Un impiegato di Retro Studios, che lavorò a suo tempo anche su Metroid Prime 1, 2 e 3, ha preso parte recentemente ad un intervista dove ha parlato della serie, acclamata e apprezzata da pubblico e critica. Si chiama Matthews, e in questa occasione sono stati ripercorsi tanti temi di quello che fu uno sviluppo stressante, anche se ha portato alla creazione di quei veri e propri capolavori della serie di Metroid Prime, il cui quarto capitolo è stato annunciato ufficialmente solo qualche mese fa nel corso dell’E3 2018.
Sembra anche che numerosi altri progetti di Retro Studios al tempo furono cancellati, proprio per dare spazio a Metroid Prime. “Sento che avremmo potuto realizzare di più, spendere più risorse, realizzare un titolo ancora più bello da vedere su altre console, se avessimo avuto più tempo a disposizione. Avrebbe venduto ancora di più, se fosse stato pubblicato anche su PlayStation 3 ed Xbox 360? Non ne sono più tanto sicuro”.
Sembra che ad ogni modo, proprio per lo stress accumulato presso Retro Studios, non ci fu tempo materiale per sviluppare il titolo anche su Piattaforme: di conseguenza è approdato su GameCube e Nintendo Wii, ma non altrove. Matthew ha anche detto la sua sul successo della serie Metroid Prime. “Un sacco di produzioni Nintendo si basano sulla nostalgia. Tutti ricordano Mario e Zelda. Ma quando si tratta di Metroid, viene fuori più o meno un -ehi, credo di ricordarmelo questo-. Ha i suoi fan, certo, ma gli manca il mercato della nostalgia degli altri titoli. Avremmo potuto realizzarlo anche altrove, certo, ma avrebbe davvero venduto così tanto? Senza un comparto multiplayer? Avrebbe fatto la differenza se l’avessimo aggiunto? Ne dubito”.