Gli ultimi anni dei videogiochi sono stati attraversati da una spiacevole consuetudine (per parafrasare 2K Games ) conosciuto anche come fenomeno delle microtransazioni. Nonostante moltissimi grandi successi siano sprovvisti del tutto di microtransazioni al loro interno (come ad esempio God Of War ) il trend non sembra diminuire di punto alcuno.
L’ultimo arrivato ad avere microntrasazioni al suo interno è un gioco del tutto insospettabile, il quinto capitolo della saga di Devil May Cry.
Vediamo insieme cosa abbiamo scoperto sulle microtransazioni di Devil May Cry 5.
All’interno della saga di Devil May Cry questo non è il primo esempio di microtransazioni, bensì segue una strada già tracciata da Devil May Cry 4 Special Edition, titolo che era già stato criticato al riguardo.
il Director del titolo Hideaki Itsuno ha parlato con Gamespot riguardo la presenza delle microtransazioni all’interno del titolo definendole semplicemente un opzione.
Abbiamo voluto dare alle persone la possibilità di comprare le risorse per il potenziamento dei propri personaggi nel tentativo di dare un pzione concreta per risparmiare tempo. Se essi vogliono risparmiare tempo e ottenere immediatamente tutto quant oquello che il gioco offre sacrificando la progressione naturale delle cose, beh, possono farlo! Se la gente non lo vuole fare allora può tranquillamente sfruttare ciò la normale progressione di gioco che abbiamo integrato in primis all’interno del normale flusso di gioco.
Nonostante l’annuncio riguardante la presenza di una modalità multiplayer all’interno di Devil May Cry 5 è difficile credere che le microtransazioni potranno danneggiare gli equilibri di gioco , specie considerando che ancora non si davvero nulla su come saranno strutturate (o sarà strutturata) la modalità a più giocatori. L’unica cosa che si conosce riguarda la possibilità di giocare fino ad un massimo di tre persone contemporaneamente, non si sa se in una modalità di gioco cooperativa o competitiva.
In ogni caso la natura delle microtransazioni appare perfettamente chiara fin da subito: opzioni che vengono date al giocatore per far risparmiare lui tempo; se qualcuno vuole rovinarsi la progressione del gameplay a causa della mancanza di tempo può farlo senza problema alcuno.
Probabilmente come giocatori saremo sempre più abituati a vedere questo genere di idee all’interno di generi videoludici che potrebbero tranquillamente farne a meno. L’unica cosa da fare è sperare che gli sviluppatori dei videogiochi continuino a vedere le microtransazioni come delle possibilità da regalare ai giocatori per risparmiare tempo, invece che relegarle al triste compito di fulcro economico del titolo.
Devil May Cry 5 è in arrivo per l’8 Marzo 2019 su Playstation 4, Xbox one e Steam; abbiamo scoperto da poco i (modesti) requisiti necessari per giocare il titolo su computer; da un po’ di più conosciamo invece il contenuto della bellissima deluxe edition del titolo.
This post was published on 23 Settembre 2018 8:45
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