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Mass Effect: Isolation, un fan-film ambientato nella saga di ME

In occasione dell’N7 Day è stato pubblicato Mass Effect: Isolation, un fan-film tutto britannico di cui seguiamo l’evoluzione da oltre un anno e mezzo. Realizzato dallo studio Dragonstone Pictures, questo corto è ambientato nella trilogia originale di Mass Effect: nella nostra Via Lattea, quindi, e non nella sfortunata –in tutti i sensigalassia di Andromeda.

Il fan-film è stato finanziato tramite la piattaforma di crowfunding IndieGogo, e ha raccolto 2.139 sterline: il 142% dell’obiettivo iniziale, fissato a 1.500 pound.

I finanziatori che hanno contribuito con almeno 100 sterline diventano automaticamente Produttori Esecutivi, con tanto di credit su IMDB oltre a foto, poster e un’anteprima esclusiva; con un contributo dalle cinque sterline in su, invece, si possono ricevere poster del fan-film e/o foto in stile pin-up di FemShep, interpretata dall’attrice scozzese Nicolette McKeown.

L’ambientazione di Mass Effection: Isolation

L’azione si svolge in un punto non ben precisato della trama di Mass Effect: sulla pagina Facebook e su IMDB leggiamo che la storia è ambientata tra il primo e il secondo Mass Effect, mentre su IndieGogo è indicato che tutto si svolge tra ME2 e ME3, aspetto corroborato anche dall’identificativo della nave di Shepard: la versione post-Cerberus, cioè SSV Normandy SR-2. La presenza di un’omni-blade, oltretutto, avvicina il punto esatto a ME3.

Ad ogni modo, il Comandante Shepard si trova ad affrontare –per l’ennesima volta– un crash landing. Ebbene sì: durante un trasferimento con una navetta, mentre tornava tranquillamente alla Normandy, il velivolo di Shepard è stato colpito e danneggiato gravemente, e il nostro eroe preferito, in versione FemShep, si trova a dover effettuare un atterraggio d’emergenza su un pianeta sconosciuto e disabitato. Senza alcuna possibilità di contattare l’equipaggio a bordo della Normandy, almeno nell’immediato.

Ben presto, però, scoprirà di non essere sola: un agente indottrinato dai Reaper è in agguato, e non esistono chance di fuga per nessuna delle due protagoniste.

Ricordiamo, per chi dovesse aver vissuto su un pianeta altrettanto desolato, che i Reaper / Razziatori sono un’avanzatissima civiltà bio-meccanica, creata da- no, evitiamo spoiler: basti dire che ogni 50.000 anni si fanno rivedere, carichi di ignoranza e cattive intenzioni, ma questa volta si trovano a dover affrontare il Comandante Shepard. Il ciclo sarà diverso, stavolta? Dipende da noi. Forse.

La location scelta per il fan-film

Gli effetti speciali e la CGI non possono rendere bene l’idea di un pianeta alieno e privo di forme di vita senziente, almeno non senza spendere somme di denaro ben superiori a quelle rese disponibili dalla campagna di crowdfunding; per questo motivo Mass Effect: Isolation è stato girato nelle cupe e selvagge Highlands scozzesi: niente set di scena e niente green-screen, quindi.

Soltanto la verdeggiante e nebbiosa natura scozzese fa da sfondo alla lotta per la sopravvivenza tra il Comandante Shepard e l’assassino dei Razziatori.

La crew e il cast di Mass Effect: Isolation

Come già detto, lo studio che si è occupato della realizzazione del fan-film è quello di Dragonstone Pictures, con la regia e la sceneggiatura di Simon Fox, con l’assistenza di Heather Brown.

La direzione della fotografia e le riprese sono state affidate a Barry Grunning, Daniel Arbon e Graeme Strachan, che hanno saputo catturare in modo magistrale l’atmosfera cupa, gritty e aliena dei pianeti della trilogia originale di Mass Effect. Le foto behind-the-scenes sono state scattate da Alexandra K. Kennedy.

