La pirateria è una costante che accompagna il business dei videogiochi sino dagli albori delle console; come luce e ombra, la pirateria è sempre stata presente nell’industria creando problemi, opportunità e facendo sempre parlare di se in un modo o nell’altro.
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Ovviamente al giorno d’oggi siamo lontani dai fasti della quinta generazione videoludica grazie anche al progresso tecnologico e al cambiamento dei formati su cui i videogiochi vengono trascritti. Nonostante tutto ciò chi pirata non si è mai dato per vinto ed ha sempre trovato una soluzione di qualche tipo per sorpassare il problema.
L’ultimo sfida intrapresa dai pirati nel mondo console è rappresentata dalla Nintendo Switch, una console riuscita a resistere agli assalti dei pirati per un sorprendente anno e mezzo per poi venir definitivamente bucata nel corso dell’ultimo periodo.
Nintendo ha però deciso di correre ai ripari con un sistema piuttosto curioso.
Questa nuova revisione della console presenterà hardware completamente identico a quello dell’originale; la differenza sostanziale che fungerà da ostacolo per gli hacker sarà il bootROM, un chip di memoria il cui compito sarebbe quello di avviare tutti i processi al caricamento del sistema operativo della console, in modo da evitare esecuzioni secondarie di processi che potrebbero semplificare o rendere possibile un’ eventuale hackeraggio.
Nintendo non ha al momento confermato l’immissione nel mercato di tali modelli di Nintendo Switch, con tutta probabilità la notizia salterà fuori quando qualche hacker tenterà di hackerare le suddette console con i metodi attualmente disponibili.
Al momento, tuttavia, la Grande N non ha ufficialmente confermato di aver immesso sul mercato i nuovi modelli di Switch: vi terremo aggiornati in caso di cambiamenti o di comunicazioni da parte di Nintendo.
Il mondo delle console è sempre stato soggetto alla meccanica delle revisioni: un produttore prende nota di tutti i bug e i problemi di un dato modello di console e ne crea una versione semi-identica priva dei suddetti bug.
Le versioni slim di moltissime console non sono altro che la sublimazione di questo processo di revisione che diventa anche estetico, migliorando la resa energetica della console e contenendo gli spazi. Storicamente parlando abbiamo revisioni di console sin dall’alba del medium, con esempi notevoli durante la quinta, sesta e settima generazione.
Quella di Nintendo è una mossa non del tutto nuova ma con estrema probabilità efficace; apportare un simile cambiamento all’hardware di una console constringera i pirati a rivedere le loro strategie e permetterà a Nintendo di guadagnare tempo extra con cui raffinare in modo ulteriore il software che tiene in piedi la console.
Ovviamente lo sappiamo già tutti: i pirati non si fermano mai davanti a niente ed è questione di mesi/anni prima di sentir nuovamente parlare di hackers e Nintendo Switch.
This post was published on 11 Luglio 2018 14:18
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