Fortnite: Battaglia Reale è un videogioco da milioni e milioni di giocatori dotato di una scena eSportiva abbastanza florida grazie all’incredibile playerbase.
Come abbiamo già visto in precedenza Epic Games ha deciso di puntare con grande interesse su tale settore del suo mercato, sfruttando gli incredibili ricavi ottenuti per finanziare progetti eSportivi di ampio respiro: campionati con montepremi milionari, modalità diversificate e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo le cose non sembra andare tutte per il verso giusto: sempre più spesso internet è popolato da storie riguardanti importante polemiche interne al mondo competitivo; sempre più spesso si sentono giocatori professionisti lamentarsi di importanti aspetti del gioco e ancora più spesso sentiamo volare a destra e manca accuse di cheating verso importanti personalità del settore.
Quest’oggi abbiamo due perfetti esempi della questione.
Moltissime delle critiche che circolano intorno al mondo del Fortnite più competitivo riguardano il divertimento che uno può ricavare dal giocare ad un titolo fortemente basato sull’aspetto randomico degli spawn delle armi, delle location e così via; come abbiamo già visto in altre occasioni, i pro player tendono a definire l’abilità di fortnite non come un valore assoluto, bensì come qualcosa che sempre sottostà a quello che il caso decide in quella partita; lo stesso Pow3r ha dichiarato in un intervista di credere più importante la consistenza nel gameplay che l’abilità pura.
Qualcuno, in sostanza, avrebbe tirato fuori prima o poi una dichiarazione in cui annuncia di non ritenere Fortnite un videogioco divertente a livello competitivo. A farlo è stata una coppia di giocatori professionisti che hanno pian piano scalato il circuito collegiale americano.
Mister.Lemon e JACKo, intervistati sul palco del mainstage dopo aver vinto per conto dell’università del Georgia, le Gollegiate Starleague Nationals, hanno infatti dichiarato che non apprezzano moltissimo il titolo per come è al momento:
Mister.Lemon: Onestamente, non ci divertiamo così tanto giocando a Fortnite. Epic sta facendo qualche casino col gameplay a forza di cercare il modo di bilanciare tutto.”
JACKo: Abbiamo deciso di non giocare più in modo competitivo a Fortnite, inizieremo a cercare altri videogiochi con i quali cimentarci al fine di fare qualcosa di completamente diverso”
Il tutto è stato clippato prontamente su Twitch, con tanto di commentatore palesemente colto alla sprovvista che tenta di rimediare alle parole dei due giocatori.
Come dicevamo sopra, Fortnite è divenuto triste mente famoso nel corso di questi mesi a causa delle numerosissime accuse di cheating che si sono susseguite dall’inizio delle competizioni; non passano praticamente più di un paio di giorni tra una voce e l’altra. Questa volta al centro dell’attenzione c’è qualcosa di più subdolo di un cheat: XXiF, un giocatore professionista membro dei Rise Nation, un team esportivo statunitense piuttosto famoso sembra si sia messo d’accordo con altra gente per poter guadagnare facilmente i punti necessari alle qualificazioni per la coppa del mondo, in modalità solo.
La denuncia è stata fatta da Highsky, altro giocatore professionista piuttosto famoso in America che, con un tweet, mette in risalto un replay in cui vengono mostrate azioni sospette a suo giudizio. Secondo quanto dichiarato, XXiF durante una di queste partite ha ucciso due giocatori che hanno opposto praticamente resistenza nulla nonostante la presenza sul campo di un arma da fuoco particolarmente potente. Nel filmato allegato al tweet di HighSky è possibile notare come le due vittime si comportino in modo piuttosto curioso, considerando il livello d’abilità medio di un torneo di qualificazione.
Highsky ha inoltre sottolineato come uno dei due giocatori al centro di questa vicenda sia un noto amico di XXiF, motivo in più per avere dei sospetti.
Nel tweet sopracitato il giocatore americano ha taggato Epic Games chiedendo di indagare per poi prendere una decisione in merito; se queste accuse dovessero scoprirsi fondate XXiF finirebbe per perdere i 4000 dollari guadagnati per il suo posizionamento e perderebbe il diritto a partecipare alla coppa del mondo, senza considerare l’espulsione praticamente sicura dai Rise Nation.
La costanza con cui queste polemiche appaiono sugli schermi di noi videogiocatori sono forse la migliore cartina al tornasole possibile per comprendere che, Fortnite, dal punto di vista eSportivo, ci sia qualche problema con cui Epic deve necessariamente venire a patti.
This post was published on 30 Aprile 2019 16:29
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