Nel fine settimana è stato annunciato a sorpresa un nuovo titolo dell’iconico franchise fantascientifico della 20th Century Fox, denominato Alien: Blackout.
La notizia è arrivata con la registrazione del trademark di Alien: Blackout da parte della Fox, e pare che verrà ufficialmente rivelato ai Games Awards di Dicembre. A conferma di ciò, un tweet parecchio criptico con il font della Weyland Corporation di Geoff Keighley, storico giornalista videoludico e presentatore dei Games Awards.
Il franchise di Alien è sempre stato strettamente legato al medium videoludico: spesso la terrificante creatura di H.R. Giger ha influenzato pesantemente l’art direction, il design, lo stile e le ambientazioni di parecchi videogiochi fantascientifici e non.
Oltre a questo, sono stati numerosissimi i tie-in e videogiochi che hanno sfruttato la licenza di Alien, regalandoci perle come Alien: Resurrection, uno dei primi titoli FPS usciti su console prima di Halo, o il più recente Alien: Isolation, capace di catturare l’angosciante atmosfera claustrofobica del primo film del franchise.
Inutile ribadire, quindi, l’importanza di questo annuncio per la community di appassionati di Alien e dei videogiocatori, che finalmente potranno mettere le mani su di un nuovo titolo dopo anni.
Ma esattamente, cosa potrebbe essere Alien: Blackout?
I rumors di un nuovo titolo di Alien giravano dall’inizio del 2018, e si vociferava che alla guida del progetto ci fosse un nuovo studio con importanti menti e famosi developers al suo interno fondato nel 2015, Cold Iron Studios.
Con l’annuncio ufficiale nello scorso weekend, si è scoperto anche il genere di videogioco che Cold Iron Studios sta sviluppando per il franchise: uno sparatutto più vicino alla saga di Alien vs. Predator che al più recente Isolation.
Il sito di Comic Book è però riuscito a scovare altre interessanti informazioni riguardo ad Alien: Blackout, il tutto andando a scavare nei profili Linkedin degli impiegati di Cold Iron Studios.
I dettagli più curiosi ed importanti ce li danno il profilo di Matt Highison, l’art director dello studio, e quello di Craig Zinkievich, il CEO di Cold Iron Studios. Entrambi i profili mostrano come impiego principale la guida ed il supporto ad un team di creativi “per lo sviluppo di nuovi giochi next-gen“, utilizzando come motore grafico l’Unreal Engine 4.
Anche il profilo Linkedin del Direttore Tecnico dello studio, Shannon Posniewski, ha confermato la lavorazione ad un progetto per un gioco next-gen. Altra nota interessante è un’ulteriore mansione del CEO, che spiega come lo studio sia concentrato “sullo sviluppo di titoli online.”
Che forse Alien: Blackout sia uno sparatutto completamente multiplayer, o almeno con elementi online nel suo gameplay? Sembra plausibile, in quanto vari titoli della saga di Alien vs. Predator hanno avuto componenti competitive online, così come il disastroso Alien: Colonial Marines.
Finora tutte queste informazioni sono da prendere con le pinze, ma dobbiamo solo aspettare i Game Awards il 6 Dicembre per avere finalmente qualche conferma. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.
This post was published on 27 Novembre 2018 17:01
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