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Il più commovente Easter Egg si trova in Spyro Reignited Trilogy

Gli easter eggs sono scoperte sempre piacevoli da fare, ma in rari casi e con vari sforzi diventano anche la toccante testimonianza della vita e della volontà di qualcuno che non c’è più. Questo easter egg trovato nella Spyro Reignited Trilogy appartiene decisamente a questa categoria. 

Lo Youtuber canadese Canadian Guy Eh ha ricevuto una soffiata da una fonte interna a Toys For Bob, il team di sviluppo di Spyro Reignited Trilogy, che gli ha consigliato di indagare riguardo un easter egg situato in Spyro 3: Year of the Dragon, nella Casa del Giardino del Sole. 

Senza neanche pensarci, lo Youtuber si è subito diretto nella zona di passaggio all’hub world successivo, e vi ha trovato dei quadri raffiguranti i vari abitanti dei livelli. In ognuno di essi, c’è scritta quella che a priva vista sembra esser una sorta di firma, Parvinder”.

Il giovane Youtuber non è riuscito a capire in cosa consistesse l’easter egg, ma il nome Parvinder non gli suonava del tutto nuovo. La rivelazione è arrivata qualche momento dopo, quando il membro segreto dei Toys For Bob lo ha ricontattato una seconda volta, rischiarendogli la memoria.

 

L’ultima richiesta di un disperato, la forza della community di appassionati, la buona volontà degli sviluppatori

 

 

Un utente reddit, TheChronoShadow, circa un mese fa ha raccontato la sua storia sui forum del sito: il suo primo videogioco è stato Spyro 3: Year of the Dragon, regalatogli dalla madre che lo ha spronato ad appassionarsi ai videogiochi e, infine, a perseguire il sogno di diventare un game delevoper.

Purtroppo, la madre di TheChronoShadow ha contratto nel 2014 un carcinoma mammario metastatico, la forma più letale di cancro al seno. Gli hanno diagnosticato non più di cinque anni di vita, ma durante tutta la malattia questa madre non ha smesso di supportare il proprio figlio.

Nel Febbraio del 2018 anche TheChronoShadow ha contratto un cancro, più facile da curare e rimuovere ma che richiedeva comunque dei cicli di chemioterapia. Eppure, sua madre è sempre stata al suo fianco.

L’annuncio della prima data di uscita della Spyro Reignited Trilogy ha ridato nuova linfa ad entrambi, ansiosi di rigiocare insieme quel titolo che li aveva legati così tanto 18 anni fa. La notizia del rinvio della trilogia a Novembre ha però infranto tale sogno, poiché la madre di TheChronoShadow era nel frattempo peggiorata e rischiava di non vedere l’arrivo del titolo.

TheChronoShadow ha pertanto fatto l’unica cosa che poteva: un appello sulla community Reddit di appassionati di Spyro a Toys For Bob, chiedendo loro di omaggiare il nome della madre nel remake di Spyro 3: Year of the Dragon, in qualunque modo possibile. 

La notizia si è sparsa in men che non si dica e Toys For Bob non hanno perso tempo, scrivendo a mo’ di firma il nome della madre di TheChronoShadow, Parvinder, nei quadri del secondo hub world del titolo, sciogliendo i cuori di tutti quanti.

 

Come un semplice videogioco possa comunicare così tanto a così tante persone

 

 

Il video di Canadian Guy Eh sta spopolando in queste ore, ed ha anche raggiunto niente meno che lo stesso TheChronoShadow, che ha risposto con un commento strappalacrime al video:

“Shhh, [questo easter egg] è un segreto per tutti quanti. Ma in tutta onestà, grazie per aver fatto un video al riguardo. Avevo intenzione di ringraziare tutti quelli che hanno condiviso la mia richiesta su Reddit una volta che mi sarei sentito meglio. Inoltre non voglio che questo rappresenti unicamente mia madre, ma tutte le madri che lavorano sodo per i propri figli cosicché quando qualcuno passerà davanti a questo muro penserà alla propria madre e a tutte le cose meravigliose che loro fanno per noi. Non potrò mai ringraziare abbastanza Toys for Bob e la community di Spyro. Grazie mille ragazzi.”

Il videogioco può essere tante cose. Per alcuni è una semplice forma d’intrattenimento. Per altri è una fonte di guadagno ed un lavoro. Per altri ancora è una forma d’arte complessa e bellissima. Ma in fondo, il videogioco è solamente un mezzo con il quale comunicare i nostri messaggi. E a volte, questi messaggi ci ricordano che possiamo essere delle persone fantastiche, quando lo desideriamo.

Questo è ciò che trapela da un simile gesto, da una simile community. Un messaggio che ci sentiamo in dovere di condividere e che vogliamo ardentemente comunicare a tutti i nostri lettori.

 


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Se invece siete bloccati con i trofei potreste consultare la nostra guida ai trofei per Spyro !

This post was published on 4 Dicembre 2018 23:59

Riccardo Liberati

Classe 1997, cresciuto immerso dai libri, cartoni e videogiochi, ho sempre desiderato e provato fin dalla tenera età a creare storie fantasiose che rendessero un po' più brillante la mia vita monotona. Ho trascorso l'infanzia in solitaria, giocando a quanti più titoli possibili, spaziando dai vecchi J-RPG di Square Enix fino ai più violenti sparatutto su PC, non disdegnando nel frattempo RTS, platform e giochi di corse automobilistiche. Alle superiori riesco finalmente ad aprirmi e a trovare dei compagni con i miei stessi gusti e sogni, e capisco che non amo tanto i videogiochi, quanto la cultura ed i messaggi dietro di essi, gli stessi che ho sempre trovato nei libri, film e qualsiasi altro tipo di medium artistico. Inizio a lottare per questo concetto scrivendo all'impazzata ed accrescendo la mia cultura ancor di più, sia attraverso la scuola che attraverso gli incontri e le persone d'ogni giorno. Questo bel sogno finisce con l'arrivo all'università, periodo peggio di qualsiasi film horror che abbia mai visto e che mi costringe a mollare tutto e rifugiarmi nella mia Fortezza della Solitudine per tre anni, perdendo interesse e linfa vitale per qualsiasi cosa. Nel frattempo ho lavorato in numerosi settori, dall'aiuto vendita al libraio al tutor privato, e nel 2018 inizio a scrivere per Player.it, il mio primo incarico ufficiale come giornalista videoludico e che mi ha formato moltissimo sia nell'ambito dei videogiochi che in quello della scrittura basilare. Oggi ho ripreso a studiare grazie alla scelta repentina ed irrazionale di iscrivermi alla Scuola Holden di Torino, luogo da cui vi scrivo, abbandonando casa per la prima volta ed il luogo natale di ogni mio piccolo successo e grande fallimento. La mia speranza? Quella di poter riuscire a trovare una strada ben delineata, facendo quello che mi piace fare senza dovermi sottomettere a nessuno

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