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In arrivo una versione stand alone di Auto-Chess per mobile

Auto-Chess, una delle tante modalità fan-made ideate per il famosissimo MOBA Dota 2, sembrava esser l’ennesima mod creata per distrarsi un po’ dai soliti match del gioco, ma in breve tempo ha acquisito un seguito ed un’importanza a dir poco gargantuesca.

Nel giro di pochi mesi è diventata non solo una delle modalità (e quindi titoli) più giocate su Steam con oltre 6 milioni di giocatori, ma anche uno dei giochi più trasmessi su Twitch, arrivando anche a 100.000 spettatori in alcune trasmissioni.

Questo incredibile successo ha portato ad una riflessione repentina gli sviluppatori della mod: e se venisse sviluppato un vero e proprio gioco di Auto-Chess da distribuire al di fuori di Dota? Inutile dire che il progetto è già stato annunciato.

 

La modalità che compete con le Battle Royal nella comodità della vostra mano

 

 

Drodo Studios, gli attuali sviluppatori di Auto-Chess, hanno intenzione di portare la modalità fan made di Dota 2 sul mercato mobile sviluppando un titolo stand alone. L’idea di staccarsi da Valve e da Dota per poter lucrare su Auto-Chess aveva subito attirato moltissimo il team, ma avevano ancora bisogno di un po’ di tempo e fama per raggiungerla.

Con il rischio che la propria geniale idea venisse scopiazzata da qualche altra software house o addirittura acquistata regolarmente da Valve, Drodo Studios hanno deciso di attuare la propria mossa in questi giorni, annunciando la creazione della loro nuova IP.

Il titolo avrà lo stesso, appagante gameplay competitivo della mod che unisce lo schieramento di pezzi di una scacchiera all’evoluzione e alla conquista di risorse degli RTS. Auto-Chess sarà “ufficialmente” completamente slegato dagli eroi e dalle ambientazioni di Dota 2, il ché significa che ci saranno nuovi personaggi ed una nuova lore creata appositamente per il gioco.

 

 

Dalle prime immagini ed indiscrezioni, però, sembra proprio che Drodo Studios farà molto, moltissimo affidamento sulla già prestabilita lore di Dota 2, tanto che alcuni dei personaggi sembrano delle copie in cera degli eroi del ben più vetusto MOBA di Valve.

Lo sviluppo del titolo è iniziato proprio in questi giorni, ma per procedere ulteriormente il team di sviluppo desidera ampliarsi e finanziarsi adeguatamente. Per questo motivo, Auto-Chess è previsto per la fine del 2019 e rimarrà un’esclusiva destinata al mercato mobile cinese, dove la modalità e lo stesso Dota 2 vanno per la maggiore.

Un rilascio sul mercato occidentale, assieme magari ad una versione PC, è però molto probabile vista l’elevata popolarità che la fan-mod ha acquisito negli ultimi tempi. E voi? Giochereste a questo nuovo titolo stand-alone o il fascino degli eroi di Dota 2 vi ha conquistati definitivamente? Fatecelo sapere nei commenti

 

This post was published on 14 Marzo 2019 23:55

Riccardo Liberati

Classe 1997, cresciuto immerso dai libri, cartoni e videogiochi, ho sempre desiderato e provato fin dalla tenera età a creare storie fantasiose che rendessero un po' più brillante la mia vita monotona. Ho trascorso l'infanzia in solitaria, giocando a quanti più titoli possibili, spaziando dai vecchi J-RPG di Square Enix fino ai più violenti sparatutto su PC, non disdegnando nel frattempo RTS, platform e giochi di corse automobilistiche. Alle superiori riesco finalmente ad aprirmi e a trovare dei compagni con i miei stessi gusti e sogni, e capisco che non amo tanto i videogiochi, quanto la cultura ed i messaggi dietro di essi, gli stessi che ho sempre trovato nei libri, film e qualsiasi altro tipo di medium artistico. Inizio a lottare per questo concetto scrivendo all'impazzata ed accrescendo la mia cultura ancor di più, sia attraverso la scuola che attraverso gli incontri e le persone d'ogni giorno. Questo bel sogno finisce con l'arrivo all'università, periodo peggio di qualsiasi film horror che abbia mai visto e che mi costringe a mollare tutto e rifugiarmi nella mia Fortezza della Solitudine per tre anni, perdendo interesse e linfa vitale per qualsiasi cosa. Nel frattempo ho lavorato in numerosi settori, dall'aiuto vendita al libraio al tutor privato, e nel 2018 inizio a scrivere per Player.it, il mio primo incarico ufficiale come giornalista videoludico e che mi ha formato moltissimo sia nell'ambito dei videogiochi che in quello della scrittura basilare. Oggi ho ripreso a studiare grazie alla scelta repentina ed irrazionale di iscrivermi alla Scuola Holden di Torino, luogo da cui vi scrivo, abbandonando casa per la prima volta ed il luogo natale di ogni mio piccolo successo e grande fallimento. La mia speranza? Quella di poter riuscire a trovare una strada ben delineata, facendo quello che mi piace fare senza dovermi sottomettere a nessuno

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