Mentre il mondo console all’interno di una linea temporale più dilatata, il mondo PC e più precisamente quel magico luogo chiamato Steam si trova perennemente bombardato da nuovi titoli che escono a cadenza praticamente quotidiana. Nonostante la qualità sia oggettivamente bassa per la maggioranza dei titoli, c’è sempre qualcosa di carino da osservare all’interno di un mese.
Aprile 2019, ad esempio, è un buon esempio di come funziona il mercato PC dei videogiochi, specie se evitiamo di andare a prendere in considerazione release tripla A particolari o porting da console a PC. Vediamo insieme alcune delle cose accadute all’interno del mese scorso in questo articolo!
Se c’è un titolo che sicuramente ha fatto parlare di se nel corso dello scorso mese è Mordhau, il simulatore di battaglie medievali multigiocatore che è riuscito a vendere cifre ragguardevoli come 500.000 copie nel corso della sua prima settimana di vita. Il titolo, sviluppato dal giovanissimo studio Triternion, è riuscito ad avere un successo del genere nonostante una serie di problemi tecnici che ne hanno minato il netcode al lancio.
Non stiamo parlando di un titolo perfetto, la critica mondiale concorda nel dire che Mordhau abbiamo qualche problema di bilanciamento per tutte le classi sprovviste di una forte componente melee e che ci siano problemi tecnici qua e la. Dal punto di vista dello streaming il titolo ha avuto il suo quid: nei momenti di massimo successo oltre 10.000 persone hanno assistito ad una partita di Mordhau, divisi tra oltre trecento differenti canali tra cui anche piccoli giganti del medium come SovietWomble (1 milione di followers).
Al momento Mordhau ha qualcosa come 20.000 giocatori presenti in contemporanea sui server di Steam, un terzo di quelli presenti la settimana successiva al lancio; il trend per il titolo è discendenti ma potrebbe tranquillamente assestarsi su di una cifra comunque soddisfacente come la decina di migliaia. Grazie anche al suo prezzo budget pari a 24.99€, il titolo è stato il videogioco più venduto del mese di Aprile all’interno di Steam nonostante sia uscito pochi giorni prima della fine del mese.
I primi trailer di Katana Zero parlavano abbastanza chiaro: synthwave, mondo ispirato al cyberpunk e all’estetica retro che tanto ha fatto da padrone nel mondo dei videogiochi da un quinquennio a questa parte e azione al cardiopalma. Il gameplay di Katana Zero è fulmineo ma malleabile, grazie alla presenza di un pulsante dedicato al rallentamento del tempo che nelle fasi più avanzate del gioco diventa praticamente indispensabile.
La sua impostazione bidimensionale ed il suo continuo trial & error, affiancato dall’altissima velocità, rendono il gioco incredibilmente godibile esattamente come Hotline Miami, titolo da cui provengono molti dei sentori e delle ispirazioni che si leggono tra righe e dialoghi; Katana Zero, per nostra fortuna, è riuscito a brillare di luce propria nel comparto narrativo proponendo una delle storie più interessanti e ingarbugliate degli ultimi anni.
Avventurarsi all’interno del mondo di Katana Zero significa entrare in contatto con complotti e pericolosi figuri dotati di lame, significa non poter fare domande per non vedere la dose di medicinale sparire al mattino successivo, significa scegliere tra la vita e la morte delle persone care non avendo ben chiaro chi si è e cosa si fà. La storia di Katana Zero, divisa in capitoli, è per due terzi un incredibile trip all’interno di una città misteriosa e incredibilmente pericolosa, nei panni di un personaggio i cui dialoghi saranno malleabili a seconda delle nostre reazioni e della nostra pazienza.
Una piccola perla da recuperare, con tanto di colonna sonora originale di grande qualità.
Avete presenti il grind nei videogiochi?
Forager è, letteralmente, un gioco completamente basato sul grindare risorse per fare cose e risulta dannatamente divertente.
Ai comandi di un misterioso omino bianco, il giocatore avrà il compito di scavare e scavare alla ricerca di risorse, abbattendo piante, rocce e cespugli in cerca di risorse. Accumulando risorse si aumentano, in modo graduale, le meccaniche a cui diventa possibile accedere: si ottengono musei dove posizionare i propri premi, si ottengono dungeon da esplorare o semplici appezzamenti di terra extra dover poter posizionare i macchinari per produrre ulteriori risorse.
Forager strizza all’occhio ai videogiochi come Stardew Valley ignorando il contesto contadino e mantenendo tutto al massimo livello di semplicità: il mondo che ci si svela davanti è privo di secondi fini, è semplicemente terreno per le nostre combinazioni, per i nostri progetti, per la nostra fame di risorse; ogni personaggio incontrato per strada può regalarmi risorse o oggetti cosmetici, senza complicare la situazione in modo inutile.
Le piccole scoperte, insomma, sono la grande forza di Forager, loro e le mappe in continua evoluzione che ci suggeriscono di non bloccarci in un loop di azioni ma di continuare a cercare e di continuare a girare; senza alcuna pretesa di realismo il titolo finisce per gettare il giocatore all’interno di un parco giochi dove sperimentare con le meccaniche base di gioco, aggiungendo pian piano componenti.
Forager inizia come un Clicker Game qualsiasi, dove è necessario semplicemente ripetere la stessa azione per poter andare avanti e finisce per includere abilità passive, edifici misteriosi ed una strana sensazione che risponde al nome di appagamento.
Tipico gioco da ancora cinque minuti e stacco, capace di finire tra i venti videogiochi più venduti del mese di aprile su Steam.
Tra i venti giochi più venduti su Steam durante il mese di Aprile troviamo anche alcune nostre vecchie conoscenze:
This post was published on 25 Maggio 2019 9:15
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