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Ecco perché Nintendo non investe nel 4K e nella realtà virtuale

In questi primi scampoli di 2018, Nintendo ha già fatto capire quali sono le sue intenzioni. L’azienda giapponese, forte di risultati economici tanto sorprendenti quanto meritati, sta letteralmente bruciando le tappe, candidando la sua Switch come una seria, serissima pretendente al trono attualmente occupato da Playstation 4. La grande N, però, si è differenziata dalla concorrenza per aver portato ai giocatori un hardware ibrido, anche se non esattamente al passo con gli standard tecnologici dei suoi rivali. Se, ad un primo impatto, erano in molti a pensare ad una scelta suicida, i dati di vendita danno ragione a Switch. In una recente intervista, Nintendo ha spiegato le ragioni della sua scelta, facendo comprendere come mai, allo stato attuale, sia il 4K che la i visori di realtà virtuale non abbiano ancora conquistato i giocatori.

Nintendo: ecco perché 4K e VR non hanno avuto successo

Il 4K sembra non essere nei piani della grande N.

Nel corso sua lunghissima ed onorata storia, Nintendo si è spesso distinta per portare ai gamer delle esperienze di gioco uniche nel loro genere. In un’industria come quella videoludica che, ad ogni istante che passa, innalza sempre più i propri standard, la grande N ha sempre preferito percorrere una strada diversa, preferendo investire su un’idea originale piuttosto che su hardware all’avanguardia. Wii, Wii U e la neonata Switch, non si distinguono per la definizione ed i frame al secondo, ma per essere state, ognuna a proprio modo, console innovative ed old school allo stesso tempo. E se un hardware limitato poteva essere un’arma a doppio taglio, precludendo l’arrivo dei titoli di terze parti, Nintendo, con Switch, ha saputo porre rimedio anche a questo problema. È di pochi giorni fa, infatti, l’annuncio di Dark Souls: Remastered in arrivo su Switch. Il titolo Bandai Namco è l’ultimo di una lunghissima serie di tripla A di terze parti in arrivo sulla console.

Ma perché la grande N non ha investito su risorse all’apparenza importanti come il 4K e la realtà virtuale? Philippe Lavoué di Nintendo of France, in un’intervista concessa a Les Numérique, ha dato una risposta al quesito. Nonostante sia Playstation 4 Pro che Xbox One X stiano battendo questa strada, il dirigente ritiene che non sia questo il futuro del gaming. O, almeno, non per ora. E bisogna dire che, nonostante le buone vendite del PS VR, nessuna di queste due tecnologie è stata capace di solleticare i gamer più di tanto. Ecco quanto affermato da Lavoué.

“Se guardate gli attuali visori di realtà virtuale, dubito seriamente che possano attirare l’attenzione del pubblico. I consumatori non sono affatto pazienti con l’intrattenimento, soprattutto se non si è in grado di offrire loro un pacchetto all-inclusive.”

Perché il 4K e la VR non hanno “bucato lo schermo”?

Qual è lo stato dell’arte della realtà virtuale?

Probabilmente il dirigente Nintendo, parlando di “pacchetto all-inclusive“, faceva riferimento ad hardware come il Lenovo Mirage Solo Headset, un dopo dei pochi device standalone sul mercato. Ma torniamo al discorso principale. Tutti i visori di realtà virtuale, da Oculus Rift ad HTC Vive, non sono affatto hardware user friendly, soprattutto se parliamo di utenti non esperti di tecnologia.

Ma spostiamoci sul discorso 4K. Perché Nintendo non ha voluto investire risorse nel 4K? Ecco la risposta di Philippe Lavoué.

“Per quanto riguarda il 4K, è utile investire in una tecnologia che non è stata adottata dalla maggioranza degli utenti? Dove sono le TV 4K ora? È una buona idea investire in una tecnologia prima che lo abbiano fatto i consumatori? Non possiamo investire in tutto. E quale novità porteremmo rispetto ai nostri concorrenti?”

Queste parole ci fanno capire, in parole povere, che il 4K non è nel futuro di Switch. I numeri, come detto in apertura, danno ragione a Nintendo. La nuova console ibrida ha dominato il Natale 2017 in America, ed è diventata la console dalle vendite più veloci negli Stati Uniti, arrivando ad insidiare il volume di vendite di Playstation 2, la console più venduta di sempre. Allo stato attuale, sono state venduti 10 milioni di Switch, e gli stessi sviluppatori sono contenti delle vendite dei loro giochi. Tuttavia, non possiamo negare che il 4K, soprattutto in prospettiva futura, possa e debba essere considerato il futuro del gaming, soprattutto guardando le scelte e le strategie di Sony e Microsoft.

Quale futuro per il 4K e la realtà virtuale?

Qual è il futuro della grande N e del gaming in generale?

Non è dato sapere quando queste due tecnologie entreranno nel cuore dei giocatori. È possibile che i TV 4K saranno una presenza fissa nelle nostre case a breve, nei prossimi 2 anni. Oppure ci accorgeremo che avrà avuto ragione Nintendo. Allo stato attuale, 4K e VR non sono riuscite ad imporsi sul pubblico, nonostante avessero tutte le carte in regola per farlo. Lo scopo della grande N, però, è sempre quello di continuare a percorrere la propria strada, senza mai cadere nella tentazione di imitare la concorrenza.

“Se facessimo la stessa identica cosa di tutti gli altri, saremmo destinati a morire.”

E forse, stando alle parole pronunciate dal dirigente Nintendo, è proprio in questo che consiste il successo dell’azienda giapponese.

Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.

This post was published on 13 Gennaio 2018 12:34

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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