Qual è il terzo capitolo di una saga di videogiochi atteso da anni? Se avete risposto Borderlands 3, siete tra i videogiocatori che hanno amato alla follia il diablo-like-fps di Gearbox della scorsa generazione. Per tutti quelli che hanno detto Half-Life 3, offriamo abbracci e spalle su cui piangere.
Gearbox ormai da troppo tempo non è più sulla cresta dell’onda: dopo gli scivoloni fatti con Alien: Colonial Marines, Duke Nukem Forever e l’ancora cocente delusione di Battleborn, c’è solo un titolo capace di risollevare le sorti della software house, e quel titolo è proprio l’attesissimo quanto tutt’ora mai visto Borderlands 3.
L’idea dietro al franchise di Borderlands è tanto semplice quanto geniale: aggiungere delle meccaniche da RPG molto simili al capolavoro di Blizzard, tra cui 4 personaggi con vari skill trees e sconfinate quantità di armi generati proceduralmente di varia potenza e rarità, assieme al classico sistema di controllo di un sparatutto in prima persona.
Condite il tutto con un umorismo scanzonato che permea l’intera trama ed i suoi personaggi, ed eccovi tra le mani un gioiellino del game design che col tempo ha acquisito un sacco di seguito.
Sebbene il primo Borderlands non fosse perfetto ed avesse numerosi difetti in varietà di ambientazioni e nemici, il vero salto di qualità c’è stato con il suo successore, Borderlands 2.
Con una cura maniacale per le missioni della storia principale, una trama e delle ambientazioni da capogiro ed uno tra i villain più carismatici che l’industria videoludica abbia mai conosciuto, il capolavoro di Gearbox uscito nel 2012 ha gettato le basi per un franchise di larghe vedute e potenzialità infinite.
Peccato che, a parte una collaborazione con l’ormai defunta Telltale Games ed un Pre-Sequel privo del brio e del genio del secondo capitolo, Borderlands non si sia più mostrato agli occhi dei fan e dei videogiocatori.
Ma forse il ritorno su Pandora e sistemi limitrofi potrebbe esser più vicino che mai.
Se per Gabe Newell non esiste altro numero all’infuori dell’1 e del 2, vale l’esatto contrario per Randy Pitchford, celebre CEO di Gearbox che sta letteralmente dando i numeri sul suo profilo Twitter, e per la precisione proprio il numero 3.
Pitchford ha infatti twittato particolari frasi criptiche riguardo aneddoti della sua giornata e di cultura generale, come ad esempio:
“Fun Fact: oggi è il 334esimo giorno dell’anno. Ieri era il 333esimo. È davvero incredibile l’importanza che le menti umane danno ai sistemi di numerazione arbitrari e alle coincidenze. La gente perderà la testa quando verrà l’anno 3000.”
O ancora:
“La mia lista di cose da fare contiene solo 3 mansioni. Ma ho anche in programma 3 meeting prima delle 3 del pomeriggio. L’Universo sta cercando di dirmi qualcosa?”
L’Universo sta forse comunicando il segreto del game developing a Pitchford? O forse è lo stesso CEO che sta cercando di comunicarci qualcosa di particolare?
Magari, con l’avvenire dei The Game Awards previsti per il 6 Dicembre, avremmo più informazioni al riguardo. Di recente, ci sono stati numerosissimi rumors riguardo ad annunci a sorpresa durante la serata della premiazione, quindi non ci resta altro che aspettare con trepidante attesa.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.
This post was published on 1 Dicembre 2018 19:54
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