Avete presente l’hype che c’era nell’aria i giorni prima della release su console di Red Dead Redemption 2? Con l’uscita del titolo i bollenti spiriti si sono abbastanza calmati in giro per il mondo ma non sono completamente scomparsi: c’è ancora una versione del titolo da attendere con pazienza, quella legata al PC.
Mentre aspettavamo una versione PC il titolo di Rockstar Games è riuscito a vendere sfaceli di copie, risultando il titolo più venduto del 2018 in America o fungendo da stella guida per i videogiochi di altre software house; le voci riguardo l’arrivo di Red Dead Redemption 2 sui computer però non hanno mai smesso del tutto di vorticare, basta solo leggere le miriadi di commenti entusiasti sotto il video (tristemente fake) delle impostazioni grafiche dell’eventuale versione pc del titolo.
Qualcosa sembra comunque bollire in pentola perché, qualcuno, ha nel suo curriculum lo sviluppo del titolo su tale piattaforma
Durante lo scorso anno era già capitato di vedere una scena simile: un programmatore che aveva lavorato all’interno di Rockstar Leeds fino al 2016 aveva inserito nel proprio curriculum lo sviluppo di funzioni per un certo Red Dead Redemption 2 per PC. Ovviamente tale riferimento è stato prontamente cancellato nel corso delle settimane successive e nulla più si è saputo, se non fosse che qualcuno abbia commesso il suo stesso errore.
Nan Ma è un programmatore specializzato in motori fisici che ha lavorato per sei anni a Rockstar Toronto tra Grand Theft Auto 5, Max Payne 3 e (almeno secondo gli screenshot raccolti da utenti rapidissimi su Reddit) sulla versione PC di Red Dead Redemption 2.
Al momento di pubblicazione di questa news il programmatore ha prontamente rimosso ogni riferimento al titolo western dal suo profilo, restano però degli screenshot realizzati da diversi utenti che mostrano la sua partecipazione al porting pc di RDR2.
Nam Ma, dopo aver lavorato a tutti questi titoli Rockstar ha deciso di aprire la sua software house Future Immersive, specializzata in videogiochi per la realtà virtuale.
Diciamoci la verità: il giorno che annunceranno il porting per PC di Red Dead Redemption 2 nessuno ne rimarrà stupito.
Questo perché Rockstar Games ha, da Grand Theft Auto IV in poi, sempre cercato di portare con il PC una versione più raffinata e completa a suo modo dei titoli, cercando di sfruttare al massimo le migliori caratteristiche tecniche della macchine su cui fa girare i giochi.
Grand Theft Auto V è un perfetto esempio di questa strategia: Rockstar Games ha dapprima realizzato la versione Playstation 3 e Xbox 360 del titolo, consegnando ai giocatori un capolavoro di tecnica e giocabilità approfittando poi del tempo che li separava dalle nuove console Sony e Microsoft.
Con l’arrivo della nuova generazione Rockstar ha aggiornato graficamente il suo titolo, ha inserito una serie di features interessanti come la modalità in prima persona ed ha potenziato a dismisura il comparto online, facendolo diventare la forza trainante del titolo. È lecito aspettarsi un trattamento simile anche per Red Dead Redemption 2, con migliorie tecniche, un potenziamento del comparto online e magari anche il supporto al modding.
Un esempio perfetto anche in questo caso è rappresentato da SEGA: il noto publisher giapponese sta, pian piano, lanciando anche su Steam moltissimi suoi brand altrimenti sempre stati confinati al mondo delle console. Yakuza, Catherine, Vanquish, Bayonetta sono quattro perfetti esempi di titoli che grazie al loro arrivo nel mondo del PC Gaming hanno ricevuto un rinnovato successo.
Un altro publisher che ha ben compreso le potenzialità del mercato PC è senza dubbio Capcom: la compagnia ha dichiarato più considerare il pc tra i suoi obbiettivi principali grazie anche al successo spaventoso di Monster Hunter World; tale successo è stato quasi raggiunto soltanto dal quinto capitolo dell’action più stiloso presente sul mercato, Devil May Cry 5.
Anche per From Software è possibile fare un discorso simile: Sekiro: Shadows Die Twice è stato in grado di sfruttare al meglio la piattaforma PC e di vendere due milioni di copie in brevissimo tempo, subissando praticamente qualsiasi altro precedente videogioco rilasciato dalla nota software house nipponica.
Portare i giochi su PC sta aiutando il gaming giapponese ad avere una seconda botta di vita, visto anche il diverso mercato videoludico rispetto a dieci anni fa, epoca in cui erano le console a dominare numericamente il mercato; Rockstar Games ed il suo mega blockbuster a base di cavalli, revolver e cowboys avrebbe solo da guadagnare da tale piattaforma.
This post was published on 13 Maggio 2019 14:28
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