Un rapporto pubblicato da IPBES, piattaforma intergovernativa di scienza e politica sui servizi di biodiversità e sull’ecosistema, sta mettendo l’umanità con le spalle al muro. Questo documento fa il paio con quello rilasciato dalle Nazioni Unite lo scorso anno, in cui il mondo venne avvertito delle conseguenze catastrofiche che stanno avendo le nostre azioni: in breve, abbiamo 12 anni per iniziare drasticamente ad abbattere le emissioni per evitare che il riscaldamento globale superi 1,5 gradi Celsius. Ma invece di concentrarsi esclusivamente sui cambiamenti climatici, IPBES guarda all’ambiente a 360 gradi e al modo in cui gli umani lo stanno influenzando.
Il rapporto sintetizza la ricerca più all’avanguardia nel settore. I risultati raccolti non sono meno preoccupanti o rigidi rispetto alla sua controparte climatica.
“Il tasso di cambiamento globale nella natura negli ultimi 50 anni non ha precedenti nella storia umana“, viene affermato nel resoconto del rapporto.
Tutto molto interessante e direi preoccupante, ma Player.it è un sito di videogiochi. Cosa c’entra tutto questo con il nostro intrattenimento preferito? Se ve lo domandate, non conoscete i serious game, videogiochi che hanno un obiettivo, oltre a quello di farci divertire: farci riflettere e affrontare tematiche scomode per sensibilizzare chi ci gioca.
Serious Game: cosa sono?
I videogiochi, che non sono brutti e cattivi, hanno molte più funzioni di quanto si possa pensare. Una di queste è applicare nuove modalità di apprendimento: ad esempio, il medium possiede caratteristiche che stimolano la memoria, infatti vanno a sollecitare i recettori percettivi.
Detto nel modo più banale e conciso possibile, il videogioco riesce a strutturare nella nostra mente un ricordo più vivo, attraverso le immagini, il suono e le sensazioni emozionali. I videogiochi stimolano i nostri sensori sia visivamente, che sul piano uditivo. Non è raro che giochi di simulazione (come quelli di volo) vengano utilizzati anche da professionisti per migliorare le proprie capacità nel campo di appartenenza, infatti, usufruire dei videogame come palestra e training aiuta a ridurre la possibilità di errore e a simulare situazioni estreme che, solitamente, vengono intraprese sotto stress.
I serious game non sono solo questo, ma hanno un ruolo importantissimo anche nel campo della sensibilizzazione su argomenti delicati come la preservazione dell’ambiente. Negli anni sono stati sviluppati titoli che si prefissano i seguenti obiettivi: educare, coinvolgere e informare. Qualche esempio per capire meglio cosa siano i serious game è d’obbligo.
Serious game: per l’ambiente…
I videogiochi hanno assunto un ruolo molto importante e in taluni casi più rilevante di altri media, perché permettono di vivere le situazioni e non di assistere passivamente. La sensibilizzazione su argomenti scottanti e a cui spesso non prestiamo attenzione per pigrizia e per vero e proprio menefreghismo (“tanto tra 100 anni mica ci sarò ancora”) passa anche dall’industria videoludica.
Un paio di esempi di videogiochi pro-ambiente sono Ciclania e Cities Skylines: Green Cities. Nel primo caso, si tratta di un progetto universitario sorto a Santiago del Cile che vuole mettere i giocatori di fronte agli effetti dell’inquinamento terrestre e dello sfruttamento sconsiderato delle risorse.
Nel secondo, invece, abbiamo a che fare con un progetto che coinvolge un’azienda rinomata nel settore, Paradox (Vampire the Masquerade, per citarne uno). Cities Skylines è un gestionale che ci mette nei panni di un sindaco che ha il compito di far prosperare la sua città. Green Cities è un’espansione in cui il giocatore, nei panni del primo cittadino, deve promuovere una crescita urbana ecosostenibile e responsabile.
P.M. Studios ha sviluppato un gioco dal titolo Ecowarriors che conduce il giocatore nel mondo delle energie alternative. Lo scopo è far sì che nel mondo si utilizzino solo quelle, pena un game over da Armageddon.
Ringraziamo Take Action Games per il video.
… ma non solo
Non c’è solo l’ambiente da salvare. I videogiochi hanno preso a cuore tantissime tematiche. Non vogliamo dilungarci troppo, ma è bene soffermarci anche su altri serious game davvero interessanti. Uno di questi è Tiltfactor Laboratory, un card game che sensibilizza sull’impatto che sta avendo il movimento anti-vaccinista.
La guerra è un tema trattato in migliaia di giochi, ma Darfur is Dying lo fa in modo differente. Con uno spirito giornalistico, il videogioco ci mostra la barbarie che paesi e regioni come il Darfur (Sudan) vivono tutti i giorni.
Amnesty The Game è un titolo del 2011 che ci fa vestire i panni di un agente della famosa organizzazione per i diritti umani. Il nostro scopo: convincere i governi ad abolire la pena di morte.
Il nostro consiglio è di dare un’occhiata, tra un Wolfenstein: The New Order e un Fallout (tra qualche anno forse vedremo la Zona contaminata affacciandoci alla finestra), a questi serious game. Ne vale davvero la pena.