Ancora una volta, ci troviamo a dover commentare una vittoria della pirateria videoludica. Denuvo è stato nuovamente crackato. Normalmente, una notizia di questo genere passerebbe più o meno inosservata. Vi starete allora chiedendo il perché di questo articolo. La ragione è una sola: ad essere piratato, questa volta, è stato Assassin’s Creed: Origins. Come forse qualcuno ricorderà, il gioco Ubisoft era riuscito, a differenza di tanti suoi “colleghi”, a resistere per mesi ai tentativi dei cracker di tutto il mondo, riuscendo a risollevare almeno parzialmente la nomea del noto sistema anti-tamper. Ebbene, dopo oltre tre mesi di “resistenza”, anche la protezione dell’ultimo Assassin’s Creed è infine aggirata.
Chiunque abbia seguito le recenti evoluzioni della scena videoludica, non può non aver appreso delle tante discussioni nate attorno a Denuvo. Il celebre software anti-tamper è salito agli onori della cronaca per motivi purtroppo non legati alla sua efficienza. Basta consultare Wikipedia per rendersi conto della facilità e della velocità con cui i cracker riuscivano ad aggirare il sistema anti-pirateria. Per fare qualche esempio, Tekken 7 fu crackato in appena 4 giorni, per non parlare di quanto accaduto con RiME. Eppure, Assassin’s Creed: Origins era riuscito a resistere, almeno finora. La ragione era da ricercarsi nella combinazione di Denuvo e di VMProject, due software anti-pirateria, che avrebbero dovuto assicurare una protezione ancora migliore.
Con buona probabilità, i cracker avranno realizzato, lo scorso Gennaio, un bypass del software, con Denuvo che è ancora in esecuzione in background. Proprio per questa ragione, a differenza di quanto visto con RiME, non ci dovrebbe essere alcun cambiamento nelle performance del gioco. Per saperne di più su quest’ultimo punto, bisognerà attendere qualcuno che riesca a crackare anche il programma anti-tamper austriaco, o registrare eventuali variazioni qualora Ubisoft in persona dovesse decidere di rimuoverlo dal proprio gioco.
Va comunque sottolineato che è già disponibile una nuova versione di Denuvo, ovvero la 5.0. Questa versione è stata già installata su titoli come Marvel vs Capcom: Infinite, e sarà presente anche su videogame in uscita, come Far Cry 5.
Nonostante la versione 4.8, quella installata su Assassin’s Creed: Origins, sia stata comunque crackata, Denuvo può comunque cantare vittoria. Il software è stato capace di garantire oltre tre mesi di “sicurezza”. E se la versione 5.0 dovesse essere altrettanto complessa da aggirare, sempre più aziende potrebbero decidere di ricorrere al programma in questione per proteggere i loro prodotti.
Piuttosto, ci sarebbe da chiedersi, a questo punto, quale sarà la mossa di Ubisoft, ora che il suo gioco di punta è stata crackato. È assai probabile, però, che l’azienda francese non faccia assolutamente niente. Basta osservare l’esempio di Watch Dogs 2, un altro gioco Ubisoft su cui è installata la medesima versione di Denuvo, per comprendere che l’importante, per il publisher, è garantire i primi mesi di vendite.
Tra le varie cose, Ubisoft ha garantito che Denuvo non ha inficiato in alcun modo le prestazioni di Assassin’s Creed: Origins. Non avremo mai modo di verificare queste affermazioni direttamente, ma quello che possiamo dire è che il tanto vituperato software anti-tamper è riuscito a prendersi una piccola rivincita nei confronti dei suoi detrattori.
Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.
This post was published on 3 Febbraio 2018 19:34
In Giappone arriva l'inaspettata collaborazione tra McDonald's e il brand di Evangelion, con delle sorprese…
Il Paradiso delle Signore tornerà in onda con le nuove puntate a gennaio 2025: ecco…
Su Paypal per il 2025 viene confermata la possibilità di rateizzare un pagamento in tre…
Se siete alla ricerca del miglior giradischi per uso domestico, abbiamo la soluzione che fa…
Per il Play Store la fine dell'anno si sta configurando come un momento di cambiamento.…
Inizia l'evento Winterfest 2024 di Fortnite e, per l'occasione, arriva in gioco un'ospite d'eccezione: non…