Un film di genere Sci-Fi, però, sarebbe incompleto senza degli effetti speciali di spicco, affidati a Jack Fox, e senza un comparto make-up di pregio: quest’ultimo aspetto è stato curato dalle Make-Up Artist Hazel MacCorkindale e Maxine Toland, che hanno trasformato i lineamenti delicati di Rowan Birkett in quelli di un feroce assassino indottrinato dai Reaper.

All’altro capo dello spettro eroe – antieroe (ben più sfumato rispetto all’asse Paragon – Renegade), invece, troviamo Nicolette McKeown nei panni di un’agguerritissima FemShep.

Le due protagoniste sono state preparate duramente per le scene di combattimento: l’intensivo allenamento, ben documentato sulla pagina Facebook del progetto, è stato affidato al coreografo e specialista di combattimento scenico James “Spike” Nisbet e al resto del team di Fulcrum Fight Professionals. I prop e le repliche delle armi di Mass Effect sono stati realizzati da Starjeff 3D Workshop, utilizzando la tecnologia della stampa 3D.

Infine la colonna sonora, che rappresenta un aspetto di primaria importanza in tutta la saga di Mass Effect, è stata curata dal compositore scozzese Owen Devlin che, come si può sentire già dal trailer uscito il mese scorso, ha saputo catturare l’atmosfera epica della soundtrack originale, con la collaborazione del sound operator David McKeitch.

Cos’altro rimane da dire? Nulla, resta solo da mostrarvi il fan-film di Mass Effect: Isolation, disponibile gratuitamente su YouTube.

 

 

 

 

This post was published on 8 Novembre 2018 21:15

Pierluigi Michetti

Pierluigi è un abruzzese di 33 anni, cittadino d'Europa e appassionato non soltanto di tutto ciò che sia vagamente fantasy, ma anche di mitologia, rievocazione storica e rasatura tradizionale. Cresciuto a pane, olio d'oliva, videogame di ruolo, letteratura fantasy, lezioni di pianoforte ed heavy metal, studia Scienze Politiche, prima, Pubblicità e Marketing, poi, e a metà della storia si ritrova a fare il copywriter e il redattore. Dopo aver adorato D&D 3.5, Sine Requie, Il Richiamo di Cthulhu e altri titoli meno celebri, si ritrova quasi per caso a sfogliare il PHB e la DMG di D&D 5E, e lì viene risucchiato in un vortice dimensionale senza via di scampo. Dopo aver giocato il Guerriero / Chierico per una dozzina d'anni, attualmente si diverte con un Barbaro in una campagna, fa il DM in una seconda, e gioca (male) un Warlock Legale-Malvagio in una terza, sempre con lo stesso gruppo. In tenera età, armato di un Amiga Commodore 64 e un SEGA Master System II Plus, inizia a esplorare il multiverso videoludico; la vera passione, però, sboccia soltanto con l'arrivo di un Pentium 1 133 MHz. I titoli amati, in ordine sparso: da Age of Empires a Earthsiege 2, da Earth 2140 a Carmageddon, e poi SimCity, SimCopter, i simulatori di volo, Populous, Black & White, Monkey Island, Wolfenstein, BloodRayne, Planescape: Torment, i Baldur's Gate (inclusi i Dark Alliance), Dark Forces, senza dimenticare Ultima Online, World of Warcraft, i due Knights of the Old Republic (giocati più volte di quel che il pudore mi consente di ammettere), Star Wars the Old Republic, i vari Max Payne, i Vampire the Masquerade: Redemption e Bloodlines, Kingdom Come: Deliverance e naturalmente la saga di The Witcher, quella di Dragon Age, i vari The Elder Scrolls (incluso l'Online) e soprattutto quella di Mass Effect, di cui è perdutamente innamorato. Dopo una primissima adolescenza trascorsa in compagnia dei romanzi di Tom Clancy e Bukowski, spicca il volo con gli autori canonici, tra cui Tolkien, G. R. R. Martin, J. K. Rowling, Weis - Hickman, Terry Pratchett, Stephen King, Gemmell, Howard e -in parte- Terry Brooks; attualmente adora la prosa di H. P. Lovecraft ma non tanto la sua poesia, divora Luk'janenko, Sapkowski, Karpyshyn, Zahn e tutto l'Universo Espanso di Star Wars.

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