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Arrivano i prodotti per il corpo di Xbox: questo sì che è pensare ai giocatori

Lavarsi è importante. In estate poi lo è ancora di più, con i cattivi odori che vengono diffusi nell’aria ammorbandola. Quando si sale su un mezzo pubblico è bene assicurarsi di aver usato i prodotti per il corpo della linea Xbox, altrimenti A Plague Tale: Innocence diventa solo una fiaba per bambini a confronto.

Microsoft ha deciso infatti di mettere sul mercato i prodotti per la cura personale pensati proprio per noi giocatori (se venissero usati da persone non avvezze al mondo dei videogames, potrebbero diventare tossici… scherziamo, non vogliamo denunce da parte di Microsoft).

Il colosso di Redmond ha iniziato una partnership con il marchio Axe per produrre nuovi prodotti per il bagno, gel doccia e deodoranti con il marchio Xbox in bella mostra e i colori ufficiali – verde e nero – sulle confezioni.

E adesso arriva la bomba: la linea di prodotti sarà un’esclusiva! Questa è una risposta decisa e convincente a tutti i maldicenti che sparano a zero su Microsoft e sulla sua poca affidabilità in fatto di esclusive. L’esclusività dei prodotti per il corpo di Xbox si ferma all’Australia, quindi a noi italiani poco frega, parliamoci chiaro, ma non è da escludere che possano arrivare in Italia, in un’epoca di esclusive temporanee. Altro che Death Stranding.

Da rimarcare le parole con cui Microsoft ha voluto accompagnare l’annuncio di questa esclusiva “for the players”, nella persona di Tania Chee, leader di Xbox Australia / Nuova Zelanda:

Vediamo i fan di Xbox ottenere cose incredibili ogni giorno, e volevamo celebrare le loro skill, la passione e la loro determinazione creando qualcosa di veramente speciale. Ora, il powering up può essere semplice come una veloce spruzzata di spray prima di uscire di casa.

Ci sembra tutto giusto. D’altronde, le skill dei giocatori Xbox vanno giudicate in base a quanto tempo ci mettono a insaponarsi il corpo. È l’inizio di una nuova era in cui i videogiochi, finalmente, non avranno più alcuna importanza nella scelta di una console da parte dei consumatori.

Si scherza, eh… più o meno

Che Xbox One non abbia un numero notevolissimo di esclusive non è una nostra supposizione campata in aria. È stato lo stesso Phil Spencer a dichiararlo e a chiedere ai giocatori di aspettare e di dare il tempo necessario alla casa madre di organizzarsi. D’altronde, la console è uscita solo nel 2013. Vogliamo che le esclusive spuntino come funghi? In sei anni non è semplice star dietro alle assurde richieste di giocatori che hanno dato fiducia e soldi all’azienda americana.

Le parole di Spencer furono esattamente queste:

C’è voluto tempo per il nostro hardware, c’è voluto tempo per i nostri servizi e ci vorrà tempo per continuare a fare crescere i nostri first party.

Una line-up first party di alta qualità e diversificata (sì, con il single-player) sviluppata nel modo giusto è il nostro obiettivo e ciò che i nostri clienti meritano. Possiamo avere risultati simili a ciò che abbiamo visto con l’hardware e con la piattaforma di gioco.

Qui potete leggere la notizia completa. Non possiamo dire che Microsoft non si stia muovendo, infatti, l’acquisto di un buon numero di team di sviluppo, e la creazione di uno ex novo, The Initiative, portano in una precisa direzione: dare ai fan titoli first party che giustifichino l’acquisto delle loro console (non prendiamoci in giro, checché ne dica Michael Pachter, le esclusive sono ancora fondamentali nell’influenzare la scelta dei giocatori).

Queste acquisizioni significano che la stessa divisione Xbox sa di dover dare molto di più. Con i prodotti per il corpo, un piccolo assaggio di E3 è stato concesso. Ovviamente si fa ironia, noi siamo super partes e siamo convinti che alla conferenza Microsoft ci saranno tante piacevoli sorprese per i possessori di Xbox One.

Questo pezzo non vuole essere un banco d’accusa, anzi, è redatto con l’intenzione di essere un po’ spiritoso e un po’ provocatorio. Non abbiamo la presunzione di volerci sostituire a chi lavora in aziende che fatturano fior fior di quattrini. Nella divisione Xbox sanno sicuramente cosa fare. L’importante è prendere le decisioni solo dopo una rilassante doccia.

Una community di buontemponi

Non possiamo terminare l’articolo senza aver dato voce alla community. Sui social e sui siti di informazione videoludica, italiani e non, sono fioccati i commenti memorabili di spiritosoni che non hanno perso tempo, dicendo la propria sulla nuova mirabolante pulitissima e profumatissima esclusiva Microsoft. Vi stupirà sapere che non sono stati i soli “sonari” a dirne quattro, ma anche i fanboy Xbox. Stiamo sempre scherzando, eh. A noi non piacciono queste etichette.

Non scherziamo però sui commenti che vedrete qui di seguito, perché come disse “qualcuno”: “Quanno se scherza, bisogna esse’ seri”.

Voi, invece, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti, qui sul sito, nella sezione commenti, o sulla pagina Facebook.

This post was published on 5 Giugno 2019 11:53

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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