Uscito ad aprile per Nintendo Switch, Feather è un gioco che ti farà immergere nella natura accompagnato da una piacevole colonna sonora. Scopo del gioco? Solo quello di rilassarti!
In praticamente niente. Non ci sono missioni da compiere, nemici da combattere, enigmi da risolvere, potrete volare da soli o in compagnia di altri uccelli (c’è la possibilità di giocare in multiplayer) per esplorare pacificamente l’isola e scoprire nelle sue varie zone diverse musiche da aggiungere al repertorio della colonna sonora. Feather è, dopotutto, pensato per rilassare il giocatore con le sue musiche riposanti.
C’è un grande però.
Faccio parte dello strampalato gruppo di persone che soffre talmente tanto di vertigini che ha problemi persino con i videogiochi che includono elementi che possano stimolare la mia fobia, per questo motivo non riesco a trovare rilassante un gioco che ha l’esclusivo scopo di volare. Non escludo però che ci possano essere molte persone che troverebbero divertente volare qua e la in mezzo alla foresta, dopotutto la mia è una visione soggettiva e patologica.
Parlando invece in modo meno personale, trovo che un gioco che presenta come suo unico presupposto il “rilassare” senza avere una storia o la possibilità si svolgere qualche piccola missione non abbia molto senso, specialmente con tutte le valide alternative che abbiamo a disposizione nel 2019.
Passando invece ad un comparto prettamente tecnico la grafica di Feather appare carina e piacevole, non curata a livello microscopico ma nonostante ciò godibile. Le tinte pastello che contraddistinguono lo scenario aiutano a creare quell’atmosfera rilassante e tranquilla che si propone come scopo finale del gioco.
La grafica subisce un cambiamento quando ci si trova nella spiacevole situazione di caduta (o in generale di perdita di quota verso gli alberi o fuori dai cerchi), perdendo di definizione e trasformandosi in un bianco e nero, scelta probabilmente dovuta sempre all’idea originaria di creare un gioco senza troppe pretese che sia piacevole anche nei momenti più critici. Un momento dopo vi ritroverete nella traiettoria precedentemente scelta con la possibilità di cambiare rotta o riprovare la manovra senza nessuna penalità.
Le musiche sono probabilmente l’unico aspetto a mio avviso degno di nota di questo gioco: piacevoli e rilassanti sono il giusto corollario per vivere un’esperienza distensiva dopo una dura giornata di lavoro quando si ha voglia soltanto di stendersi sul divano e riposarsi.
A differenza di quanto riportato dagli sviluppatori, non trovo che i comandi siano così semplici da gestire. Risultano estremamente macchinosi e molto sensibili, di conseguenza non sarà affatto facile gestire il vostro uccello nelle situazioni leggermente più difficili (come il passare in mezzo ai cerchi o destreggiarsi tra gli alberi nei boschi). è necessaria molta pratica per padroneggiare degnamente i comandi il che contrasta con lo scopo del gioco: perché perdere tempo e stressarsi nel tentativo di imparare a volare se la finalità dovrebbe essere il rilassarsi? Diminuire la sensibilità dei comandi o semplicemente impostarli in modo differente potrebbe essere una veloce soluzione a questo problema.
Feather è un gioco creato con ottime intenzioni ma che all’atto pratico manca di consistenza. Ci sono diversi difetti da compensare, primo fra tutti la totale assenza di una storia o di un scopo che lo rendono estremamente vuoto e piatto. Una volta arricchito e corretti gli aspetti poco convincenti potrebbe potenzialmente diventare un buon passatempo quando non si ha voglia di giocare a niente di impegnativo, per ora è rimandato a settembre.
This post was published on 8 Giugno 2019 12:49
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