni contenuti all’interno de L’Eredità della Prima Lama e Il Destino di Atlantide, i due episodi già rilasciati.

La Story Creator Mode è attualmente in Open Beta per tutti i giocatori di Assassin’s Creed Odyssey, e la software house non vede l’ora di osservare le opere e le creazioni di coloro che si cimenteranno in questa nuova modalità.

This post was published on 11 Giugno 2019 14:14

Riccardo Liberati

Classe 1997, cresciuto immerso dai libri, cartoni e videogiochi, ho sempre desiderato e provato fin dalla tenera età a creare storie fantasiose che rendessero un po' più brillante la mia vita monotona. Ho trascorso l'infanzia in solitaria, giocando a quanti più titoli possibili, spaziando dai vecchi J-RPG di Square Enix fino ai più violenti sparatutto su PC, non disdegnando nel frattempo RTS, platform e giochi di corse automobilistiche. Alle superiori riesco finalmente ad aprirmi e a trovare dei compagni con i miei stessi gusti e sogni, e capisco che non amo tanto i videogiochi, quanto la cultura ed i messaggi dietro di essi, gli stessi che ho sempre trovato nei libri, film e qualsiasi altro tipo di medium artistico. Inizio a lottare per questo concetto scrivendo all'impazzata ed accrescendo la mia cultura ancor di più, sia attraverso la scuola che attraverso gli incontri e le persone d'ogni giorno. Questo bel sogno finisce con l'arrivo all'università, periodo peggio di qualsiasi film horror che abbia mai visto e che mi costringe a mollare tutto e rifugiarmi nella mia Fortezza della Solitudine per tre anni, perdendo interesse e linfa vitale per qualsiasi cosa. Nel frattempo ho lavorato in numerosi settori, dall'aiuto vendita al libraio al tutor privato, e nel 2018 inizio a scrivere per Player.it, il mio primo incarico ufficiale come giornalista videoludico e che mi ha formato moltissimo sia nell'ambito dei videogiochi che in quello della scrittura basilare. Oggi ho ripreso a studiare grazie alla scelta repentina ed irrazionale di iscrivermi alla Scuola Holden di Torino, luogo da cui vi scrivo, abbandonando casa per la prima volta ed il luogo natale di ogni mio piccolo successo e grande fallimento. La mia speranza? Quella di poter riuscire a trovare una strada ben delineata, facendo quello che mi piace fare senza dovermi sottomettere a nessuno

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