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Rockstar Games denunciata per l’utilizzo del nome Pinkerton in RDR2

In Red Dead Redemption 2, tra rapine in treni di lusso e risse da bar in un saloon, bisogna stare molto attenti agli uomini di Pinkerton che cercheranno con ogni mezzo possibile di catturare i membri della nostra banda. Ebbene, il nome Pinkerton non è preso a caso e non rappresenta qualcosa di fittizio, anzi, è strettamente legato alla storia dell’epoca raccontata nel capolavoro di Rockstar Games.

Il suo utilizzo nel gioco, però, sta per creare dei grattacapi all’azienda di videogiochi che ora potrebbe trovarsi invischiata in una battaglia legale. Esiste da centinaia di anni la Pinkerton Consulting & Investigations, una società investigativa che ha deciso di intentare causa contro Rockstar per aver inserito un marchio registrato senza chiederne l’autorizzazione.

Rockstar Games: galeotto fu Pinkerton

Sulla base di un rapporto stilato da The Blast, un gruppo noto come Pinkerton Consulting & Investigations ha inviato una lettera a Rockstar Games e Take-Two Interactive, chiedendo ai due colossi il pagamento dei diritti d’autore sul marchio registrato Pinkerton.

La società fa sapere che è in circolazione da 165 anni e che “nel 1870 l’agenzia lavorò con le forze dell’ordine per catturare criminali famosi in tutto il paese”. Secondo la società, quindi, ci sarebbero anche dei danni di immagine perché in RDR2 i Pinkerton sono visti come antagonisti, poiché vogliono catturare i protagonisti. Va detto che i protagonisti di RDR2 sono fuorilegge, quindi, non possiamo certo parlare di “buoni”, come non possiamo ritenere del tutto cattivi i Pinkerton. Ma ormai il dado è tratto e la società vuole un bel risarcimento.

La lettera fa notare che il gruppo Pinkerton è associato al gioco, anche se non ha mai dato un’autorizzazione ufficiale per consentirlo. Inoltre, l’utilizzo in quel contesto potrebbe “offuscare la reputazione dei famosi marchi di Pinkerton”.

La richiesta della società non è quella di vedere il gioco rimosso dagli scaffali, ma suoi membri sono “disposti a discutere una cifra forfettaria” per risolvere la questione. Se ciò non accadrà, tuttavia, sono pronti a citare in giudizio per violazione del marchio.

La risposta di Rockstar Games

Tuttavia, Rockstar non sta facendo marcia indietro, e si è già diretta alla corte federale con un’ingiunzione, poiché ritiene che l’uso del nome Pinkerton sia consentito dal Primo Emendamento. Questo è il testo dell’emendamento:

Il Congresso non promulgherà leggi per il riconoscimento ufficiale di una religione, o che ne proibiscano la libera professione; o che limitino la libertà di parola, o di stampa; o il diritto delle persone di riunirsi pacificamente in assemblea e di fare petizioni al governo per la riparazione dei torti.

Si parla, dunque, di libertà di parola e di stampa. Nella sua replica, inoltre, Rockstar ha fatto notare che RDR2 è un “videogioco storicamente accurato ambientato nel selvaggio West alla fine del 1800” e che “i riferimenti storici sono intessuti nella trama del gioco ad ogni livello”.

Continua dicendo: “Il riferimento del gioco alla storica Agenzia investigativa nazionale di Pinkerton e ai suoi agenti è solo uno dei tanti modi in cui Red Dead 2 ritrae accuratamente lo storico paesaggio americano del diciannovesimo secolo”.

Rockstar ha poi aggiunto che il nome Pinkerton è stato usato anche in altre opere, solitamente di stampo cinematografico, ambientate nel selvaggio West senza che ci sia mai stato alcun problema.

Per ora, nessun giudice si è pronunciato sulla questione e attendiamo, quindi, l’evolversi della situazione. Vi terremo informati in caso di aggiornamenti.

This post was published on 15 Gennaio 2019 12:31

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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