Dopo un periodo di calma apparente, si ritorna a parlare di uno dei temi più scottanti di tutto lo scorso anno. Stiamo parlando, ovviamente, delle loot box. Dopo aver mandato in bestia il web, causando le reazioni più contrastanti che si siano mai viste da un bel po’ di tempo a questa parte, un altro gioco introdurrà queste meccaniche nel suo gameplay. Si tratta di Ghost Recon: Wildlands. Il titolo Ubisoft era rimasto finora immune dalle tanto vituperate loot box, ma di qui a brevissimo anche nell’ultima incarnazione del franchise Tom Clancy’s vedremo comparire le casse premio.
A neanche un anno di distanza dalla sua uscita, Ghost Recon: Wildlands ha riscosso un ottimo successo, sia di pubblico che di critica. Proprio per questa ragione, Ubisoft non ha mai fatto mancare il proprio supporto alla sua creatura. Circa un mese fa, infatti, il publisher francese aveva introdotto una modalità di gioco che avrebbe portato i gamer di tutto il mondo a scontrarsi con Predator, una delle icone della storia del cinema. Anche per questa ragione, probabilmente, non pochi gamer saranno rimasti di stucco nell’apprendere dell’arrivo delle loot box nel videogame Ubisoft. Nonostante sempre più giochi stiano ricorrendo a questo sistema, tra cui anche il prossimo Dragon Ball FighterZ, sono ancora in tantissimi a guardarlo con grande scetticismo.
Tuttavia, con buona probabilità non ci sarà niente di cui preoccuparsi: le loot box presenti in Ghost Recon: Wildlands conterrebbero solo elementi cosmetici. Le casse, chiamate RNG Package, saranno suddivise in due tipologie: Spec Ops e Ghost War. La prima tipologia di casse è indirizzata all’esperienza di gioco single player, e comprenderà unicamente oggetti cosmetici da utilizzare nelle varie missioni. Le seconde casse, invece, conterranno oggetti che potranno essere utilizzati nel PvP. Ciascuna di queste casse costerà 400 crediti, e non conterrà alcun duplicato al suo interno. Il sistema di loot box diventerà operativo attraverso un aggiornamento. Nel momento in cui l’update sarà installato, ogni giocatore riceverà due casse, una di ogni tipo. Ovviamente, chiunque lo desiderasse potrà comprare altre loot box utilizzando denaro reale.
Dalle varie casse uscirà una gran varietà di armi e veicoli, che saranno categorizzati come “epici” o “esotici“. I Ghost War Crate conterrà delle skin chiamate “Icon”, e possiamo facilmente immaginare che le stesse “armi epiche” e “armi esotiche” altro non siano che delle skin per armi già presenti nel gioco. Tuttavia, Ubisoft ci tiene a sottolineare che tutti gli oggetti che usciranno dalle loot box avranno una natura unicamente cosmetica, e non influiranno in alcun modo né sul gameplay né sul sistema di progressione. In ogni caso, tra bottini “rari”, “epici” e “leggendari”, saranno introdotti quasi 200 nuovi oggetti da sbloccare. Tutto questo, va da sé, terrà occupati i giocatori di Ghost Recon: Wildlands per un bel po’.
Non possiamo sapere quale sarà l’accoglienza che il pubblico riserverà a queste loot box, ma possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo: non ci sarà un nuovo “caso Star Wars: Battlefront II“. Se volete approfondire la questione, cliccate le nostre news sulle possibili loot box in Anthem, della decisione della Nuova Zelanda sulla loro natura giuridica, e sulla fantasiosa soluzione di un giocatore di Star Wars: Battlefront II per ottenere i crediti necessari per comprare le varie crate.
Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.
This post was published on 24 Gennaio 2018 16:07
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