Tra le cose davvero poco probabili che però sono successe possiamo includere anche un fatto di oggi: THQ Nordic ha acquistato la proprietà intellettuale del brand Kingdoms Of Amalur, insieme alla proprietà intellettuale di Copernicus MMO, un gioco multiplayer mai rilasciato.
E la cosa non sarebbe nemmeno così incredibile se non fosse che nessuno sano di mente al mondo avrebbe mai pensato al ritorno di Kingdoms Of Amalur nel mercato delle Ip funzionali, non dopo l’insuccesso commerciale che si ritrovo quando uscì nell’ormai vetusto 2011.
Vediamo insieme questa mossa di THQ Nordic.
Kingdoms Of Amalur tornerà tra i vivi?
THQ Nordic ha acquistato i diritti per Kingdoms Of Amalur e Copernicus MMO da 38 Studios, software house che ha sviluppato Kingdoms Of Amalur e che è fallita poco dopo averlo rilasciato al pubblico (KOA è stato pubblicato da Electronic Arts all’epoca).
La compagnia è diventata famosa negli anni per colpa del grande danno economico che fece al suo proprietario Curt Schilling, stella del baseball americano.
Non sono stati rilasciati numeri di alcun sorta da parte di THQ Nordic o da parte dei legali di 38 Studios; non ci sono nemmeno piani di alcun tipo per Kingdoms Of Amalur e Copernicus MMO (almeno ufficialmente parlando).
Per THQ Nordic acquistare vecchie IP per un motivo o l’altro è una mossa perfettamente normale; la compagnia negli ultimi anni si è fatta conoscere per aver acquistato, una dopo l’altra, IP come Dead Islands, Saints Row, TimeSplitters, Homefront, Metro 2033 e molte altre; Kingdoms Of Amalur potrebbe essere l’ennesima pedina sulla lista d’acquisti della compagnia, pedina che potrebbe essere riutilizzata per un qualche prodotto a basso costo (come una remaster di Kingdoms Of Amalur: Reckoning…)
L’unico gioco mai appartenuto al brand si chiama Kingdoms Of Amalur: Reckoning, un action-rpg sviluppato da Big Huge Games e 38 Studios, pubblicato da EA sotto l’etichetta EA Partners. Un gioco divertente, dal gameplay frizzante e dal buon livello tecnico per l’epoca.
Kingdoms Of Amalur: Reckoning fù caratterizzato da un sistema di combattimento molto divertente e spettacolare per l’epoca, cosa che gli fece guadagnare più di un complimento sulle varie riviste di settore. Purtroppo il titolo era anche marchiato da un’estetica forse un po’ troppo derivativa da maestri del genere come Warcraft e non riuscì mai a sfondare commercialmente parlando.
Comprereste mai una versione rimasterizzata di Kingdoms Of Amalur: Reckoning? Avete giocato il titolo all’epoca della sua uscita?
Fateci sapere che ne pensate nei commenti.