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Insomniac: per completare Spider Man ci vorranno “molti giorni”

Qualche anno fa l’open world era considerata una peculiarità nei videogiochi. I titoli che vantavano un mondo aperto era quasi tutti considerati cloni di GTA, mentre oggi è diventato lo standard. Sarà un open world anche il prossimo gioco di Spider Man, sviluppato da Insomniac Games e previsto per un non ben precisato mese di quest’anno.

I videogiochi supereroistici hanno già saggiato le proprietà dell’open world con la serie Arkham di Batman. Arkham City e Arkham Knight abbandonarono la linearità di Asylum permettendo di girovagare per Gotham.

Ora è il momento di un personaggio Marvel esplorare i meandri della mappa di gioco: l’Uomo Ragno, che non potrà avvalersi di una Batmobile, ma delle sue immancabili ragnatele che gli permetteranno di fare lo slalom tra i grattacieli. Insomniac ha fatto sapere, attraverso dei tweet del design director Brian Horton, che il prossimo titolo su Spider Man avrà un’ottima longevità.

Brian Horton ha pubblicato un tweet in cui afferma che per terminare la storia ci vorranno “multiple days”, “molti giorni”.

“Multiple days” potrebbe significare tante cose, a dire il vero. Un giocatore potrebbe metterci molti giorni giocando poche ore al giorno, mentre un altro potrebbe metterci più giorni giocando tante ore al giorno. Diciamo che non si tratta di un’indicazione temporale ben precisa, ma speriamo che questo sia solo un modo per dire ai fan che non dovranno preoccuparsi della longevità.

Anche il QA Tester del gioco, Chris Sosnowski ha voluto dire la sua:

Tweet incoraggianti, come quello pubblicato il 5 gennaio sul profilo ufficiale di Insomniac che faceva intendere un buon andamento nello sviluppo di Spider Man per Playstation 4:

This post was published on 7 Gennaio 2018 13:59

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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